22 Josh.
Sono davvero un gran bastardo.È ufficiale: sono un pezzo di merda.
Continuo a darmi del coglione perché non avrei mai dovuto perdere il controllo a quel modo. Mi sono sempre reputato migliore di quei ragazzi che ragionano solo con l'uccello; eppure io ho fatto la stessa, identica, cosa.
A mia discolpa, posso dire che non mi aspettavo che Kayla si fosse vestita come una pornodiva nei panni di una segretaria sexy. Non so cosa mi abbia mandato di più in pappa il cervello; se la gonna lunga, con quello spacco vertiginoso che saliva oltre la metà coscia, la camicetta fin troppo sbottonata, da cui ho intravisto più di una volta il bordo del reggiseno e fin troppa pelle, oppure quegli stivali con il tacco a spillo, che facevano sembrare le sue gambe lunghissime e il suo culo tondo come una mela.
So solo che nel momento in cui si è tolta il trench, per darlo alla ragazza del guardaroba, avrei voluto coprirla e trascinarla via, per impedire a tutti i ragazzi presenti di fissarla come stavano facendo.
Stavamo sbavando e io con loro.
Vestirsi così, con quel corpo minuto, ma formoso, è stato un errore. Era un dannato pezzo di carne in mezzo agli squali e io mi sono messo a fare il delfino.
Ho iniziato a lanciare occhiatacce tutto intorno, come una dannata guardia del corpo.
Come se ciò non bastasse, siamo stati fin troppo a contatto. Ho cercato di farle da scudo, ma ciò ha comportato che le rimanessi appiccicato e che parti del mio corpo, piuttosto sensibili alla sua presenza, fossero praticamente a contatto con zone che mi piacerebbe conoscere meglio.
Ciò ha scatenato una reazione del tutto naturale, che ho cercato di ignorare, non riuscendoci al meglio purtroppo.
Per fortuna, era più intenta a guardarsi intorno con sguardo sorpreso e meravigliato, per rendersi conto di quello che mi stava succedendo. Se si fosse resa conto che nei pantaloni avevo praticamente una sbarra di ferro, sarebbe fuggita a gambe levate.
Per sua fortuna, ogni volta che è così contenta, rivedo la ragazza in lacrime di pochi giorni fa e questo basta a farmi tenere la testa sulle spalle e non tra le mutande.
Ogni volta che vedo il suo sguardo accendersi di entusiasmo, anche per cose semplicissime, mi viene una gran voglia di cercare quel bastardo di Dawson e insegnargli la buona educazione. Oltre che suonargliele per quello che le ha fatto passare.
Non riesco a farmene una ragione.
Continuo a chiedermi come sia possibile fare del male ad una cosina delicata come Kayla. Alla fine è dolcissima, a modo suo. Basta solo superare lo scaricatore di porto che è in lei, per scoprire la splendida persona che non sa nemmeno di essere.
Ha sviluppato dei metodi per proteggersi che non hanno permesso a nessuno di avvicinarsi, ma le poche persone che le stanno accanto, sono importantissime per lei e cerca in tutti i modi di fargli sapere quanto ci tiene, soprattutto con piccoli gesti, ma che per lei sono decisamente importanti.
Dopo una serata passata ad elencare gli stati del mondo e le relative capitali, pur di non metterle le mani addosso, pensavo di averla scampata, che la tortura fosse finita.
Essermela ritrovata di punto in bianco tra le braccia, quando una tipa molto convinta di se l'ha spintonata, ha messo a dura prova il mio controllo. Per fortuna Kayla era concentrata su altro e quasi ha dato inizio ad una rissa quando si è spaccata il labbro con la cannuccia, dopo l'ennesimo spintone.
Innocentemente, mi ha chiesto se fosse un brutto taglio, ma non sa quanto sono stato vicino a perdere completamente il controllo e baciarla già in quel momento.
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Vicino al tuo Cuore. The Colorado Series #2 (COMPLETA e in revisione)
ChickLitCi sono ferite che non sanano mai completamente. Non importa quanto uno ci provi, quanti anni siano passati, esse continuano ugualmente a dolere, a infettarti. Tutto ciò, Kayla lo sa fin troppo bene e, nonostante questo, continua a lottare, mentendo...