17 Josh.
Imparo le leggi dei Boy Scout.Ho pensato e ripensato a Kayla per ore, cercando di capire da dove mi sia uscita fuori l'idea di volerla aiutare.
Forse sono stati i suoi enormi occhi azzurri pieni di dolore a darmi la mazzata finale. La sua storia aveva già aperto una porta che volevo rimanesse chiusa, ma il suo sguardo mi ha del tutto mandato in pappa il cervello. Così, ho deciso di fare una cosa che avevo giurato non avrei più fatto.
L'ultima volta che ho cercato di aiutare qualcuno, prendendomi la responsabilità della sua felicità, non è andata bene: per nulla. Per cui mi ero ripromesso che non mi sarei più lasciato coinvolgere dal dolore di un'altra persona. Invece ci sono ricascato con tutte le scarpe.
Certo, la situazione è diversa, ma non sono certo, al cento per cento, che questa serata darà i frutti sperati. Kayla è spaventata a morte e un misero drink non sarà di certo sufficiente a mandarle in black-out il cervello e farla rilassare, soprattutto dopo che le ho visto mandare giù il Bourbon come se fosse acqua fresca, ma voglio provare lo stesso ad aiutarla. Deve staccare la spina in senso positivo, smetterla di pensare e rimuginare, anche se, detto da me, è una cosa piuttosto ironica. Il classico bue che dice cornuto all'asino.
In qualche modo credo che, se smettesse di vedere tutti come dei probabili nemici, farebbe enormi passi in avanti.
Quando l'ho raggiunta al pub, aveva gli occhi tristi di chi ha passato una brutta giornata e delle evidenti occhiaie violacee. Forse non sarebbe stata la serata ideale per portarla al Kubrik, ma volevo evitare che cambiasse idea.
Il suo messaggio di ieri notte mi ha sorpreso e ho messo da parte le mie remore per cogliere la palla al balzo. È stato più forte di me.
Fino a stasera non avevo ancora deciso nulla. Ho staccato da lavoro alle otto e alcuni colleghi mi hanno chiesto se volevo andare a questa serata mista al locale in cui ci troviamo, che ho frequentato fin troppo spesso negli ultimi due anni.
L'idea di portarci Kayla è stata immediata. Non solo perché è un ambiente frequentato principalmente da omosessuali e qui avrebbe attirato meno l'attenzione, evitando avance indesiderate, ma anche perché è esattamente la terapia d'urto di cui ha bisogno. Non gliel'ho detto, ovviamente perché sono sicuro che se sapesse che le possibilità di essere molestata non sono alte quanto pensa, farle mettere da parte le sue paure sarebbe completamente inutile. Non si può sempre vincere facile.
È capitato spesso, negli ultimi mesi, di andare tutti insieme in qualche locale con musica Reggaeton e ho notato uno sguardo di invidia ogni volta che la vedevo guardare la pista da ballo, dove improbabili ballerini si dimenavano senza controllo e completamente fuori tempo. Mi è sempre sembrata profondamente desiderosa di unirsi a loro, ma qualcosa le ha impedito di alzarsi e unirsi alle danze.
Quindi l'idea è stata provvidenziale e ho visto della vera indecisione sul suo viso. Era spaventata, ma l'idea della musica le è piaciuta abbastanza da permettermi di convincerla a scendere di sotto.
Siamo andati al bancone per bere qualcosa e mi son interposto tra lei e le altre persone in fila dietro di noi, permettendole di stare più tranquilla. Sicuramente l'ambiente familiare di una discoteca, dato che lavora in un pub che spesso fa serate divertenti, l'ha aiutata a mantenere la calma, anche se si è avvicinata fin troppo a me, nel tentativo di stare il più lontano possibile dagli altri avventori.
Il mio corpo ha gradito fin troppo quella vicinanza, manifestandosi in una reazione più che naturale, che ho faticato a nascondere, tanto eravamo vicini. Sono stato costretto a metterle le mani sui fianchi per tenerla un po' a distanza ed evitare una situazione imbarazzante e alquanto spinosa. Se sapesse dell'effetto che ha su di me, molto probabilmente, si chiamerebbe fuori da questa situazione e finirebbe per odiarmi davvero.
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Vicino al tuo Cuore. The Colorado Series #2 (COMPLETA e in revisione)
Literatura FemininaCi sono ferite che non sanano mai completamente. Non importa quanto uno ci provi, quanti anni siano passati, esse continuano ugualmente a dolere, a infettarti. Tutto ciò, Kayla lo sa fin troppo bene e, nonostante questo, continua a lottare, mentendo...