Sono Qui, Vivimi

È la mia vita

Intanto la nuova coppietta. . .

POV'S IGNAZIO

Quella mattina ebbi il risveglio più bello del mondo, Alessandra era stretta a me, era come se ci conoscessimo da tempo, tra noi non ci fu imbarazzo.
La svegliai regalandole dei bacini su tutto il viso e lei invece mi regalò il sorriso più bello che potessi mai desiderare.

Andammo in cucina e trovammo il biglietto di Valentina, adoro quella ragazza spero davvero che Gianluca sia il suo grande amore, Alessandra senza preavviso mi abbracciò e io non potei far altro che stringerla più forte "ti prego dimmi che non devi ripartire subito!" Mi sussurrò lei, "non io, ma noi! Dai prendi qualcosina, faremo una sosta a Bologna e poi dritti a Roma per i concerti!"   "stai..dicendo..che posso venire con..te ai coooncerti?" Sembrava una bambina davanti ad un negozio di giocattoli "per te tutto piccola..." le sussurrai a fior di labbra prima che la passione ci travolse...

Arrivammo a Bologna, la portai subito a casa, così ebbe modo di vedere come mi sono sistemato con gli altri, quando vide che Valentina dorme sul divano storse un po il naso ma poi seppi come farle pensare ad altro...
Dopo le interminabili coccole decidemmo di andare a pranzare in un ristorante in centro, non mi importava se le fan l'avrebbero vista, tutti meritavano di vedere una bellezza così rara.

Le foto e le domande non mancarono ad arrivare, all'inizio Ale era molto imbarazzata ma poi ci prese gusto ed ebbi paura che fosse diventata lei quella famosa!

Per la seconda volta in quella giornata ci rimettendo in macchina ma questa volta in direzione Roma!

POV'S VALENTINA

Mancavano solo due giorni al vero inizio del tour, Ignazio e Piero erano già in viaggio per Roma invece io e Gian ce la prendemmo più comoda, tanto Roma era a sole tre ore da Roseto.

Sentivo Alessandra più volte al giorno per assicurarmi che stesse bene e che il braccio non peggiorò, la sentivo diversa come più felice e se lei e Ignazio mi stessero nascondendo qualcosa?

La mattina seguente tutta la famiglia Ginoble ed io ci mettemmo in viaggio verso Roma, logicamente si passò il tempo ad ascoltare ininterrottamente le canzoni per il concerto e ormai Ernesto non ci sopportava più.

Arrivati in hotel rimasi a bocca aperta non avevo mai visto così tanto marmo in vita mia, tutto era lucidato al punto giusto, nel pavimento ci si poteva anche specchiare! Ci diedero le camere e vi sistemammo le nostre valige poi aspettammo gli altri nella hall.

I primi ad arrivare furono Piero con Simona, Gaetano e Francesco tutti si salutarono e si abbracciarono come se non si vedessero da anni io invece rimasi seduta sulla mia poltroncina a gustarmi quella scena piena d'amore.

Dopo neanche cinque minuti arrivarono Ignazio con Caterina, Vito e Alessandra, quando vidi Alessandra qualcosa mi strinse lo stomaco ma feci bel viso a cattivo gioco e andai avanti a godermi i saluti e gli abbracci che non tardarono ad arrivare.

Io ancora una volta restai li ferma sulla mia poltroncina che iniziava a starmi scomoda così senza farmi notare ritornai in camera mia...

POV'S ERCOLE

Preso dall'entusiasmo di salutare tutti non mi resi conto che Valentina non era partecipe ai nostri saluti così chiesi a Gianluca dove fosse e non trovandola in giro ci iniziammo a preoccupare.

Io andai diretto in camera sua, il fatto di non averla resa del gruppo deve averla distrutta. Bussai più volte ma non ricevetti risposta, quando stavo per andarmene decise di aprire la porta, era davanti a me, dire che era distrutta è dire poco aveva il trucco colato e i capelli arruffati, non ci pensai su due volte l'abbracciai e la strinsi forte a me poi prese coraggio e disse "eravate così felici non volevo arrivare io e non poter presentare nessuno sarei passata per quella dimenticata da tutti..." farfugliò ancora svariate parole legate alla famiglia, povera Vale si sentiva a disagio perché lei non aveva nessun parente da presentare alle famiglie di Ignazio e Piero, "ehi Vale guardami, ora la tua famiglia siamo noi, io Eleonora Ernesto e Gian siamo stracontenti di accoglierti, hai capito?" Lei mi guardò ancora con gli occhi lucidi e mi fece un timido sorriso "scusami se ti ho sporcato la camicia con il trucco" disse lei imbarazzata "è il trucco di mia figlia ne sono contento" le risposi.

Ci girammo per uscire dalla stanza e ci accorgemmo che Gianluca ed Eleonora ci stavano guardando così ci abbracciammo tutti proprio come una vera famiglia!