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«Quindi, perché ti interessa il lavoro? In senso, sei giovane» disse il biondo mordendo il suo anello al labbro, puntò le sue iridi azzurre nelle mie verdi, girai il cucchiaino nella mia cioccolata, gentilmente offerta da Luke.
«Un po' per essere indipendente e un po' perché io e le mie amiche abbiamo sempre voluto formare una band» feci un sorriso sforzato e osservai l'interno del suo bar. Era molto bello, pieno di tavoli rotondi e sedie colorate, il pavimento era un parquet lucido e infondo alla stanza c'era un palco con degli strumenti musicali già sistemati. Noi eravamo seduti al bancone di legno.
«Davvero?» chiese sorpreso.
No.
«Sì, è sempre stato un nostro sogno»
«Bene, che strumenti suonate?»
Ci impiegai un attimo a ricordare visto che non ne parlavamo molto.
«Io suono la batteria, Selena suona la tastiera, Sophia la chitarra e Ariana il violino, va bene?»
I suoi occhi si illuminarono e annuì subito. Ero felice di averlo incontrato, almeno avevo un modo per poter tirare via Harry da quell'impiccio.
«È perfetto, tieni» mi diede il suo telefono e scrissi il mio numero «ti chiamerò per far sapere a te e alle tue amiche quando farete il vostro giorno di prova» annuii e finii velocemente la cioccolata.
«Grazie»
«Grazie a te, mi hai salvato da una brutta situazione »
«Lo stesso hai fatto tu» ridacchiai prima di salutarlo ed uscire dal bar "Da Luke".
Mentre camminavo per il marciapiede chiamai velocemente Selena e le raccontai tutto. Le spiegai che potevamo fare uscire i nostri fratelli da quelle situazioni e che ci saremo improvvisate delle musiciste finché non avessimo guadagnato abbastanza soldi. All'inizio era esitante ma alla fine accettò.
«Va bene, adesso lo dico anche alle altre, ci vediamo domani a scuola?» chiese.
«Certo, ora mi muovo a tornare a casa prima che pensino che sono stata rapita » ridacchiai, fece lo stesso e chiuse la chiamata. Scossi la testa pensando alle facce che avrebbero fatto Ariana e Sophia, probabilmente un misto tra "Ma che cazzo?!" e "Oh mio dio, sì!"
Non mi accorsi che un ragazzo mi stava seguendo finché non me lo ritrovai dietro di me.
«Fermati e stai zitta» mi bloccai subito alle sue parole uscite con cattiveria. Mi girai subito per vedere chi fosse, ma l'unica cosa che vidi era un ragazzo con una felpa nera con il cappuccio alzato.
«Scusami?» chiesi leggermente irritata dal suo comportamento, chi era questo? E cosa voleva da me?
«Sei tu Sunshine?»
Mi bloccai un istante, come conosceva il mio nome? Magari stava sbagliando persona e si stava riferendo ad un'altra ragazza. Optai per la seconda.
«No, mi spiace» feci per riprendere la strada quando la sua mano mi afferrò il polso e mi spinse in un vicolo più buio. Spalancai gli occhi e mi preparai ad urlare, ma prevedendo la mia mossa, mi tappò la bocca con la sua mano libera e mi attaccò al muro.
«Sh, sh. Non vogliamo che qualcuno ci senta vero?» la sua voce calda e bassa mi fece rabbrividire. Chiusi gli occhi con forza e lasciai cadere le lacrime, cosa voleva da me? Non avevo soldi e non avevo oggetti di valore apparte il mio cellulare.
«Ora ripeterò la domanda e tu dirai la verità, ok?»
Rimasi ferma a tremare non volendo parlare.
«Rispondi!» mi urlò in faccia e annuii velocemente sperando di farlo stare calmo, non volevo farlo arrabbiare altrimenti avrebbe anche potuto farmi più male di quanto non mi avesse già fatto.
«Sei tu Sunshine Styles?»
Annuii di nuovo capendo che stava cercando proprio me.
«Ora leverò la mano e tu non urlerai altrimenti dovrò usare le maniere forti»
Tolse la mano dalla mia bocca, avevo paura di quel ragazzo e la cosa che mi spaventava di più era il fatto che non lo conoscessi.
«I-io n-non ho s-soldi, ti prego, l-lasciami a-andare» balbettai singhiozzando.
Potevo vedere il suo ghigno anche all'ombra del suo viso, scosse la testa e mi accarezzò la guancia.
«Non mi servono i tuoi soldi, il mio capo ti vuol-» si interruppe improvvisamente e cadde a terra vicino ai miei piedi, lo guardai sconcertata per poi alzare lo sguardo su di una figura alta, snella e... femminile (?)
«Stai bene?» la sua voce era dolce e bassa, mi sembrava di averla già sentita da qualche parte.
«S-sì, grazie»
Annuì sistemandosi i suoi occhiali da sole sul naso, oltre a quelli indossava un cappello marroncino ed una giacca lunga fino al ginocchio, non riuscivo a capire chi fosse. Nella mano teneva un pezzo di legno abbastanza grosso da poter far male, lì capii che lo aveva appena steso con quello. Lo buttò a terra e se ne andò senza neanche degnarmi di uno sguardo. Mi ripresi e la rincorsi.
«Hey! Chi sei?» urlai ma quando svoltai l'angolo lei era sparita. Corrugai la fronte e tornai a guardare il vicolo. Rabbrividii e decisi di non dire niente a nessuno, cercai di togliere le lacrime rimaste e ripresi la strada verso casa.
Nel mentre, però, mi arrivò un messaggio, decisi di aprirlo subito.
Da: numero sconosciuto:
Io sono sempre con te, tesoro, non avere paura.
Mi fermai in mezzo alla strada e mi guardai intorno, non c'era nessuno che conoscessi e comunque avevo il numero di tutti se non quello di... Luke.
A: numero sconosciuto:
Luke?
Da: numero sconosciuto:
No, sono mamma
Cosa? Non poteva essere, mia madre mi aveva abbandonata, non mi conosceva e io non conoscevo lei. Decisi di ignorare il messaggio e tornai in fretta a casa.

Pov's Harry
«Quindi te ne vai, e porti Sunshine con te» riassunse papá con un sospiro.
«Proprio così, penso di essere abbastanza maturo da farlo»
Mia madre annuì in accordo, ormai sapevo che mi avrebbe sempre appoggiato, l'unico che mi restava era papà.
«Sul fatto che tu sia maturo non c'è dubbio, ma sei abbastanza responsabile?»
Annuii con un grande sorriso sul volto, si massaggiò le tempie e annuì sconfitto.
«Va bene, ma al primo problema tornerete subito qui»
«Certo»
Nel momento in cui finimmo la conversazione la porta di casa si aprì e Sun entrò, sembrava stanca e agitata. Le andai in contro e la abbracciai subito, ero entusiasta di vivere solo con lei, l'avrei conquistata.
«Come va?» le chiesi a bassa voce. La sentii rilassarsi prima di ricambiare l'abbraccio.
«Bene» mormorò.
Mi staccai leggermente per poterla guardare negli occhi, le sorrisi.
«Ho una sorpresa per te»
Mi sorrise anche lei e mi guardò curiosa.
«Cosa?» chiese subito gioiosamente.
«Ci trasferiremo nel mio appartamento settimana prossima»
«Cosa?» urlò questa volta.

#SPAZIO ME
Le cose si complicano😃
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Baci 💋💋 milly-reny

Sorella Cercasi|| H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora