Capitolo 9

161 7 0
                                    

HARRY

Dopo aver sfiorato il corpo di Wenn, il nostro contatto fisico diminuì, come se avesse paura che le facessi del male.

Qualche giorno prima che partissimo per il tour in Australia l’aiutai per un regalo, come mi aveva chiesto feci la foto a Niall che indicava l’obbiettivo e poi ci facemmo fare una fotto tutti e insieme e firmando per Alis, una delle sue amiche.

“Ma guarda che fighi che siamo!”, non rispose, troppo presa a scrivere la lettera per Alis.

Era talmente concentrata che se ci fosse stato Josh alle sua spalle e che le diceva “Amore andiamo a letto!”, lei non si sarebbe alzata.

Tra loro due andava di nuovo bene, stava spesso con Josh ed era contenta, specialmente quando lo facevano. La vidi sorridere tristemente, sfiorai la sua mano sinistra per compassione, ma lei la ritrasse appoggiandola sulla sua gamba.

“Finito!”, tirò su il naso e mise tutto dentro la busta. “Mi accompagni a imbucarla?”.

“Certo!”

Uscimmo e percorremmo la lunga strada, al quanto silenziosa. Ogni volta che ‘ritornava’ il suo passata, Wenn cambiava atteggiamento e si chiudeva in se stessa.

Imbucammo la lettera per poi ritornare indietro.

“Hai mai trovato la tua Bo? La ragazza innocente, aggressiva, seducente, inconsapevole di quanto fosse bella, specialmente per il suo Harry?”, prese fiato per poi riparlare, era tornata la macchinetta di tutti i giorni. “Quella fan fiction è unica! Dark! Anche io ne avevo fatta una per la mia ragione di vita…”, anche lei la conosceva, molto probabile per mezzo di Alis; in più non mi aveva mai detto chi fosse o fossero la sua ragione di vita.

Rifletto alla domanda. Bo era la persona che avevo affianco, prima che si fidanzasse, lei era quella ragazza.

“Harry…oh, ci sei?”, mi chiese mentre entrammo in casa.

“Si, cioè…pensavo! Secondo me non esiste; dovrei cercare l’autrice, secondo me lei è così!”

“No!”, urlò preoccupata, come se non dovessi farlo.

Feci un malizioso sorriso.

“Come va con la scuola?”, fece una smorfia, “Weeeenn!”

“Ehm che stando con voi, non vi do la colpa, non ho voglia di studiare. Cerco di stare più tempo che posso, trascurando, così, la scuola!”

“Come tue mentore: DEVI IMPEGNARTI DI PIU’ O NESSUNA MINI BLU!”, spalancò gli occhi. “Oh si cara mia, o ti impegni o nessuna macchina. Ti manca un esame per prendere la patente, vero?”, confermò “Allora impegnati!”, dissi puntandole il dito contro divertito.

“Non fare il ragazzo serio, perché non sei capace!”.

“Se lo dici tu…”, si coricò vicino a me sul divano, prendendo il telecomando, senza trovare nulla di interessante.

Lasciò sul canale degli animali, mi guardò e sorrise.

“Ci prendiamo un cane?”

“NO!”

“Dai Harry, deve essere divertente”, continuai a dire di no con la testa, ma si mise sulle ginocchia e iniziò a saltare e a stuzzicarmi. “Ti prego Hazza, un piccolo innocente cagnolino!”, continuava a ripetermi, ma vedendo che non cambiavo idea, si mise a carponi imitando un cane, cioè un piccolo innocente cagnolino.

Si strusciava su di me, facendomi sorridere.

“Bau, bau…sono innocente e coccoloso, provami!?”, mi ricordava quei peluche che se schiacciavi il pulsante, esso faceva qualcosa.

Dietro Ad Ogni SognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora