"Un figlio di Apollo? Credevo avessi gusti migliori, figliolo"

1.7K 111 86
                                    

Ade e Nico non avevano un buon legame padre-giglio. A quanto pare, quando sei il sovrano degli inferi, non hai molto tempo da passare con tuo figlio, ma, ehi, puoi sempre riparare regalargli un esercito di servitori zombie francesi!

In ogni caso, anche se fossero andati d'amore e d'accordo, il semidio avrebbe preferito che il padre non si fosse presentato così all'improvviso, soprattutto difronte al figlio di Apollo: é già imbarazzante quando il tuo normalissimo e mortalissimo padre vuole conoscere i tuoi amici, figuriamoci quando il tuo di padre é il dio più temuto di tutti.

«Padre» borbottò Nico, lanciando un'occhiata fugace a Will. Sembrava stare bene, a parte l'espressione di puro terrore dipinta sul volto abbronzato. Forse non era tanto stupido come pensava.
«Nico» lo salutò il dio per poi concentrarsi, anche lui, sul biondo. «Un figlio di Apollo?» chiese, alzando un sopracciglio con fare interrogativo «credevo che avessi gusti migliori, figliolo. Beh, sempre meglio di quel Percy Jackson, una vera spina nel fianco!».
Il figlio di Ade arrossì. Fu tentato, un paio di volte, dal darsela a gambe e chiudersi nella sua camera, tuttavia rimase lì, imbarazzato, a guardarsi le scarpe che erano improvvisamente diventate estremamente interessanti.
Accanto a lui, Will Solace non poté trattenere un sorrisetto.

«Bah!» sbottò infine Ade «Di certo non sono venuto fino a qui per parlare di questa specie di lampadina a neon umana -davvero, ragazzo, mai pensato di tingerti i capelli di nero? Sei troppo... luminoso per i miei gusti-».
«Padre!» si lamentò Nico, coprendosi il pallido viso con una mano.
«Okay, okay!» brontolò il dio dei morti «a quanto pare sono un padre "imbarazzante". Questi giovani d'oggi! Ai miei tempi eri fortunato se tuo padre non ti ingoiava tutto intero! Bah! Possiamo passare alle cose serie, ora? Mia nonna ha combinato un casino negli inferi, sai, con quella storia delle porte della morte. Certo! Lei può aprire tranquillamente tutto quello che vuole e creare l'apocalisse, senza rispondere delle conseguenze, tanto c'è Ade a sistemare! Ed i miei fratelli? Quegli ingrati non mi danno mai una mano! "Ma sei così forte, Ade. Non avrai di certo bisogno di un insulso dio del mare come me, no?".
Perché sono sicuro che il mare ha subito dei danni irreparabili quando si é risvegliata la dea della terra, certo, ah ah, come no...
«Perfino Thanatos é esausto! Ha fatto del suo meglio ma non riesce a falciare tutte quelle anime ed alcune gli sfuggono. Poverino, credo che sia sull'orlo di una crisi di nervi: non fa altro che ripetere quanti sia fortunato suo fratello Eros» sentendo il nome del dio, Nico fu scosso da un brivido gelato «"Lui si prende le freccette a forma di cuore ed a me tocca spaccarmi la schiena per questi fantasmi da strapazzo! E bla, bla, bla!"
Mi fará uscire pazzo!
Speravo che tu potessi aiutarmi, sei l'unico dei miei due figli capace di controllare i morti ed io sono troppo impegnato: giusto ieri mi é arrivato un carico di turisti giapponesi annegati in una piscina. Ma dico io, come si può annegare in una piscina?! La stupidità dei mortali non ha limiti! «Comunque grazie, figliolo, sono sicuro che non rifiuterai un favore al tuo vecchio. Oh! Ecco una profezia» disse porgendogli un foglietto di carta «cosí Chirone non dovrebbe farti problemi. Spero che vada bene, sai, stiamo avendo qualche, ehm... piccolo problema con Apollo.
«Beh, ci si vede! E mi raccomando: non parlare con gli sconosciuti, soprattutto se ti vogliono fare fuori». Queste furono le ultime parole di Ade, prima che si trasformasse nuovamente in un fascio di luce accecante.

Nico sbatté un paio di volte le palpebre, fino a che non riacquistò completamente l'uso della vista.
«Quello era tuo padre?» domandò Will, ancora un po' intontito.
«Simpatico, vero? E ringrazia gli dei che non abbia iniziato a parlare delle sue torture preferite nei campi della pena».
Il biondo rabbrividì. «Ed io che trovavo terrorizzanti le poesie del mio di padre» borbottò, con lo sguardo ancora fisso sul punto dove il signore dei morti era scomparso.
«Beh! A domani, Solace» lo salutò Nico, entrando nella casa di ossidiana.
Il volto del figlio di Apollo si illuminò di colpo. «Certo, Mister Morte, c'è un'impresa eroica ad attenderci» affermò, sfoggiando un sorriso a trentadue denti.
«Cosa?! Sei fuori? Non ho la minima intenzione di averti frai piedi pure fuori dal campo. E poi col cavolo che parto per una nuova impresa nella quale rischio le penne. Io ho chiuso!»
«Ma dai! Tuo padre ha bisogno di te. E poi non puoi andare da solo, di Angelo. Ordini del dottore».

Prima che il figlio di Ade potesse ribattere Will Solace stava già correndo per raggiungere la sua casa.

***
Hola, tizi!
Una domandina veloce: voi non amate Ade? Io sí, é mio padre u.u
Okay, ho finito di fangirlare su Ade, no, aspetta... Ora ho finito!
Se vi é piaciuto il capitolo potete lasciare un commento una stellina o... niente, anche il niente va bene. Se invece vi ha fatto schifo, beh, ditemelo lo stesso.
ADDIO COSI :3

Sunset ~Solangelo~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora