Corsi a perdi fiato per tutta la strada, arrivai velocemente a casa e sbattei la porta facendo sobbalzare Anne e Des che mi guardavano quasi impauriti dalla mia azione; non mi preoccupava in quel momento, dovevo assolutamente parlare con Harry. Salii le scale in un attimo e iniziai a bussare violentemente alla sua porta. Ero agitata e nervosa, dovevo farlo, dovevo prendere coraggio ed esprimere i miei sentimenti verso di lui così come Harry aveva fatto con me.
«Ciao» la sua voce mi distolse dai miei pensieri, era vestito con una semplice maglietta e dei pantaloni da tuta, strano a dirsi visto che era sabato sera. Scossi la testa per schiarirmi le idee e aprii la bocca per parlare, ma nessun suono uscì dalla mia gola.
«C-ciaooo» balbettai. Tutta L'adrenalina che avevo mentre correvo qui lasciò il mio corpo e mi ritrovai ad essere più nervosa di prima.
«Ti serve qualcosa?» chiese portando una mano tra i suoi capelli per scompigliarli di più.
«I-io... devo dirti una cosa» dissi con voce ferma, dovevo tirare fuori il carattere e parlare, prima o poi lo avrebbe scoperto.
"Non possiamo dirglielo dopo?" Mi chiese la mia vocina interiore, avrei voluto dirle di sì ma ero già lì e lui mi stava guardando divertito dal mio comportamento, quindi non avevo scelta.
«Dimmi» ridacchiò, presi un grosso respiro prima di iniziare a balbettare sillabe a caso... PERCHÉ?
«M-mi... serve il tuo cellulare (?)» più che un'affermazione sembrava una domanda. Il cellulare? Che me ne facevo del suo cellulare?
«Perché?»
«Beh... volevo provare a chiamare Louis con il tuo visto che dal mio non risponde» e per una volta fui felice di aver detto una bella bugia.
«È inutile, non risponde neanche a me. Ora vado» fece per chiudere la porta ma io, ormai troppo curiosa, lo seguii e mi sedetti sul suo letto fin troppo comodo.
«Dove vai di bello?»
Aprì l'armadio e iniziò a cercare qualcosa da mettere mentre sbuffava di tanto in tanto «Ad una festa» mormorò.
«Ah» fu l'unica cosa che dissi. Non mi aveva chiesto se volevo venire, era normale che mi sentissi delusa? «E io?» la mia voce era infantile, quasi mi vergognavo di me.
«Non esci con le ragazze?» corrugò la fronte. Mi alzai e ridacchiai falsamente.
«Ovvio, dicevo... devo andare a prepararmi» uscii in fretta da lì e sbuffai sonoramente.
Ma sì, che andasse pure alla sua festa, a me non faceva né caldo, né freddo...
.....
Ma chi voglio prendere in giro?!
Ci ero rimasta una merda. Prima mi obbligava ad andarci e per una volta che volevo andare con lui, lui non mi invitava.
Forse era destino(?)
In senso, magari non era il momento giusto per dichiararmi, avrei dovuto solo aspettare l'attimo giusto.
Mi rassegnai all'idea di passare una serata con Anne a vedere una di quelle serie televisive che guardavano le mamme che non sapevano che fare.
«Ciao» mormorai sedendomi tra Des e Anne. Presi i pop corn dal tavolino e iniziai ad ingozzarmi come solo io sapevo fare.
«Che succede?» chiese Des, lo guardai confusa.
«Cosa dobrebbe succedebe?» chiesi con la bocca piena di pop corn, alzò le sopracciglia e guardò sua moglie come a chiederle di spiegarmi.
«Non hai mai voluto vedere la tv con noi, cos'è successo?»
Ingoiai tutto e sospirai.
«Problemi adolescenziali, credo» mormorai senza guardarli e alzando le spalle.
«Problemi di... cuore?» domandò Des con voce dolce, scrollai la testa. Aveva ragione, non potevo negarlo.
«Ho capito» mormorò alzandosi «vi lascio parlare da sole» e dopo questo uscì dalla sala e andò nel suo ufficio, forse. Anne aspettò di sentire la porta chiudersi prima di avvicinarsi a me con un sorrisino di chi la sapeva lunga, solo che lei non sapeva niente.
«Quindi... ti piace qualcuno?»
«Forse» mi morsi il labbro. Non era solo quello il mio problema, tutta la mia vita stava diventando un problema e senza accorgermene tutto stava andando sempre peggio.
«Ci parli?»
«Non è facile. Lo conosco. Ha anche confessato di amarmi, ma se glielo dicessi io, cosa cambierebbe? In senso, non cambierebbe niente» spiegai gesticolando come una pazza.
«Hai provato a dirglielo?»
«Sì, ma non ci sono riuscita!» ero esasperata, Anne mi guardò con un piccolo ghigno prima di fare un'altra domanda.
«C'entra Harry?»
Annuii abbassando lo sguardo sulla ciotola dei pop corn, forse aveva capito tutto. Il suo ghigno crebbe e fece un'ultima domanda, quella a cui avevo sperato di non dover rispondere.
«Ti piace?»Pov's Harry
Finii di mettermi le scarpe e uscii dalla mia camera. Quella sera volevo andare a sistemare con quella testa di cazzo di Louis, gli avrei parlato e avrei cercato di capire cosa stava succedendo. Avevo detto a Sun una bugia, ma se le avessi detto la verità avrebbe insistito per venire con me e Louis era intrattabile, me ne sarei occupato con Niall.
Mentre stavo per scendere le scale notai mio padre avanzare, probabilmente per andare nel suo ufficio.
«Harry» mi richiamò quando cercai di ignorarlo e scendere. Feci una smorfia e mi girai verso di lui.
«Cosa? Non ho fatto niente» mormorai stanco.
«Lo so, lo spero» alzò gli occhi al cielo «per caso tu sai cos'è successo a Sunshine?»
Scossi la testa e corrugai la fronte. L'avevo strana prima, agitata, ma pensavo che fosse solo preoccupata per Louis. Forse mi sbagliavo.
«Perché me lo chiedi?»
«Niente, parlerà con sua madre» disse. Era bello che papà la trattasse come una figlia e come la considerasse come un legame di sangue.
«Bene, vado»
Scesi le scale ma mi fermai prima di entrai nel salotto alla voce di mia madre.
«C'entra Harry?»
Rimasi sulla soglia e allungai le orecchie cercando di ascoltare la loro conversazione, perché stavano parlando di me? Che Sun le stesse dicendo dello spaccio? No, Sun non era così stronza... beh... ma non così tanto.
«Ti piace?»
Trattenni il respiro aspettando una sua risposta. Forse era sbagliato origliare, ma Sun non mi voleva parlare dei suoi sentimenti quindi questo era l'unico modo per capire cosa provasse nei miei confronti.
«No»
Quella risposta mi colpì, tanto. Non pensavo potesse fare così male, mi sentii uno schifo in quel momento. Scossi la testa e decisi di uscire dalla porta sul retro per non vederle, ero deluso ma soprattutto arrabbiato.Pov's Sunshine
«Ti piace?»
Corrugai la fronte valutando attentamente le sue parole. Scossi la testa alzando lo sguardo su di lei.
«No» dissi solamente ed era la verità. La sua faccia si rattristò subito, le presi la mano e la guardai negli occhi cercando le parole giuste per spiegarle bene.
«Harry, non mi piace... io lo amo»#SPAZIO ME
Uuuh, che errore, e ora? Cosa succederà? Scrivete nei commenti cosa ne pensate e cosa succederà secondo voi😉
Baci 💋💋 milly-reny
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Sorella Cercasi|| H.S.
FanfictionSunshine è una ragazza di 15 anni che vive nell'orfanotrofio, è una ragazza solare e allegra ma ha avuto un brutto passato. Harry è una ragazzo di 19 anni, ha una famiglia benestante ma si è messo in un pasticcio per cui gli serve una sorella. Cosa...