• Giorno 9 •

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7:30am

Sono confusa, non so cosa fare e non riesco a muovermi perchè ho tutto il corpo pieno di lividi. Ieri notte quando quell'individuo mi ha tirato quel pugno in faccia sono subito svenuta, mi sono risvegliata poco dopo e mi ristrovavo in una stanza di motel. Mi hanno inniettato qualcosa nelle vene e dopo buio totale, di nuovo!
Mi sono svegliata poco fa ancora distesa sullo stesso materasso di ieri notte, non riesco a muovermi e la cosa più squallida è che ho solo un lenzuolo addosso. I miei vestiti sono abbandonati su una sedia vicino alla porta del bagno, che è aperta e credo di essere sola. Le pesanti tende sono chiuse, facendo solo passare qualche spiraglio di luce che mi aiuta a capire che sono sola in questa stanza. Provo a mettermi a sedere ma il tentativo è nullo, noto una macchia di sangue sul lenzuolo e una sul cuscino. Cosa è successo stanotte?
Mi rimetto nella posizione di prima, sdraiata, e allungando un braccio afferro il telefono che sta sopra il comodino e comongo il nunero di casa. Nell'attesa quel TU TU TU mi manda in esasperazione, ho paura che non risponda nessuno così scoppio in lacrime fino a quando qualcuno risponde.
"Pronto..."
"Ehm, Saul?"
"Josephine?! Dove cazzo sei, piccola? Ti veniamo a prendere!"
"Non lo so, Saul!" comincio a piangere a dirotto. "Sono in un motel ma non so quale!"
"Calmati, honey! Vai alla finestra e guarda fuori, poi dimmi se riconosci la strada o qualche particolare o un bar."
"Saul, non riesco ad alzarmi...mi fanno malissimo le gambe, ho lividi dappertutto...cosa devo fare?"
"Non lo so...aspetta! Descrivimi la stanza!"
"Ehm...ci sono delle tende verde menta..."
"Ho capito! Sei al Crushrange motel! Non ti muovere, veniamo subito piccola! Aspetta il numero della stanza?"
Mi guardai attorno notando sul comodino la copia delle chiavi della stanza, credo, con su scritto 13B, così glielo riferisco.
E riattacca, lasciandomi dinuovo sola con i miei pensieri. Ho paura, tanta paura. Cosa mi hanno fatto stanotte?

~

"Ragazzi!" il riccio richiamò l'attenzione dei quattro. "Ho trovato Jo, è al Crushrange motel! Andiamo!"
E così uscirono di fretta da casa e sfrecciarono al  motel.
Avevano cercato la ragazza tutta la notte, avevano paura per lei.
Sfortunatamente, per loro, lungo la strada trovarono il traffico. Erano rimasti bloccati a solo un isolato dal luogo dove si trovava l'amica. Duff, che era al volante, era esasperato come del resto tutti gli altri. Non faceva altro che suonare il clacson e di insultare le altre macchine, con accese parolacce del tipo "Perchè ti hanno dato la patente, cretino!"  "Fottiti te e la tua macchina!" Se non ti sbrighi te la infilo in culo!".
Quando finalmente il traffico si sciolse, sfrecciarono dritti nel parcheggio del motel.
"In quale stanza è Jo?" chiese Axl guardando le porte delle stanze in fila.
"13B." riferì il riccio, così corsero come dei matti verso la porta della stanza.
TOC TOC TOC
Bussarono e sentirono la voce dell'amica dentro. "Ragazzi?!" gridò con voce roca.
"Stiamo venendo, piccola!" la rassicurò Steven, cercò di aprire la porta girando la maniglia ma non si apriva. "Come facciamo?"
"Levatevi!" disse Duff, serio in faccia. Gli altri si tirarono indietro, Duff fece un passo dietro e tirò un violento calcio alla serratura rompendola.
'Grazie, gambe lunghe e forzute di Duff! Sapevo che servivono a qualcosa!' pensò Izzy, orgoglioso dell'amico.
La porta era ormai accostata così entrarono trovandosi davanti uno spettacolo orrendo: Josephine in lacrime con il corpo ricoperto di lividi, coperta solo da un lenzuolo bianco.
Subito le si avvicinarono abbracciandola in modo tale da non farle male, presero i suoi vestiti e Slash se la caricò in collo a mo di sposa e la portarono fuori. Il riccio la mise, con tutta la delicatezza che aveva, sui sedili posteriori dell'auto incollo a Izzy e si mise accanto a Duff, che era alla guida.
"Dobbiamo portarti in ospedale, Jo." la informò Axl, mentre le accarezzava i capelli per tranquillizzarla.
"N-no..." rispose la ragazza preoccupata, cosa avrebbe detto agli infermieri? "Non ricordo niente...cosa faccio?" si lamentò ricominciando a piangere sulla spalla di Izzy. "Chi era quell'uomo? Mi ha detto che avete dei debiti con un certo Bart, cosa c'entro io?" chiese più preoccupata che curiosa.
Axl lanciò uno sguardo al riccio e parlò. "È uno spacciatore...abbiamo dei debiti e la sera in cui dovevamo uscire, io e Slash, per delle commissioni era perchè dovevamo dei soldi a Bart ma un cretino ce li ha fregati tutti!" concluse con una punta di rabbia, il rosso.
"Immagino che ci caccerai di casa..." si girò Saul verso Jo, abbassando gli occhi. Ne era certo!
"Certo che no! Ragazzi se avevate bisogno di soldi potevate chiedermeli, ve li avrei dati e siccome ora c'entro anch'io in questa storia, ve li darò e Bart può andare a quel paese!" concluse Josephine rendendo felici tutti.

~

JOSEPHINE

Alla fine l'hanno avuta vinta loro e mi hanno portata all'ospedale, ora stiamo aspettando nella sala d'aspetto quando un'infermiera mi chiama. Saul mi tira su e mi porta dentro una stanzetta di ambulatorio, e mi stende su un lettino con quella carta noiosa che si strappa sempre!
Arriva la dottoressa, menomale! Non mi sento a mio agio con i dottori maschi!
Controlla i lividi e decide di farmi una radiografia per controllare che non abbia niente di rotto, quando tocca il mio turno mi mettono in una specie di tubo. Sembra una stanza! Tipo quei tubi per le radiografie che trovi in Dottor House!
Quando è finito tutto mi portano in una stanza d'ospedale con la scusa di aspettare i risultati, intanto mi iniettano flebo negli incavi dei gomiti e, con mio grande disgusto, mi prelievano del sangue. Ho paura degli aghi!
Mi sento così debole che pian piano i miei occhi si chiudono da soli...
Non capisco, tutto intorno a me è bianco anche sotto di me! In lontananza noto una luce nera espandersi fino a diventare una tv(?), accanto a me appare un divano così mi ci siedo. Sono ancora debole.
Mancano solo i popcorn, penso guardando lo schermo ancora buio.
"No, niente popcorn!" mi rimprovera una voca che non capisco da dove venga. Mi guardo dietro, davanti, a destra e a sinistra ma niente, non vedo nessuno.
"Ehilà!" grido richiamando la voce sospetta. "Chi sei?" sento il mio eco.
"Chi dovrei essere? La gatta nuda?!"
"Perchè non ti vedo?"
"Perchè sono la tua coscienza." mi spiega.
"Si, certo...e io sono Cyndi Lauper! Ma perfavore!"
"Non scherzare! È una cosa seria!"
"Forza, allora dimmi cosa vuoi se questa cosa è seria." lo incoraggio.
"Guarda lo schermo." mi ordina e così faccio, la tv si accende mostrando diversi spezzoni di video in cui ci sono degli uomini al fianco di un'altro e ancora uno che tirne Saul bloccato al muro.
SLA: Hey attento! La maglietta è pulita!
Sempre il solito!, penso.
E così la scenetta andò avanti scoprendo la minaccia di Bart, del debito e del fatto che i ragazzi erano preoccupatissimi per me. Forse ieri sera avrei fatto meglio a restare al loro fianco...

Anche questo capitolo è terminato! Vi è piaciuto? Fatemelo sapere e ricordatevi di VOTARE⭐️ e COMMENTARE✒️. Grazie mille di tutte le visualizzazioni per avere così pochi capitoli, sono tante!
Grazie a tutti!
Come al solito vi lascio delle foto dei nostri beniamini.
Giulia❤️❤️❤️❤️❤️

Furbetto Axl! Cosa intenderesti fare?😂😂😂😂

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Ma quanto sono belli insieme!❤️❤️❤️❤️

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