Happy birthday!

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POV'S IGNAZIO

Finalmente è finito il concerto, finalmente Vale e Gian hanno fatto pace, finalmente posso dormire con il mio grande amore... ma che dico dormire stanotte si fa festa!
Eccola li in tutto il suo splendore, attende che io mi liberi dalle fan, non vedo l'ora di stare con lei...

Appena siamo entrati in hotel l'ho presa per mano e abbandonammo gli altri, quella sarebbe stata la nostra notte... in ascensore ci stavamo divorando con gli occhi ma una volta chiusa la porta della nostra camera le nostre labbra non aspettarono un minuto di più per incontrarsi.
La volevo, eccome se la volevo, mi voleva, lo sentivo dalle sue carezze dai suoi baci non più così tanto dolci, eravamo un esplosione di amore represso.
La feci stendere sul letto, volevo farla aspettare, avrebbe reso il tutto più caliente ma non resistetti più, mi ci precipitai sopra di lei, le baciai il collo fino ad arrivare all'inizio del seno quando, "ahi no Ignazio mi fa male...!" Sì teneva il braccio, e così anche per quella sera dovemmo tenere a bada i nostri ormoni, nella speranza che il prima possibile avrebbe tolto il gesso.

Mi sdraiai accanto a lei, la guardai negli occhi, lei mi guardava mortificata, non volevo che si sentisse in colpa così cercai di smorzare la situazione, la strinsi forte a me e un "ti amo" le sussurrai nell'orecchio e lei non fece altro che stringersi di più a me. "Domani lo tolgo, promesso" disse lei dal nulla "non c'è fretta prima guarisce per bene e poi lo togli" cercai di farla ragionare "allora facciamo così domani andiamo a vedere come sta" accettai la proposta e poi ci lasciammo cullare dal sonno più profondo.

POV'S VALENTINA

Dopo il brindisi e alcune chiacchiere presi Gianluca per mano e lo portai in ascensore, mi teneva per mano in un modo diverso dal solito, mi avvicinai a lui e appoggiai la mia testa sul suo petto, restammo in silenzio fino a quando le porte dell'ascensore non si aprirono e ci ritroviamo sulla terrazza dell'hotel.
Prima del concerto avevo chiesto al titolare se mi poteva creare un po' di atmosfera per il nostro ritorno, ma quello che mi trovai davanti ai miei occhi era a dir poco meraviglioso! C'erano candele e lanterne ovunque, un letto morbidissimo bianco contornato da petali di rose rosse, non potevo chiedere di meglio.

Gianluca mi abbracciò da dietro ed iniziò a baciarmi il collo, un brivido mi percorse la schiena ma appena il cervello ritrovò la connessione mi ricordai che prima dovevamo parlare, così mi girai e lo guardai negli occhi "dobbiamo parlare...". Lo presi per mano e lo portai a guardare le stelle nella parte più buia della terrazza "ti ricordi? Anche tu mi portasti su una terrazza a guardare le stelle" iniziai io "peccato che qui di stella c'è ne sia soltanto una..." disse Gian spostandomi un ciocca di capelli dietro l'orecchio, non so perché quella sera fosse così dolce, che avesse paura di perdermi? "Gian ti prego già è difficile" dissi io cercando di riportare la concentrazione adatta, a quelle parole lui si irrigidì "ma difficile cosa Vale? Aspetta... non mi starai mica lasciando? " la sua presa sui miei polsi si fece sempre più forte e i suoi occhi imploravano una risposta, io non resistetti più, al diavolo le parole, lo baciai come se non ci fosse un domani. "Ti amo" gli sussurrai, lui mi prese in braccio e mi portò su quel soffice materasso bianco, "io di più " mi disse lui tra un bacio e l'altro, fu così che la passione prese il sopravvento e tutto il discorso che mi ero programmata andò in fumo.

Venimmo svegliati dai primi raggi di sole così nel silenzio più assoluto ritornammo in camera nostra, ma neanche il tempo di riprendere sonno che sentimmo urlare dalla finestra, mi alzai incuriosita aprii la finestra e mi affacciai "Vale Vale! Siamo qui per Piero. ..!" Saranno state sette o otto IlVolovers che volevano fare una sorpresa a Piero per il suo compleanno" ragazze Piero ha la stanza dall'altro lato, ora ci penso io aspettate" Gian mi raggiunse alla finestra salutò le fan e mi disse che sarebbe andato a chiamare Ignazio e farà entrare le ragazze nella hall, a me non restava altro che andare a chiamare Piero ma volevo fargli una sorpresa, così andai davanti alla sua camera e bussai, appena mi aprì gli saltai addosso e lo riempii di baci per fargli gli auguri, poi lo presi per mano e lo portai in bagno si sciacquò la faccia gli sistemai velocemente i capelli gli infilai una maglietta e lo rapii sotto gli occhi increduli di Simona.

In ascensore lui era un pozzo di domande ma io non risposi a nessuna di queste, arrivati nella hall non trovai nessuno, Piero mi guardò io lo guardai, "ora mi spieghi che sta succedendo?" Mi chiese lui spazientito io non sapevo cosa dire "ehi vecchietto vieni fuori c'è qualcuno che ti vuole vedere" disse il Boschetto salvandomi da quella situazione, quando uscimmo trovammo una schiera di ragazze con cartelloni e pacchetti tutti per Piero. Passammo così la mattinata tra fan e selfie, il pomeriggio invece ci dedicammo alle prove per l'ultimo concerto romano.

Quella sera eravamo felici e sereni un po' dispiaciuti di lasciare la bella Roma ma emozionati di iniziare il tour tra le più importanti città italiane. Prima di concludere il concerto con grande amore, facemmo una sorpresa a Piero portando sul palco una torta enorme e Ignazio senza nessuna paura ne tirò una fetta in faccia al povero Piero. Terminato il concerto e salutate le fan andammo subito in hotel per continuare a festeggiare con tutti i parenti e amici.

POV'S SIMONA

Ritornammo in camera, Piero mise della musica sul cellulare, mi prese per mano "mi concede questo ballo fanciulla?" Mi chiese ed io iniziai a non capire più niente. .. mi attirò a se e mi strinse forte, mi guardò negli occhi mi accarezzò la schiena e io sentii un brivido.
Mi fece volteggiare di qua e di là poi inclinò la mia schiena verso il basso e mi guardò negli occhi. Non resistetti gli più gli presi la testa tra le mani e lo baciai, lui ricambiò subito il bacio e la mia mente si disconnesse, fu un bacio lungo intenso e profondo.

Mi guardò, lo guardai e riprendemmo a baciarci. Questa volta fu un bacio molto più passionale e decisamente meno casto, infilò le mani sotto la mia maglia e in un attimo eravamo già a letto distesi l'uno sull'altro.
Ci liberammo dai vestiti senza dire una parola ma soprattutto senza smettere di baciarci.
Mi lasciai completamente trasportare dal momento, sembrava molto esperto chissà che ha combinato in giro per il mondo, toccava nei punti giusti del mio corpo come se sapesse cosa mi piace.

Ci distendemmo uno accanto all'altro esausti ma felici.
"Wooow" fu solo questo quello che riuscii a dire, lui si girò a guardarmi e si mise a ridere, "già Wow" disse lui accarezzandomi la guancia e mi misi a ridere anche io.

Sono Qui, VivimiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora