Prologo

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Nico era felice.

Il ragazzo sorrise. Solo un paio di settimane fa avrebbe trovato assurda una frase del genere: Nico di Angelo che non prova tristezza? Mettetevi in salvo! La fine del mondo é vicina!
Aveva sempre creduto che i figli di Ade potessero essere sempre e solo infelici, eppure, da un po' di tempo si era ritrovato a sperare di essere la cosí detta "eccezione che conferma la regola", di poter evitare una vita di pene e di sofferenze. "Non illuderti!" si rimproverò "finisce sempre male".

Una voce lo distolse dai suoi pensieri.
«La smetti di stare in un angolo a fare l'asociale, Mister Morte?» lo canzonò Will Solace, dandogli una leggera gomitata tra le costole.
Nico alzò gli occhi al cielo «Non chiamarmi Mister Morte» ribatté seccato.
Il figlio di Apollo si aprì in un sorriso. "Un bellissimo sorriso" pensò Nico, arrossendo al solo pensiero.
«Hai bisogno di sole, ordini...» dichiarò il ragazzo, prima che il figlio di Ade lo interrompesse.
«...ordini del dottore, sí, lo so» grugnì il moro, giochicchiando distrattamente con il suo anello.
Will rise di nuovo. Rideva sempre e per qualsiasi cosa. Nico lo trovava irritante, odioso ed adorabile allo stesso tempo.
«Dai! Un po' di sole non ha mai ucciso nessuno»insistette il figlio di Apollo.
«Sai, sono abbastanza sicuro che queste furono le esatte parole di Icaro, poco prima di cadere e diventare mangime per pesci».
Will sbuffò seccato. «Sei impossibile, Nico di Angelo» disse prima di andarsene da alcuni ragazzi della sua stessa casa che lo chiamavano a gran voce.

Nell'ombra, il figlio di Ade sorrise. Era un sorriso sincero e felice, uno di quelli che cosí raramente gli increspavano le pallide labbra.

Lanciò una fugace occhiata alla Casa Grande. Davanti ad essa Percy ed Annabeth ridevano con aria complice.
Era da un po' di tempo che, ogni volta che lui ed il figlio di Poseidone si incontravano, questo non faceva altro che ripetere frasi come "e quindi non sono il tuo tipo?"
Nico si chiese se quello fosse l'unico dettaglio della sua confessione ad averlo colpito. Gli ci erano voluti anni per esprimere ad alta voce quali fossero i suoi sentimenti nei confronti del mitico Percy Jackson e, una volta trovato il coraggio, gli era tutto passato: ora per lui non provava altro se non una solida amicizia. Beh, quanto meno ora nessuno avrebbe più detto che aveva una cotta per Annabeth.

Con il figlio di Poseidone aveva sbagliato, si era chiuso in sé stesso, abbandonandosi al buio ed alla tristezza. Non avrebbe commesso lo stesso errore due volte.

Con un sospiro uscì dall'ombra ed arrancò verso Will Solace.

Sunset ~Solangelo~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora