Spazio autrice💕🌊
Buon pomeriggio ragazze, ecco a voi il capitolo 17, spero che vi piaccia poi fatemi sapere con un commento💕🌊 buone vacanze💕
-bea💕Buona lettura 💕🌊
Furono 2 settimane orribili, lunghe e faticose, continuavo a stare alla larga dai miei amici e da Nash, ero distrutta e volevo stare sola . Mi sembrava di rivivere il passato e la cosa non mi piaceva affatto, era il penultimo giorno di scuola ed era l'unica cosa positiva. Volevo restare con i miei amici, ma non potevo perché con loro c'era Nash e ogni volta che vedevo Nash scoppiavo piangere. Ian e Lauren cercarono di restarmi accanto e di aiutarmi, ma era tutto inutile. Per fortuna i miei genitori lavorano oppure andavano da Taylor, non volevo che mi vedessero in questo stato, aveva troppi problemi a cui pensare.
In più mancavano 4 giorni e Taylor tornava a casa.
Era l'ultima ora di questa stupida e lunga giornata, appena entrai in classe mi misi nel banco infondo dove nessuno potesse vedermi.
La professoressa iniziò a fare l'appello, dopo dì che abbassai la testa e iniziai a guardare fiori dalla finestra.
Finalmente suonò la campana, presi lo zaino e corsi fino al mio armadietto, misi i libri che non mi servivano dentro e presi solo 3 libri, chiusi l'armadietto e vidi Neels.
"Vuoi un passaggio a casa?" Mi chiese dolcemente
"No, tranquillo, vado piedi" dissi
"Ci metterai 20 minuti" disse Neels
"Comminare fa bene" dissi
"Come vuoi, comunque se hai bisogno di aiuto chiamami"
"Va tutto alla grande" risposi in tono freddo.
Non volevo rispondere in quel modo, ma sono nervosa e in questo periodo odio qualsiasi persona. La rottura con Nash ha lasciato una grande ferita e non so se riuscirò a superarla.
Misi le cuffiette e iniziai a camminare verso casa con Shawn Mendes come sottofondo musicale, ormai ero la depressione in persona.
Ero quasi vicino a casa, presi il cellulare e tolsi la musica, aprì lo zaino e cercai le chiavi di casa, dentro a quello zaino c'erano un bordello di cose, non riuscivo a trovare le chiavi e stavo perdendo la pazienza.
Finalmente le avevo trovate, stavo pre tirarle fuori finché non sentì qualcuno che mi spinse verso il muro della villetta accanto a me, alzai lo sguardo e vidi Theo davanti a me.
"Buon pomeriggio bambolina" disse sorridendo
"Che diavolo vuoi?" Chiesi, avevo la schiena contro il muro, Theo che mi bloccava e puzzava di fumo e in più i suoi occhi erano rossi.
"Sei fatto" dissi
"Può darsi" disse sorridendo
"Levati" cercai di divincolarmi, ma ero bloccata
"Sono tornato qui con l'obbiettivo di riaverti tutta per me ed ora che tu e quell'idiota vi siete lasciati posso fare quel che voglio" dissi
"Ti prego Theo levati" lo supplicai, ma non si stacco, iniziò a baciarmi il collo, cercò di baciarmi in bocca, ma mi voltai subito.
"Theo levati" cercai di tirarlo indietro ma non ci riuscì
"Ora sei mia, che ti piaccia o no" disse.
Ero in totale panico, iniziai a tremare, sentivo le sue mani sulle mie cosce, le sue labbra che sfioravano il mio collo, anche se ci provavo non riuscivo a togliermelo di dosso. Chiusi gli occhi e cercai di non piangere, ogni volta che provava a baciarmi in bocca mi voltavo.
Theo iniziò a mettere le mani suoi miei fianchi, le lacrime iniziarono a rigarmi il viso, non riuscivo neanche a parlare, ero spaventata e lui mi teneva stretta a sé.
Dopo qualche secondo mi sentì libera, non sentivo più la massa corporea di Theo che mi teneva stratta al muro, riuscivo a respirare, aprì gli occhi e vidi Theo per terra che le prendeva da qualcuno, non riuscivo a capire chi fosse perché era di spalle e in più avevo gli occhi appannati a causa delle lacrime.
"Corri!" Riuscì a riconoscere la voce ed era quella di Nash.
"Spencer corri" urlò Nash
Presi lo zaino e inizia a correre verso casa, non riuscivo a smettere di piangere, mi sentivo debole, mi girava la testa, mi mancava il fiato, questo era un'attacco di panico. Mi fermai e inizia a tremare, mi sedetti a terra e non riuscivo a smettere di tremare e in più mancava l'aria.
"Alzati e andiamo a casa" disse Nash aiutandomi ad alzarmi da terra
"No, non vado a casa, non voglio che mi vedano in questo stato" dissi
"Okay vieni da me, ma alzati e fa veloce" disse
Mi alzai in piedi, Nash mi prese per mano e iniziammo a correre, dopo pochi minuti ci trovammo davanti alla porta di casa sua, l'aprì velocemente ed entrammo dentro. Mi sedetti sul divano, misi le mani in faccia e scoppiai a piangere.
"Tieni questo è per te" disse Nash porgendomi un bicchier d'acqua, mi asciugai le lacrime, lo presi in mano e notai che continuavo a tremare.
"Ei sta calma, ora è finito, sta tranquilla" disse Nash togliendomi il bicchiere dalla mani e prendomi per mano.
"Sei arrivato in tempo, stava per togliermi la maglia" dissi
"Sono arrivato in tempo" disse mettendosi accanto a me, mi allontanai un po', ero ancora sotto shok, avevo ancora paura.
"Scusa" disse notando il mio gesto
"Tranquillo, comunque grazie" dissi
"Figurati"
"Come hai fatto ad arrivare in tempo?" Chiesi curiosa
"Anche se ci siamo lasciati, ti ho sempre tenuta sotto controllo. Oggi Neels mi ha detto che tornavi a casa da sola e fuori da scuola non ti ho visto sei sparita, così ho iniziato ad incamminarmi verso casa tenendo gli occhi aperti e quando ho visto Theo sopra di te mi sono fiondato su di lui e l'ho riempito di botte" spiegò
"Era completamente fatto" dissi
"Vuoi restare ancora un po' qui?"
"Se per te non è un problema "
"Preferisco averti qui sotto controllo per oggi" disse alzandosi dal divano
"Perché mi tenevi sotto controllo?" Chiesi curiosa
"Per proteggerti" disse
Nash andò in cucina e io rimasi da sola in salotto, mi aveva letteralmente salvata dalle grinfie di quel cretino, questo era un'incubo. Mi alzai e mi avvicinai allo specchio che avevano in corridoio, per fortuna Theo non aveva lasciato nessun segno visibile.
"Stai meglio?" Mi chiese Nash
"No" risposi
"Ti ha lasciato qualche segno?" Mi chiese preoccupato
"No, tranquillo"
"Spencer dimmi che succede"
"Succede che stavi per essere stuprata da un coglione, succede che Taylor è ancora dentro a quel cazzo di ospedale, succede che tu mi hai salvato, succede che mi manchi e ti sento distante ed ora sono a casa tua come se non fosse successo nulla fra di noi" dissi scoppiando a piangere
"Anche tu mi manchi, e lasciarti è stata la più grande cazzata di tutta la mia vita" disse con gli occhi lucidi
"Ti prego Nash torna"
"Certo che torno e non ti lascerò andare" disse venendomi ad abbracciare.
Finalmente ero fra le braccia di un'uomo di cui mi fidavo, di un'uomo che amavo e che mi amava, l'unico con cui volevo stare e adesso era ritornato da me.
"Ti amo" disse
"Anch'io" alzai lo sguardo e lo baciai, mi era mancato così tanto.
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My New Life 2 ||Magcon~NashGrier~SaraSampaio
FanfictionEra ora di rincominciare tutto da capo. Dovevo riagganciare i rapporti con tutte le persone che ho trascurato, con quelle persone che mi hanno aiutata, che mi hanno supportata, con cui ho pianto, riso, urlato, ballato, quelle persone a cui tenevo e...