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Pov's Bethany

Sospirai appena sentii le mani di mia sorella continuare a scuotermi il braccio, erano appena le 7 del mattino e non avevo voglia di alzarmi presto. Neanche avevo scuola, come se l'avessi mai avuta.
«Sveglia Beth!» urlò la voce acuta di Sunshine al mio orecchio e mi alzai ancora rintontita.
«Shy, lasciami riposare» sbadigliai coprendomi la bocca con la mano prima di stiracchiarmi. La castana scosse la testa sorridendo, aveva legato i suoi capelli in due bellissimi codine e i suoi occhi verdi risplendevano e al primo impatto potevano sembrare grigi, era una delle bambine più belle che avessi mai visto.
«È il mio compleanno!» urlò di nuovo. La sua voce era troppo alta per la sua età, o almeno così la pensavo io. Ridacchiai prima di prenderla in braccio e lasciarle un bacio sulla fronte.
«Auguri piccola marmocchia» rise di gusto dandomi uno spintone prima di scendere dal letto e sistemarsi il suo pigiama.
«Voglio andare a svegliare Stefan» disse dolcemente.
«Lo sai che non è una persona così buona» cercai di persuaderla a lasciare stare. Stefan era violento quando voleva, lo odiavo con tutta me stessa, ma mamma si fidava e lui sapeva tutto quello che stava succedendo e aveva accettato di prendersi cura di Sunshine una volta che io avessi fatto la mia sparizione per un po'. Perché, per quanto io volessi bene alla mia sorellina, dovevo proteggerla dal male e per farlo dovevo rimanere nell'ombra.
«Ma è il mio compleanno» rispose abbassando lo sguardo e facendo gli occhi dolci. Dio solo sapevo chi avrebbe potuto resistere alla sua faccia da cucciola bastonata.
«Va bene, vai» le sorrisi e lei corse verso la camera di Stefan. Sapevo che quello era il giorno in cui avrei fatto soffrire mia sorella, il giorno in cui le avrei provocato uno shock emotivo. Ma non potevo fare altro.
Aprii il primo cassetto e presi la falsa pistola, sospirai rogirandomela tra le mani. Avrei finto di morire.
Alcuni avrebbero potuto dirmi di essere una ragazza spregevole per fare questo ad una bambina, ma era l'unico modo per poterla tenere d'occhio.
«Bethany!» sentii la sua voce urlare e mi sbrigai a nascondere la pistola, mi alzai e andai alla porta quando lei entrò con le lacrime agli occhi.
«Cos'ha fatto?» sospirai.
«Mi ha tirato i capelli» mormorò e io l'abbraccia stringendola a me. Stefan non era sbronzo come come al solito, lui sapeva che doveva rendere tutto vero e per quanto gli facesse male, doveva uccidermi. Mi si spezzava il cuore sapere di non poter restare con la mia piccina. Una lacrima indesiderata scese lungo la guancia fino alle mie labbra e un sapore di salato invase la mia bocca, mi asciugai subito con la manica del pigiama e mi staccai da Sunshine per poi guardarla negli occhi. I suoi verdi nei miei azzurri.
«Va tutto bene. Oggi è il tuo compleanno e tutto andrà bene, ok?» annuì e mi resi conto di aver mentito in una maniera terribile. Non me lo sarei mai perdonato.

**

«Ho una sorpresa per voi» Stefan sbucò da dietro la porta della nostra camera con un falso sorriso sulle labbra. Sunshine saltò giù dal suo letto sul quale stavamo giocando con le bambole e si avvicinò a lui, le sue codine rimbalzavano ad ogni suo passo facendomi sorridere.
«Davvero?» chiese stupita.
«Sì, prima vai a farti una doccia, dopo scendi»
Lei si girò verso di me come a chiedermi il permesso, annuii e lei corse in bagno. Quando Stefan sentì l'acqua nella doccia venne verso di me. Il suo sguardo dispiaciuto mi faceva capire che neanche lui era felice di farlo.
«Beth» mi richiamò «dobbiamo farlo per forza?»
«Sì, mamma ha bisogno di me e... Non posso restare» singhiozzai.
«Ok, va tutto bene» mi abbracciò e mi lasciai confortare dallo stesso uomo che mi aveva picchiata qualche giorno prima.
«Spiegami tutto» disse risoluto staccandosi da me. Scacciai via le lacrime e presi la pistola.
«Questa è una pistola falsa, un po' come quelle che si usano al poligono di tiro» spiegai e presi una scatolina dalla quale estrassi un proiettile. «anche il proiettile è finto. Una volta caricata la pistola devi sparare e devi stare attento. Mi devi prendere esattamente sulla fonte. Il proiettile verrà sparato ad una tale potenza che una volta entrato in contatto con la fronte e quindi con la scatola cranica, mi farà svenire per circa 2 ore. Lascerà un segno rosso, quindi dovrebbe sembrare un vero sparo, semplice» dissi porgendogli il tutto.
«Sunshine mi odierà»
«Lo stai facendo per il suo bene, l'importante è che la smetti di picchiarla» gli lanciai un'occhiata e lui annuì. Prese il tutto e scese.
Addio vecchia vita. Addio Sunshine, addio vita normale. Sarebbe cambiato tutto. Avrei incontrato di persona mamma e avrei imparato a difendermi e avrei sorvegliato Shy come un angelo custode. In fondo era quello che le avevo promesso quando era piccola.
«Tranquilla, io sono il tuo angelo custode e non lascerò che tu soffra mai nella vita» ripetei le parole a bassa voce. Mi cambiai velocemente in altri vestiti più comodi e mi preparai alla mia finta morte.
Quando Sunshine uscì dalla doccia, venne a vestirsi, le feci delle codine più belle e le misi un vestitino carino.
«Mi farà un regalo?»
«Penso di sì»
«Beth, ti voglio bene»
«Anch'io Shy»
Quando finii lei andò dritta in cucina, rimasi qualche istante ferma sulla soglia della mia, ormai, vecchia stanza.
Addio Sunshine.

#SPAZIO ME
Ditelo che non ve lo aspettavate. Nella foto potete vedere Bethany interpretata da Cara Delevingne.
Vi auguro anche un Buon Natale!!🎉🎉
Come al solito lasciate un commentino ed una stellina se il capitolo vi è piaciuto.
Baci, milly-reny💋💋

Sorella Cercasi|| H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora