Volare oh oh

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Quella mattina tutti ci svegliammo presto, i ragazzi dovevano raggiungere l'aeroporto di Roma ma io decisi di tornare a casa con Eleonora ed Ernesto invece Ercole e le ragazze li avrebbero accompagnati in aeroporto.
Gianluca ci rimase male per la mia scelta infatti non rispose ai miei messaggi per tutta la durata del viaggio.

Ormai io vivevo a casa Ginoble a Montepagano, mentre stavamo cenando Gianluca chiamò al cellulare di Eleonora per avvisare che erano arrivati e stavano bene ma di me non chiese nulla, io mandai giù il nodo in gola che si era formato per la delusione e chiesi ad Ernesto se quella sera potevamo uscire e lui con gran entusiasmo mi disse che aveva già organizzato tutto.
Verso le dieci ci vennero a prendere Sami e Alessio così raggiungemmo gli altri sulla spiaggia, eravamo tutti in cerchio a raccontarci le nostre avventure quando ci arrivò la notifica di una diretta di Gianluca, così io lo aprii e tutti si misero vicino a me per vederlo: erano loro tre con Barbara a pranzo in un ristorante, ridevano e scherzavano come dei normali ragazzi, ad un certo punto una fan chiese il motivo per cui io non ci fossi e Gian rispose che era meglio così, il resto non lo ascoltai, chiusi il telefono e me ne andai lontano da loro giusto per schiarirmi le idee.
Poco dopo sentii alle mie spalle qualcuno raggiungermi e abbracciarmi da dietro, io non sapevo chi fosse, di certo Ernesto non poteva essere perché non era molto più alto di me, così mi girai e mi ritrovai Sami pronto a consolarmi, così io mi strinsi a lui e lui mi accarezzò i capelli dicendomi che presto Gian sarebbe tornato e avremmo potuto chiarire tutto quanto. Metà serata la passai da sola con Sami sulla spiaggia fino a quando non arrivò Alessio a proporci una partitina di Beach volley notturna.

La mattina seguente sia io che Ernesto ci svegliammo all'ora di pranzo perché stanchi dalla notte precedente, quando ancora mezzi addormentati raggiungemmo la cucina notammo che Ercole ed Eleonora erano strani e proprio quando entrai io Eleonora nascose qualcosa dietro la schiena, non ci feci subito caso ma poi quando presi il telefono e vidi che non c'era il wifi connesso i miei sospetti aumentarono. "Okay che sta succedendo?" Chiesi io abbastanza seccata, tutti e tre si guardavano negli occhi "Eleonora cosa nascondi li dietro?" Lei dopo un paio di minuti si decise e mi porse una rivista, in copertina c'era Gianluca che aiutava una fanciulla a salire su un macchina nera, così incuriosita andai a leggere il servizio all'interno e vi trovai altre foto della serata, in una foto si vedevano queste tre ragazze bionde al tavolo con i ragazzi, in un'altra foto fuori dal ristorante in cui Gian stava salutando in un modo troppo amichevole una di queste e per finire l'ultima quella della macchina.
Chiusi la rivista e cercai di mantenere la calma, Ercole mi venne vicino e io gli dissi "va tutto bene, non voglio pensare al peggio però ora accendete internet che ho bisogno di informazioni!?" Chiesi io facendo gli occhioni da cucciolo.

Durante il pranzo si parlava di tutto tranne che di Gianluca e de il volo, il mio cellulare era invaso da centinaia di notifiche su instagram da parte delle fan, Ernesto stanco di vedermi così mi prese il telefono e se lo mise in tasca vietandomi di utilizzarlo. Al pomeriggio raggiungemmo gli altri in spiaggia ma purtroppo Sami non c'era e io avevo davvero bisogno di lui più che mai, così mi misi degli occhiali da sole e un cappello di paglia in testa, avvisai Ernesto e gli dissi che mi sarei fatta un giretto per il centro della città.
Quando arrivai in centro notai che quasi tutti avevano la rivista in mano così decisi di andare in edicola e comprarli tutti, "mi scusi vorrei comprare tutte le riviste con lo scoop di Ginoble!" Dissi io nella speranza che non mi avrebbe riconosciuta "mi dispiace signorina ma quel giovanotto l'ha preceduta" mi informò e mi indicò il ragazzo, io corsi dal ragazzo e lo chiamai "ehi scusa potresti fermarti? " quando si girò non credetti ai miei occhi, era Sami! Lui appoggiò lo scatolone con le riviste per terra e io gli saltai in braccio lì davanti a tutti in mezzo alla piazza, " tu sei pazzo!" Gli dissi all'orecchio mentre ero ancora in braccio a lui "no sono un tuo amico " mi rispose, ritornammo in spiaggia dagli altri e raccontai cosa aveva appena fatto Sami, dopo un po' mi squillò il telefono ed era Piero "ehi pensavo che vi foste dimenticati di me!" Dissi io "non potremmo mai dimenticarci di te Vale! " mi disse lui poi calò il silenzio "mi hai chiamata per le foto? " azzardai io" beh si in realtà, vedi ne Simona ne Alessandra ci rispondono..." iniziò lui "ho capito devo andare a Bologna a convincerle" dissi io poi mi feci spiegare bene come fossero andate le cose e conclusi la chiamata. Sami aveva sentito tutto e appena riposi il cellulare in borsa mi chiese come stavo, lo rassicurai e gli dissi che dovevo andare il prima possibile in un agenzia viaggi per organizzare questo imprevisto, voleva venire con me ma per fortuna lo convinsi che ci saremmo rivisti alla casetta sulla spiaggia.

Sono Qui, VivimiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora