• Giorno 22 •

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JOSEPHINE

Non nè ho il coraggio. Non ho il coraggio di chiedere a Saul se gli piaccio, quello che mi hanno detto Duff e Izzy ieri mi ha confuso di più quanto lo ero già. Sono confusa su Phill, dopo la notte della vigilia non l'ho più visto e lui non si è neanche fatto vivo; l'unica domanda che ho è: se gli piaccio, che mi ha confermato baciandomi più di una volta, perchè non è venuto a darmi spiegazioni? Era solo un gioco? Vorrei delle risposte ma non voglio più rivederlo, no.

10:30am
Questa mattina Saul si è deciso a portarmi in un bar dall'atmosfera parigina per fare colazione, solo noi due. Ordino capouccino e croissant con ripieno alla marmellata di ciliegia, lui solo un caffè corretto con della vodka. Già di mattinata, ho pensato mentre il riccio diceva il suo ordine alla giovane cameriera.
Mi sono decisa e quest'uscita è anche a nostro favore, stamani gli chiederò se gli piaccio. È una domanda azzardata: se non è innamorato di me rovinerei la nostra amicizia per sempre, se, invece, lo è allora lo deluderei perchè non so se provo più dell'amicizia per lui e anche in quel caso rovinerei tutto.
Finalmente arrivano gli ordini, anche se è un locale bellissimo sono lenti da morire! Bevo un piccolo sorso del mio scottante e cremoso cappuccino, addento la ancora calda pasta e mi pulisco ai lati della bocca la marmellata che è sbordata.
"Che bella giornata, vero?" mi chiede indicando il cielo di un colore particolare quest'oggi, intanto mi sorride contento.
"Già." devo assolutamente chiederglielo. "Saul..." chiedo la sua attenzione, titubante.
"Si?"
"Devo chiederti una cosa..." ho il cuore in gola, al pensiero mi viene da vomitare: che schifo un cuore in gola, soffocherei. Anche se ho mangiato il mio stomaco subbuglia, è come se mi dicesse: "Diglielo, Jo!"
"Si, glielo dico merda!" rispondo mentalmente al mio organo, chiaramente è la mia mente malata da anni che crede che un organo vitale possa parlare. Neanche un pazzo con un'esaurimento nervoso parlerebbe con un organo del proprio corpo; è solo la frustazione, mi ricredo.
"Si? Cosa vuoi dirmi, Jo? Dal tuo aspetto sembra preoccupante." cerca di spronarmi.
"Si..." mi cominciano a sudare le mani. "No, scusa. Il fatto è che volevo sapere da te se ti..." comincio ma qualcuno mi interrompe e quel qualcuno è Phill con la sua voce irritante, una volta per tutte che ci satvo riuscendo lui viene qui e rovina tutto!
Mi giro di scatto nella sedia verso di lui, non gli sorrido. Anzi, lo guardo quasi male...del resto è quello che si merita, no?!
"Josephine...come stai? Stavo giusto venendo a casa tua per darti spiegazioni." mi informa poi nota Saul accanto a me e lo guarda prima accigliato poi male. "Tu chi sei?" chiede poi al riccio, con tono minaccioso.
"Sono il migliore amico di Jo, e tu saresti Phill il pezzo di merda?" sbotta Slash parecchio irritato dall'atteggiamento del biondo.
"SLASH!" lo rimprovero anche se dentro di me sto' ridendo da morire, è troppo forte il mio ricciolone!
"Lascia perdere, Jo." mi assicura Phill.b"Possiamo parlare?" lancia uno sguardo al riccio davanti a me. "Da soli." precisa ritornando a guardarmi negli occhi.
"Non credo, Phill. Ho già avuto le mie risposte da sola, non c'è da parlare proprio di niente!" concludo decisa, ma quando se ne va?
"Ok, ciao..." se ne va tutto mogio, ma poi si gira verso di me. "Non mollerò." poi va via definitiavamente, mi giro verso Slash che sembra piuttosto irritato.
"Tutto ok?" gli chiedo preoccupata.
Fa un lungo sospiro. "Si, tutto ok. Più che altro cosa volevi dirmi?"
Oh, no!
"Ehm...te ne parlerò un'altra volta, ok?" chiedo conferma sperando nella sua affermazione.
"Ok. Ma ora andiamocene, questo posto è squallido!" si alza dalla sedia, va a pagare e poi lo seguo non so dove. Mi afferra la mano e comincia a camminare velocemente trascinandomi praticamente, svolta un angolo poi un altro e un altro ancora finchè non arriviamo al parco dove eravamo venuti la prima volta per conoscerci meglio.
"Cosa siamo venuti a fare, Saul?" gli chiedo per poi raggiungerlo e camminare al suo passo.
"Siamo venuti in posto tranquillo, Jo. Non dovevi dirmi una cosa?"
"Ehm, si." abbasso gli occhi sul prato verde, accidentaccia!
Alla fine ritroviamo la stessa panchina dell'altra volta e ci sediamo, si gira verso di me e mi guarda in attesa in una risposta.
"Si, in effetti dovevo chiederti una cosa importante...importantissima, direi. Beh, vedi..." finalmente il coraggio era arrivato. "Duff e Izzy sono certi che..."
"JOSEPHINE!" grida una voce in lontananza alle mie spalle, mi giro e lo riconosco: Steven. Ci corre incontro sventolando la mano in aria, i capelli al vento. Quando ci raggiunge ha il fiatone, si piega un attimo ma subito si riprende.
"È quasi l'ora di pranzo." mi informa.
"No! Prima mi deve dire una cosa importante!" interviene Slash.
"Ma Jo...io ho fame!" piagnucola facendo il labbruccio.
Guardo un attimo Slash e poi Steven: devo fare la cosa giusta e parlare con Slash oppure decidere di dare retta a Steven e andare a preparare il pranzo?
"Vengo subito, Steven." mi alzo in piedi.
"Ma jo!" mi prega di rimanere Slash.
"D-dopo parleremo." balbetto andandomene con il biondo.

12:02pm
Entro in casa, Steven è dietro di me che è impaziente di pranzare. Mi oltrepassa e si butta sul divano, sopra Duff, Izzy e Axl.
"SI PRANZA!!!!" urla Steven correndo in cucina.
"Si, stai calmo! Le uova sono già sul fuoco." lo informo poi vado in camera mia, chiudo la porta e mi siedo sul letto. Mi copro gli occhi con le mani, non sono riuscita a chiederglielo...sono un totale fallimento!
Sento aprirsi la porta e da dietro entrare Duff e Izzy, si avvicinano al mio letto sui cui si siedono, ai miei lati.
"Come è andata?" mi chiede Izzy.
"Male..." borbotto.
"Non gli piaci?" continua Duff.
"No! No, no, no. Non gliel'ho detto!" mi alzo in piedi e cammino avanti e indietro per la stanza.
"Cosa? Perchè?" chiedono in coro.
"Non ho avuto il coraggio!" esplodo cominciando a piangere, mi copro il viso con le mani.
"Oh, no...non te la prendere con te stessa." mi abbraccia Izzy seguito da Duff.
"Già, non è niente! Glielo dirai domani..." mi consola Duff.
"No, non voglio..." cambio idea. "Ci penserò."
"Brava, questa è la vera Josephine Campbell! Non ti arrendi mai!" mi incita Izzy.
"Già." borbotto.
"URLALO SORELLA!" mi sprona il biondo.
"GIÀ!!!" urlo, ormai le lacrime sono passate e anche il morale è sù.
Domani glielo devo dire!

Hey,vi è piaciuto il capitolo?❤️

Mi sono sempre chiesta, ma non gli fa mai male la schiena?😂

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Mi sono sempre chiesta, ma non gli fa mai male la schiena?😂

Sembra che Duff lo inciti a bere di più: Vai! Vai!😂❤️Al prossimo capitolo

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Sembra che Duff lo inciti a bere di più: Vai! Vai!😂❤️
Al prossimo capitolo.❤️
Ciao!!!!!!!
Giulia❤️❤️❤️❤️❤️

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