«Vedrai che si scuserà, probabilmente era ubriaco e non si ricordava di te» ormai ero in macchina con Louis e stavo piangendo a dirotto.
«Mi aveva detto che non mi avrebbe lasciata sola, che grande coglione» mi asciugai le lacrime sotto gli occhi.
«Non piangere, forse non è ancora abituato ad averti per casa» annuii.
«Ma questo non vuol dire che mi può lasciare lì» mi sorrise mentre accostava davanti casa mia.
«Facciamo così, domani ti vengo a prendere così andiamo a mangiare un gelato, solo io e te così parliamo un po'» gli sorrisi e annuii felice. «Alle 15 fuori di casa» scesi dall'auto.
«A domani Tommo» ridacchiò scuotendo la testa.
«A domani carotina» detto questo partì e io entrai in casa, in salotto c'erano Anne e Des con due facce preoccupate.
«Oddio Sunshine, mi è preso un colpo» Anne venne verso di me e mi abbracciò, riluttante ricambiai, pochi si erano avvicinati tanto ma sentivo di potermi fidare di lei e avevo bisogno di qualcuno. «Cos'è successo?»
Ricominciai a piangere. «Eravamo a quella festa e lui se n'è andato, mi ha lasciata lì, mi sono fatta accompagnare da Louis» annuirono e Anne mi asciugò le lacrime.
«Stai tranquilla, si prenderà quello che merita, tu vai a dormire, domattina ne parleremo» annuii e corsi in camera mia prima di mettermi nel letto e cadere tra le braccia di Morfeo.
Pov's Harry
Mi svegliai con un mal di testa tremendo, la sera prima dovevo essermi ubriacato troppo, imprecai contro la mia testa che stava pulsando, mi alzai dal letto controvoglia e scesi in cucina. Al tavolo c'erano mamma, papà che mi guardavano furiosi e infine c'era Sunshine che aveva lo sguardo basso.
«Siediti» ordinò mio padre e io lo feci, cos'avevo combinato ieri sera? Speravo solo non fosse niente di grave. «Cos'è successo?» chiesi massaggiando le tempie
«Ieri avevi detto che andavate a mangiare una pizza da Liam» annuii ricordando la bugia detta per poter uscire. «Quindi, come mai ieri sera Sunshine è tornata a casa in lacrime da sola?» spalancai gli occhi, cazzo, l'avevo dimenticata a casa di Laila, non mi era nemmeno passata per la testa.
«Ehm... voleva restare con Sophia a parlare e io sono andato prima lasciandola con lei, Liam doveva accompagnarla» Sunshine alzò lo sguardo e puntò i suoi occhi rossi e gonfi su di me, mi faceva male vederla così ma poi perché se l'era presa tanto?
«Questa è la tua versione, Shy, com'è andata veramente?» apriva la bocca e la richiudeva non sapendo cosa dire. «Rendiamo le cose facili, chi ti ha accompagnata?»
Si passò una mano tra i capelli. «Louis» rispose e mi sentii male, da quando erano amici?
«Dove siete andati?» mi guardò e poi sospirò.
«Da quanto ho capito a casa di Laila» sbuffai, ora i miei si sarebbero incazzati.
«Chi c'era?» ci pensò su.
«C'erano Louis, Niall, Laila, Tara, Liam e Sophia» almeno non aveva menzionato la festa.
«Ma sono tutti più grandi di te di almeno 4 anni! Con chi sei stata tutta la sera?» chiese mio padre visibilmente irritato.
«Con Louis» mia madre sorrise.
«Dobbiamo ringraziare quel ragazzo per la sua gentilezza visto che si è preoccupato più lui di te che tuo fratello» disse mia madre alzando la voce. «Noi pensavamo che avendo una sorellina minore di cui occuparti saresti cambiato, saresti diventato più responsabile ma a quanto pare ci sbagliavamo, non voglio sapere perché l'hai lasciata lì ma sappi che sei nei guai, dammi il tuo cellulare» mi alzai dalla sedia.
«Stai scherzando? Ho 19 fottuti anni, voi non potete prendermi il cellulare» anche mio padre si alzò.
«Finché vivrai sotto il nostro tetto Harold Edward Styles, starai alle nostre regole, dammi quel cellulare» sbuffai e glielo diedi.
«Comprerò un appartamento mio»
Mia madre sorrise. «Se prenderai un appartamento dovrei portarci anche Sunshine, quindi scegli tu» mi avevano messo nella merda, non volevo averla in casa mia, sbuffai ed uscii da quella stanza, che problemi avevano? Mi sdraiai sul mio letto quando bussarono.
«Chi è?» chiesi abbastanza irritato.
«Sono Sunshine» quasi non la sentii per quanto parlava a bassa voce.
«Che vuoi?» chiesi di rimando.
«Uhm... volevo parlare»
Sbuffai. «Entra» la porta venne aperta lentamente e la piccola figura di Sunshine entrò con lo sguardo basso. «Di cosa vuoi parlare?» alzò lo sguardo e mi guardò furiosa.
«Tu ieri mi avevi detto che non mi avresti lasciata sola!» mi urlò contro e io alzai gli occhi al cielo.
«Non capisco perché te la prendi tanto» mi lamentai.
«Perché ho una fottuta fobia ok!? Non sopporto che le persone mi mentano, io non ci volevo neanche venire!» le sue urla non aiutavano il mio mal di testa.
«Senti, in questo momento sto abbastanza male, ne parleremo dopo» sbuffò e uscì.
Dopo pranzo decisi di guardare la TV in soggiorno quando suonarono al campanello, ero ancora in pigiama, un pantalone da tuta e una semplice maglietta, andai ad aprire e mi ritrovai davanti Louis.
«Hey, che ci fai qui?» lo feci accomodare.
«Sono qui per Sunshine» ero confuso, che voleva lui da Sunshine?
«Tommo!» gridò lei scendendo le scale.
«Carotina!» si misero a ridere sotto il mio sguardo confuso.
«Io vado, ci vediamo più tardi» mi liquidò e uscirono mentre la rabbia invase il mio corpo.
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Sorella Cercasi|| H.S.
FanfictionSunshine è una ragazza di 15 anni che vive nell'orfanotrofio, è una ragazza solare e allegra ma ha avuto un brutto passato. Harry è una ragazzo di 19 anni, ha una famiglia benestante ma si è messo in un pasticcio per cui gli serve una sorella. Cosa...