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Dicono che l'amore sia il sentimento più forte e profondo di tutti, dicono anche che sia fantastico amare una persona.
Io personalmente non avevo mai provato niente del genere, o forse sì. Per Bethany.
Anche se era solo un amore tra sorelle, era comunque qualcosa di forte, poi persi tutto. Non volevo più provare quel dolore che ti squarcia il cuore quando perdi la persona da te più amata.
Era probabile che Harry mi amasse come sorella, niente di più e niente di meno.
Ma, io? Io non lo sapevo, non ci avevo mai riflettuto veramente e non volevo farlo.

Lo guardai negli occhi, erano pieni di paura ma nel mentre anche di... felicità? Non volevo ferirlo, ma ero sicura che non lo voleva dire veramente.
- Eri sveglia?- mi chiese corrugando la fronte, arrossii all'istante e scossi la testa, voleva solo cambiare discorso. - Non è importante, Harry, ti rendi conto di cosa mi hai detto?- chiesi cercando di non sembrare agitata, cercai di essere dolce anche se a impatto sarò sembrata sclerata. Abbassò la testa e sospirò ma non disse niente. Rimasi a guardare i suoi ricci che gli ricadevano sul viso mentre nessuno dei due non osava spiccicare parola, perché era tutto così complicato? Volevo solo capire se l'aveva detto, ma per lui doveva essere ancora più difficile.
Poi alzò la testa di scatto, quasi da farmi sobbalzare, poi portò una mano sulla mia guancia e iniziò ad accarezzarla, chiusi gli occhi godendomi quel momento. - Ti da fastidio?- mi chiese, scossi la testa. Harry mi faceva sentire bene e non potevo mentire a me stessa.
- Però di solito non ti lasci toccare così facilmente, perché con me sì?- scossi la testa e allontanai la sua mano dalla mia guancia, sapevo dove voleva arrivare ma io non volevo.
- Harry... io... - mi zittì scuotendo la testa. - Prima ho detto che ti amo, e lo direi di nuovo - si bloccò per guardarmi negli occhi - e se te l'ho detto è perché penso che anche tu sei innamorata di me - abbassai lo sguardo, era vero? Probabile, ma non avevo ancora delle prove concrete. - Non lo so - risposi scuotendo la testa. - Io non ti sto chiedendo di darmi una risposta ora... ma quando te ne accorgerai - passò il suo pollice sulle mie labbra e mi sentii mancare. Ormai avevo un branco di elefanti nel mio stomaco, era un momento magico, bellissimo, finché.

- E spostati, non vedo - sbuffai e alzai gli occhi contemporaneamente, Harry si alzò dal letto e mi fece segno di fare silenzio, annuii e lui andò silenziosamente alla porta per poi aprirla del tutto e far cadere Niall e Louis a terra. Dei perfetti guastafeste, mi alzai anch'io e incrociai le braccia al petto. - Buongiorno anche a voi, ragazzi - dissi sarcastica mentre si alzavano, erano rossi dall'imbarazzo e ci guardarono a lungo per poi girarsi e correre via... che problemi avevano?!
- Soliti coglioni - sbuffò Harry scuotendo la testa, non potei trattenermi dal ridere. - Lasciali stare, piuttosto, torniamo a casa?- chiesi e lui annuì contento.

Pov's Harry
Gliel'avevo detto, mi sentivo bene, quasi libero dopo averglielo confessato, pensavo che avrebbe reagito male, ma non ha detto niente. Spero solo che anche lei ricambi.

Rientriamo in casa e ci sediamo sul divano vicino a papà che è alle prese col computer. - Come va?- chiese spostando lo sguardo dal monitor a noi, alzai le spalle indifferente - Bene, molto bene - rispose invece Sun sorridendo e mettendo in mostra le sue piccole fossette. - Sono contento. Comunque Shy, io e mamma stavamo pensando di andare in un parco divertimenti dopodomani - i suoi occhi si illuminarono e avanzò di più verso papà - Davvero?!- rispose sorpresa. - Sì, è un modo per festeggiare tra di noi, in oltre penso che ti piacerà - Sun annuì velocemente facendomi ridacchiare, poi papà si alzò - Vado a vedere cosa combina mamma, a dopo ragazzi - io e lei ci sdraiammo sul divano e accendemmo la televisione quando il cellulare di Sun iniziò a suonare. Lo prese e corrugò la fronte - Numero sconosciuto - disse e mi mostrò il telefono. - Metti in vivavoce - annuì e rispose mettendolo come le avevo detto. - Pronto?-
- Salve, sto parlando con Sunshine Styles?- chiese una voce femminile dall'altra parte. - Sì, sono io - rispose cauta Sun. - Buongiorno, chiamo da parte del tribunale di Londra, dovrebbe venire a testimoniare sabato pomeriggio - ero confuso, perché mai Sun avrebbe dovuto testimoniare in un tribunale e per cosa? - Mi scusi, per cosa dovrei testimoniare?- chiese Sun altrettanto confusa. - Dovrebbe testimoniare contro il rilascio in libertà di Stefan Richwood - rimase ferma a guardare lo schermo senza battere ciglio per poi parlare con voce tremante - Mi faccia sapere indirizzo e orario con una e-mail, grazie - e chiuse. Poi mi abbracciò e iniziò a singhiozzare. Ero anch'io incredulo, Stefan non poteva essere rilasciato, aveva fatto del male a Sun, non volevo che lo facesse di nuovo. - L-lui n-non può tornare i-in libertà - mormorò mentre le accarezzavo i capelli cercando di consolarla. - Non uscirà, glielo impediremo - la rassicurai, questa volta l'avrei protetta io da tutto e tutti.

#SPAZIO ME
Le cose si fanno interessanti...
Voglio ringraziarvi perché siamo quasi a 1K di visualizzazioni, vi amoo tuttiii!!
Se lasciaste un commentino per dirmi se vi piace o semplicemente dire secondo voi cosa succederà mi renderebbe molto felice.
Continuo a 4 stelline e 3 commenti, grazie ancora e ciaooo😘.

Sorella Cercasi|| H.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora