Capitolo 19

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Spazio autrice💕💙
Buona sera a tutte, vi avviso che domani non riuscirò ad aggiornare dato che andrò in un isola, comunque ecco a voi il capitolo 19 spero che vi piaccia💕
-bea💕🌸

Buona lettura💕🌊


Appena lentrai in classe mi voltai per vedere se c'era un banco libero e vidi... L'unico banco libero davanti a quello di Theo, volevo scappare, uscire, andarmene il più lontano possibile da lui, ma purtroppo il prof stava entrando e mi costrinse a sedermi.
"Signorina Caniff si sieda, subito, non ho tempo da perdere" disse il prof in tono severo
Sbuffai e andai a sedermi, cercai di concentrarmi e cercai di non pensare al mostro che era seduto dietro di me. Oggi era l'ultimo giorno di scuola, era il compleanno di Hayes e niente e nessuno avrebbe rovinato questo giorno.
Passarono più o  meno venti minuti e mi stavo annoiando a morte, e come se non bastasse Theo iniziò a chiamarmi per attirare la mia attenzione.
"Signor Reaken faccia silenzio" lo rimproverò il prof.
Per qualche minuto fece silenzio e continuò a prendere appunti su questa stupida e ultima lezione di storia.
"Spencer ti prego ho bisogno di parlarti" mi sussurrò
"Io con te non ci parolo" risposi in tono freddo e distaccato
"Ero fatto, non volevo farti del male, mi dispiace, ti prego spencer devi credermi. Quando mi sono alzato da terra con il naso che sanguinava a causa di Nash sono tornato a casa, mi sono medicato e ho dormito, mi sono svegliato e mi sono ricordato tutto, mi sono sentito una merda. Te lo giuro ero stra fatto, ti prego perdonami" mi supplicò
Facevo finta di non ascoltarlo, più parlava, più i ricordi venivano a galla. Cercai di trattenere le lacrime, mi stava arrivando un'attacco di panico, Theo continuava a chiedermi scusa e io stavo sempre più male. Mi alzai e corsi fuori dalla classe, me ne fregai del prof e della sua lezione, stavo male, mi sentivo soppressa avevo bisogno d'aria. Corsi il più velocemente possibile in giardino, una volta li mi sedetti vicino ad un'albero e iniziai a calmarmi.

Theo pow
Appena spencer uscì di corsa fuori dalla classe il prof iniziò ad urlare.
"Prof non sta molto bene Spencer,  posso andare a vedere come sta?" Chiesi cercando di pararle il culo
"Va bene" rispose il prof calmandosi.
Uscì dalla classe, la cercai nei bagni, nei corridoi, nella palestra, ma niente non la trovavo, alla fine andai in giardino e la vidi vicino ad un'albero.
"Spencer " la chiamai, lei si voltò, era pallida, gli occhi lucidi e spaventata.
"Sta lontano da me" disse allontanandosi
"Non ti toccherò, ma ascoltami" dissi cercando di calmarla
"Parla"
"L'hai notato anche tu, ero fatto, non ragionavo, non volevo farti del male, te lo giuro" dissi, ero sincero non volevo farle del male, l'amavo e non mi sarei mai permesso di farle del male.
"Theo basta, sta zitto. Mi stavi stuprando, non mi importa se eri fatto si o no, so solo che adesso sono terrorizzata, ho paura di te, non voglio che mi tocchi perché ogni volta che ti guardo vedo il ragazzo dell'altro giorno" disse in lacrime
"Cosa vuoi che faccia per farti capire che sono cambiato, che non volevo farti del male, e che ho fatto una cazzata e me ne pento, che mi manca averti accanto anche come amica, che mi manca vederti sorridere e che non voglio che tu abbia paura di me" dissi con gli occhi lucidi, ero esausto di questa situazione, mi mancava averla accanto, mi mancava tutto di lei, avevo fatto una stronzata e me ne pento.
Spencer Pow
Come al solito lui era riuscito a rovinarmi la giornata, a togliermi tutta la mia felicità e a farmi star male.
Continuava a chiedermi scusa a supplicare, e adesso aveva persino gli occhi lucidi, non sapevo se credergli si o no.
"Theo ti prego cerca di capirmi" dissi esausta
"Spencer io ti capisco e mi pento di ciò che ti ho fatto, ma ti prego, ti scongiuro torna. Mi manchi anche come amica, ma ti prego torna" si stava a avvicinando a me, ma mi allontanai subito.
"Sai perfettamente che non tu credo, neanche se piangi. Se davvero vuoi riconquistare la fiducia di tutti devi dimostrarcelo, perché dai quando sei arrivato ha combinato solo casini e anche grossi" dissi, volevo credergli e volevo anche vedere a che punto arrivava pur di riconquistare la nostra amicizia.
"Bene, vuoi che faccia qualcosa per farvi vedere che ci tengo a voi, allora inizio con questo" si mise la mano nella tasca dei pantaloni, stava cercando qualcosa ed ero piuttosto curiosa
"Tieni, la tua collana porta fortuna, l'avevi lasciata nella tasca dei miei pantaloni proprio l'ultima volta che sei venuta a casa mia e precisamente 3 settimane dopo ci siamo lasciati" disse porgendomi la collanina, era una catenina d'argento con un ciondolo a a forma di aeroplano di carta, me l'aveva regalata Ian al mio 14esimo compleanno ed era molto importante per me.
"Pensavo di averla persa" dissi
"L'avevi data a me come porta fortuna, avevamo trascorso una bellissima giornata al lago e la sera sei venuta da me. Questa collana l'ho tenuta sempre con me, anche perché sapevo quanto ci tenessi" spiegò
"Grazie" lo ringraziai sorridendogli
"Ti aiuto a metterla" disse, mi voltai, alzai i capelli e me la mise al collo, in quel piccolo istante mi ero fidata di lui, non so perché, forse per il gesto, forse per come l'ha detto o forse perché ha costudito qualcosa di molto importante per me, ma io in quel momento mi fidavo. Mi voltai e mi ritrovai a pochi centimetri dal suo viso, ci guardammo per qualche istante e subito dopo con la scusa della lezione corsi subito in classe.
Le ultime ore passarono in fretta, appena suonò l'ultima campanella, la scuola si riempì di un caos totale, i ragazzi erano tutti pieni di gioia, certi urlavano il nome della squadra di football della scuola, altri lanciavano palloncini, altri ancora piangeva perché gli dispiaceva lasciare i loro amici.
Mi avviai verso il giardino, e una volta li andai verso i miei amici che si erano già radunati tutti per andare al Luna Park.
"Dove l'hai presa quella collana?" Mi chiese Nash in tono un po' geloso
"L'ho ritrovata nello zaino, non la trovavo più da un bel po' ed è molto importante per me, me l'ha regalata Ian al mio 14esimo compleanno" dissi cercando di sembrare il più naturale possibile.
Nash credette alla mia piccola bugia, mi volta verso Aria, Alissa, Jake, Neels e Chris che mi guardavano un po' confusi dato che sapevano benissimo chi avesse la mia collana.
Salì sulla Ranger Rover di Nash insieme a Matt, Hayes e ad Aria, gli altri salirono sulla Ranger Rover di Chris.
Una volta al Luna Park bendammo Hayes per non fargli vedere dove fossimo, una volta arrivati sotto alla ruota panoramica vidi di spalle un ragazzo abbastanza alto, capelli neri, maglia bianca lunga, jeans neri e vans nere, si voltò e....

My New Life 2 ||Magcon~NashGrier~SaraSampaioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora