Spazio autrice♡
Oggi avevo voglia di scrivere ahahah♡ ecco a voi il capitolo 27♡ come andrà a finire fra Nash e Spencer?♡
-bea♡Buona lettura♡
Mi voltai verso la scrivania e vidi il diario ancora lì, per fortuna Nash non l'aveva visto. Lo presi......
Mi sedetti sul letto e inizia a rivedere le foto e rileggere tutto ciò che avevo scritto. Appena arrivai alla parte di Theo mi si gelò il sangue, volevo chiuderlo, ma ero anche un po curiosa di rileggere ciò che avevo scritto di lui. Le prime 6 pagine erano piene di nostre foto fatte con la instax e infine arrivarono le parti scritte, scrivevo tutto ciò che faceva, ma scrivevo solo le cose belle. Dopo qualche pagina arrivai a quella in cui raccontavo la nostra piccola gita al lago, avevo scritto qualsiasi cosa, avevo descritto ogni cosa persino quella più insignificante. Andai avanti a leggere e infine trovai un bigliettino piegato, era prima della parte più importante. Presi il bigliettino e iniziai ad aprirlo. Sopra c'era scritto a mano il testo di una canzone,ma non era una canzone qualunque, era la canzone che mi aveva dedicato Theo. Era American Dreams degli MKTO. Appena arrivai al ritornello scoppiai a piangere, perché ogni volta che stavo bene lui riusciva sempre a rovinare tutto.
Mi cambiai di fretta, Andai a fare colazione e infine presi le chiavi della macchina e il diario. Senza dir nulla a nessuno Andai dritta a casa di Theo, ero piena di rabbia e doveva smetterla di tentare di ritornare con me, ero stufa dei suoi giochetti e doveva finirla subito.
Parcheggiai e bussai alla sua porta.
"Spencer" disse Theo appena aprì la porta e sembrava stupito di vedermi
"Perché continui con questi giochetti?!" Chiesi cercando di mantenere la calma e tirando fuori il testo della canzone
"Prometto che la smetterò" disse in sua difesa
"No caro mio hai capito male. Tu devi sparire dalla mia vita. Sono stufa di tutta questa storia, prima mi stupri per strada e poi fai tutto il carino, mi ridai la collana, i messaggi, le rose nere che trovavo nel mio armadietto e adesso il testo della nostra canzone. Sono stufa, casualmente sono tutti piccoli gesti che riguardano me e te, ma l'unico gesto perfetto da parte tua sarà sparire" dissi infuriata
"Ascolta Spencer..." Theo cercò di parlare ma lo zitti subito
"No, ascolta tu. Io sono stufa e ogni volta che me ne combini una torno sempre da te e non so neanche io il perché. Mi odio per il fatto che io sia qui a dirti ciò che penso perché so che dopo questo discorso tu continuerai a fare di testa tua. Io odio questa situazione, odio te e i tuo gesti dolci, odio me stessa perché torno sempre da te, odio il fatto che in qualche modo provo dei piccoli sentimenti per te e non capisco se sono belli o brutti. Odio il fatto che tu si così legato a me perché qualsiasi cosa che ci sia sulla faccia della terra mi ricorda te..." non riuscivo a smettere, gli stavo urlando addosso tutto ciò che mi ero tenuta dentro e se lo meritava.
Stavo andando avanti, finché.....finché non senti le sue labbra sulle mie e le sue mani che bloccavano le mie.
Mi allontanai il più in fretta possibile, ma ormai il danno era fatto.
"Ti prego torna da me" disse Theo con gli occhi lucidi
"No, no e no. Dopo questo gesto mi hai ufficialmente rovinato, bravo, spero che tu sia contento, ci sei riuscito, mi hai rovinata" dissi allontanandomi
"Io voglio solo che tu torni da me, voglio stare con te perché io ti amo, sono stato con altre ragazze a Londra, ma tu se l'unica che ho amato veramente e non riesco a dimenticarti" disse prendendomi la mano
"Ti ringrazio per i bei momenti, ma mi dispiace ormai mi vengono in mente le cose brutte che fatto" dissi allontanandomi da lui e tornando in auto.
Rimasi fino all'ora di pranzo in camera mia a ripensare a ciò che era accaduto e mi facevo letteralmente schifo. Ma in fin dei conti era stato lui a scaraventarsi su di me, ma io ho sbagliato ad andare da lui.
"Spencer è pronto!" Senti Cara bussando alla porta della mia camera.
Andai al piano di sotto e mi sedetti accanto a cara, avevo la testa fra le nuvole, continuavo a ripensare a Theo a quella canzone e a tutti quei gesti. Forse era cambiato davvero, oppure lo faceva solo per fare un dispetto a Nash e rovinarmi di nuovo la vita. Mi si era chiuso lo stomaco e non avevo più fame, anzi avevo bisogno di parlare con qualcuno.
"Mamma non ho fame" dissi alzandomi da tavola
"No Spencer, torna a tavola e finisci di mangiare" mi rimprovero mamma
"Non ho fame, sto male" dissi
"Non hai neanche fatto una forchettata, siediti e mangia" disse Papà
"No, papà non ho fame, sto male okay. Mi faccio schifo e se per una volta non mangio non sarà la fine del mondo" dissi iniziando ad arrabbiarmi
"Abbassa il tono della voce e torna a mangiare" mi rimprovero mio padre
"no! Anzi devo andare via a fare una cosa e non ho tempo, perché ho fatto un danno e devo rimediare" dissi quasi in lacrime
"C'entra qualcosa Nash?" Mi chiese Lauren
"Sì e non si merita una come me, mi odio, e vorrei vomitare dal nervoso, voglio sparire perché forse la vostra vita era molto meglio senza di me" dissi scoppiando a piangere
"Spencer che hai fatto?" Mi chiese mia mamma
"Non dirmi che sei incinta...." disse Cara
"No, non sono incinta. Sono solo un disastro unico" dissi
"Avete litigato?" Chiese mia mamma
"Sì, ma ora devo andare a parlare con qualcuno, vi prego devo andare" dissi
"Dopo aver mangiato" mi rimprovero papà
"A te interessa solo che io mi metta a mangiare?!" Dissi piena di rabbia
"Sì, per la tua salute e dopo ciò che era successo" rispose papà in tono freddo
"Papà io devo andare" dissi
"Se uscirai da questa casa sarai in punizione per il prossimo mese e Nash non verrà più qui" disse in tono severo
"Ma che cosa c'entra Nash ora?!" Chiesi furiosa
"O mangi o punzione" disse
Ero pian di rabbia presi il piatto di pasta e inizia ad ingozzarmi, ero fuori di me.
"Sei contento?!" Dissi sbattendo il piatto e mandando giù l'ultimo boccone
"Spencer se in un mare di guai per il tuo comportamento " disse mia madre.
Uscì il più velocemente possibile da casa, sali in macchina e Andai a casa di....
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My New Life 2 ||Magcon~NashGrier~SaraSampaio
FanfictionEra ora di rincominciare tutto da capo. Dovevo riagganciare i rapporti con tutte le persone che ho trascurato, con quelle persone che mi hanno aiutata, che mi hanno supportata, con cui ho pianto, riso, urlato, ballato, quelle persone a cui tenevo e...