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Hey, oggi scrivo lo spazio me prima così vi avviso di una cosa importante:
Ho notato che il mio modo di scrivere non è molto chiaro, quindi da qui in poi lo cambierò, i capitoli precedenti li correggerò più tardi😘 vi lascio al capitolo.
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Entrai in classe sbuffando. Odiavo immensamente la matematica. Era, forse, l'unica materia che non capivo per niente.
«Bene ragazzi, oggi vi riconsegno il compito di settimana scorsa» disse la professoressa facendomi sospirare.
Di fianco a me Selena sembrava in un altro mondo, forse confusa dalla dichiarazione di Sophia di ieri, sta di fatto che la chiamai due volte ma non mi rispose e non mi sentì.
Ariana stava provando la firma di sua madre in modo da poterla copiare e firmare la verifica al posto suo visto che già sapeva di aver preso un'insufficienza, avrei potuto seriamente prendere in considerazione di farlo anch'io.
Sophia invece stava messaggiando con il cellulare di nascosto, nessuna delle tre mi stava cagando in poche parole.
«Bieber, la verifica» Sophia si alzò e andò a prendere la sua verifica. Tornò a posto, poi, con un grande sorriso. Aveva preso 9.
«Secchiona» la derise Ariana e Sophia le fece la linguaccia facendomi ridacchiare.
«Gomez» chiamò la professoressa, ma Selena era ancora nel mondo dei sogni e dovetti spintonarla per farla riprendere. Andò a prendere il foglio, aveva preso 7, ma non si vantò come suo solito, mi stava facendo preoccupare.
«Grande» Ariana si alzò subito. Quando tornò era sempre sorridente, pensavo avesse preso un bel voto ma mi sbagliavo, aveva preso 3. E stava sorridendo.
Quando toccò a me volevo solo correre fuori dalla classe, ma mi feci coraggio e andai alla cattedra.
«Mi aspetto di più da lei, Styles» e da quell'unica frase avevo capito che ero andata una merda.
4½.
«Grande Shy!» mi batté il cinque Ariana.
«Tecnicamente dovremmo essere giù di morale per il brutto voto» dissi corrugando la fonte, alzò le spalle e mi sorrise.
«No problem. Giusy mi darà ripetizioni »
«Se lo dici tu»
Presi spunto da Sophia e accesi il cellulare, avevo ricevuto un messaggio da Harry.
Messaggio da Harry:
Louis non è venuto... di nuovo -.-"
Questo era il quarto giorno. Cosa cavolo gli stava succedendo?
Messaggio a Harry:
Voglio capire il perché... comunque in matematica sono andata male... mi puoi firmare tu la verifica? Please<3
Quello era il bello di avere un fratello maggiorenne, poteva firmare al posto di mamma, in questo caso di Anne.
Messaggio da Harry:
Dipende... hai pensato a noi?
Non risposi, di nuovo.
La stavo facendo tanto lunga, scommetto che ormai ci stava anche male. Avevo bisogno di aiuto da parte delle ragazze.
«Ragazze, vi dovrei dire una cosa» mormorai quando la campanella suonò.

Pov's Harry

«Ti ha risposto?» chiese Niall sporgendosi per vedere il cellulare, scossi la testa e lo misi in tasca. Ormai stavo perdendo tutte le speranze.
«No, sembra che non ne voglia proprio sapere» mi lamentai appoggiandomi al muretto.
Avevamo deciso di saltare la prima lezione, ma Louis non era venuto a scuola, di nuovo.
«Amico, dalle una spinta» mi girai verso Niall guardandolo male «Non in quel senso» spiegò subito alzando in alto le mani.
«Spiegati meglio allora» sbuffai.
«In senso. Magari se diventa gelosa si innesca qualcosa e ammetterà che ti ama» alza le spalle.
«Potrebbe. Sei un fottuto genio!» gli diedi un pugno sulla spalla e andai via. Niall aveva ragione, Sun aveva bisogno di una piccola spinta.
Camminai lungo il corridoio e andai dritto davanti alla mia classe. Come mi aspettavo, Laila è lì con le sue amichette. Tutte troie.
«Hey» la salutai, mi sorrise raggiante e mandò via le sue amiche che le fecero un occhiolino prima di andarsene, pensavano seriamente di essere attraenti?!
«Harry, quanto tempo. È da tanto che non ti vedo alle feste » in effetti era da un po' che non ci andavo.
«Giá, sono piuttosto impegnato, come va a te, invece?» le chiesi cercando di essere credibile. Nella mente speravo che Sunshine passasse e che mi facesse una scenata di gelosia, una di quelle tipo nei film dove la protagonista urlava :"Non capisci che sono gelosa perché ti amo?!" Lo speravo con tutto il cuore.
«Ci sei?» venni risvegliato dalla fastidiosa voce di Laila.
«Sì, stavi dicendo?»
«Dicevo che a me va tutto bene, e volevo chiederti di venire alla festa di sta sera » mi sorrise a 34 denti.
Sentii uno sbuffo e mi girai. Come speravo, Sunshine era di fronte a noi con una faccia delusa e arrabbiata. Pensai che avrebbe iniziato ad urlarmi contro come suo solito ma fui sorpreso quando si girò e se ne andò. Non era la reazione che volevo, forse avevo un poco esagerato?

Pov's Sunshine
Stupida me, stupida me. Mi stava prendendo in giro. Solo ed esclusivamente in giro.
Voleva una risposta per poi rinfacciarmela per tutta la vita. Alle ragazze avevo detto che avevo una cotta per un ragazzo, non volevo ancora raccontare loro la verità.
«Styles! In campo!» mi urlò l'allenatrice, tirai più giù la gonna (che per fortuna sotto aveva i pantaloncini) e mi unii alle altre. Nel gruppo delle cheerleader c'eravamo: io, Elia (che era anche la figlia dell'allenatrice), Denise (una ragazza dell'ultimo anno), Caroline (una ragazza del terzo anno che adorava il colore rosa), Fancy e altre ragazze che ancora non conoscevo bene.
«Oggi abbiamo una nuova recluta. Matilde Evans! In campo»
Il mio primo pensiero volò alla ex-ragazza di Louis.
Matilde si presentò a tutte noi, ci strinse la mano sorridendoci, quando arrivò a me però me la strinse molto, troppo, forte.
«Sunshine, ho sentito tanto parlare di te, forse Louis ti ha già parlato di me» mi sorrise, solo che era inquietante. Annuii lentamente e le sorrisi ma volevo solo allontanarmi.
Lei era molto più alta di me. Era snella e con un corpo perfetto. Aveva dei capelli neri con alcune ciocche schiarite, i suoi occhi marroni chiari la rendevano molto bella.
**
Dopo l'allenamento andai a cambiarmi con le altre. Mi misi in un angolino e mi cambiai ridendo e scherzando con le altre e pensando anche a come iniziare la nostra prima esibizione.
Alla fine ero rimasta io e Matilde, le altre erano già andate.
«Beh, ciao Matilde» dissi mentre stavo per aprire la porta.
«Aspetta, dovrei parlarti»
Mi girai verso di lei e le sorrisi.
«Certo» mi avvicinai a lei, era più alta di me, ma non di tanto quindi non mi metteva a disagio.
«Louis continua a dirmi che tu sei la sua migliore amica» sbuffò irritata passandosi una mano tra i capelli.
«Oh, sì. Solo che non lo vedo da un po', tu sai che fine ha fatto?»
Mi squadrò dalla testa ai piedi e poi mi sorrise.
«Ascoltami bene mocciosetta. Quando tu non eri ancora qui, io ero la sua ragazza. Lui parlava solo di me! E non accetto che durante la mia assenza una piccola bambina mi rubi il posto quindi» mi afferrò i cappelli in un pugno e li tirò verso di lei facendomi urlare dal dolore.
«Quindi farai meglio a staccarti da lui, altrimenti farai una brutta fine» mi lasciò finalmente andare e la fulminai con lo sguardo, mi superò dandomi una spallata ma proprio prima di uscire si girò ancora una volta verso di me.
«Non voglio vederti mai più vicina a Louis, lui è mio. Non constrigermi a dire a tutti quello che sei veramente. Non è vero orfanella?» non mi diede il tempo di rispondere ed uscì.

Sorella Cercasi|| H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora