04 Josh. Ma perchè non so stare zitto?

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04 Josh.
Ma perchè non so stare zitto?



Ho sempre visto Kayla come una forza della natura, come qualcuno di indistruttibile, e di certo non mi aspettavo una reazione del genere al mio scherzo innocente.

L'ho solo abbracciata un pochino, oltretutto senza nessuna malizia, ma lei è andata completamente fuori di testa, come se di botto avesse ricevuto una scossa elettrica.

Quando mi ha guardato, con gli occhi che lanciavano saette, ho avuto come l'impressione che fosse davvero sul punto di uccidermi o sul punto di scoppiare a piangere, cosa ancora più strana e spaventosa venendo da lei.

Ho letto del vero disprezzo nel suo sguardo misto a qualcosa di molto simile al panico, ma mi chiedo se lo nutra davvero nei miei confronti o se non se la sia presa con me solo perché ero a portata di mano.

Sono certo di non aver fatto niente di particolarmente grave. Probabilmente, c'è qualcosa sotto che l'ha portata a reagire a quel modo e, sinceramente, mi dispiace per lei.

È una brava ragazza e il tormento che ho potuto intuire non lo augurerei a nessuno.

Ha camminato avanti e indietro per la sala, a passo veloce, per quasi venti minuti, incapace di stare ferma e gestire le sue emozioni.

Ho continuato ad osservarla per tutto il tempo, anche se lei evitava accuratamente di avvicinarsi dalla mia parte. Aveva lo sguardo completamente smarrito e vedeva a malapena dove metteva i piedi temo. Ha sbattuto più volte la gamba contro una sedia, ma dubito che se ne sia accorta, perché ha continuato ad andare per la sua strada e ha ribattuto nello stesso punto anche al passaggio successivo, facendo quasi capovolgere la sedia.

Non potevo rimanere fermo a guardare, così, appena sono stato certo che non mi vedesse, mi sono alzato e ho spostato un po' la sedia, in modo che evitasse di andarci a cozzare.

Non si è accorta di nulla.

Ha continuato semplicemente a fare avanti e indietro a ritmo serrato.

Non ho mai visto una persona così rigida in tutta la mia vita. Aveva tutti i muscoli intensione; persino da quella distanza riuscivo a vedere l'avambraccio irrigidito e il pugno chiuso, nonostante avesse le braccia incrociate sotto il seno, come a proteggersi.

Riuscivo a percepire nettamente la sua angoscia.

Ad un certo punto si è fermata, immobile al centro della stanza come un pilastro. L'ho vista chiudere gli occhi e ho immaginato stesse inspirando ed espirando ritmicamente, nello sforzo di dominarsi. Ha abbandonato le braccia lungo i fianchi e ho notato un progressivo rilassamento. Pian piano, quel pugno chiuso, si è aperto.

Quando è tornata verso di me, sembrava aver ripreso il controllo, anche se era pallida da morire.

Le ho chiesto se stesse bene e mi ha detto di starle alla larga.

Ma come posso farlo, quando l'ho vista in quello stato?

Scherzi a parte, io la considero come una buona amica anche se forse non siamo così vicini da poterci considerare effettivamente amici.

È facile averci a che fare per la maggior parte del tempo e non mi piace per nulla che qualcosa la turbi fino a quel punto. Non è da lei.

Però, in netto contrasto con quello che mi ha detto, ha anche preteso di essere aiutata nel chiamare gli invitati per le conferme.

Mi sta bene, credo che alla fine mi sarei offerto ugualmente volontario, perché si sta facendo il culo per organizzare il matrimonio di Bianca e io ho quattro cagate in croce da fare. Non mi sembra giusto che sia solo lei ad accollarsi tutto il grosso dei preparativi, per quanto sia evidente che se la sta cavando alla grande..

Vicino al tuo Cuore. The Colorado Series #2 (COMPLETA e in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora