Soul mate |S.C |

Capiolo 8

:ci hai parlato?
-No
:Sally dovrai pur farlo
-Camilla, è andata via dandomi un ultimo sguardo, era uno sguardo di una sconosciuta
:quando ritorni?
-non lo so, ci sentiamo devo andare
Riattacco al telefono con Camilla lanciando il cellulare sul letto. Avevano bussato alla mia porta, era Chris e rimasi sorpresa. <papà non c'è?> chiesi subito <si, è stato lui a chiamarmi> dice entrando e sedendosi accanto a me come se non fosse mai successo niente <te l'ha detto?> era ovvio che papà l'avesse messo al corrente di quello che stava per accadere, ed era anche ovvio che sapeva benissimo che la cura a tutto questo per me, era Chris, solamente lui. <si> dice sospirando rumorosamente per poi stendersi sul letto <cosa ne pensi> dico io voltandomi verso di lui <penso che, sia una scelta azzardata si, ma se loro non ne possono più cosa vuoi fare? Per caso impedirli di godersi la loro vita?> me lo spiega così tranquillamente e in modo liscio che sembra ci sia passato prima lui. <hm> dico con lo sguardo fisso sulle mie ginocchia <Owen?> chiede poi lui guardandosi intorno come se lui potesse essere lì <non lo so, ma poco mi importa> rispondo. Alzo lo sguardo verso la finestra della mia camera e mi rendo conto di quanto importante sia stato Chris, e lo sarà sempre. Gli lancio un'occhiata mentre lui è fisso sulle sue scarpe, mi sembra così strano, un tempo eravamo in camera mia con tanti sogni, tanti obiettivi e parlavamo di continuo, adesso siamo in camera mia senza saper cosa dirci e con una marea di problemi alle spalle, e non abbiamo realizzato nessun sogno, raggiunto nessun obbiettivo. <separati ma insieme> senza neanche accorgermene Chris era in piedi a leggere su uno delle tante lettere che avevo <come?> chiesi <separati ma insieme, te la ricordi questa frase?> mi chiede con un piccolo sorriso stampato in faccia <era una delle tante lettere che ti scrissi, "separati ma insieme"> disse ancora, adesso ridendo <che poi a separarci era un marciapiede> dico ridendo anch'io. Mi alzo e gli vado vicino poggiandogli un braccio sulla spalla <separati ma insieme> ripetiamo ancora, stavolta insieme. I nostri sguardi si incrociano e quasi si avvicinano lentamente, la porta della camera si apre ed io mi giro di scatto verso di essa. <hai mai sentito parlare di bussare?> dico nervosa <scusa, non mi avevano detto che eri tornata> Hellen entra in camera e viene ad abbracciarmi. È stata la mia prima migliore amica, eravamo sempre insieme, poi sono partita e non ho più sentito nessuno, a parte Chris. <allora, che facevate?> chiede lei maliziosamente. Lei sa, sa tutto e quindi sa già cosa stava succedendo. <nulla> dico andandomi a sedere.
<quando sei tornata?> mi chiede lei girando sulla sedia con le rotelle in camera mia <e tu perché sei qui> le chiedo sospetta <mi ha chiamata tuo padre, Sally> dice fermandosi diventando improvvisamente seria; lo sapevo. <papà> dico facendo una risatina ironica <ascolta Sal, tuo padre lo fa perché non vuole tu resta sola, non vuole tu ti senta sola> dice Chris venendo da me poggiandomi una mano sulla spalla. Lo guardo e mi sta sorridendo, volgo lo sguardo ad Hellen ed è lì che mi guarda con occhi dolci, mi sono mancati davvero tanto. E quest'anno? Partirò?
-
<davvero carina complimenti>
Alzo lo sguardo verso Owen lentamente poi alzo un sopracciglio <com'è che si chiama? Hellen?> continua imperterrito. Sembra voglia farmi un dispetto, non mi importa, non l'ha ancora capito. Siamo tutti a tavola, papà è immerso nei suoi pensieri che sono tanti, Chris mi guarda ad ogni parola di Owen, Hellen arrossisce ed Owen fa il galletto, e a me fa un po rabbia, lo ammetto. <basta!> alzo gli occhi, Chris. <vieni con me> mi porge la sua mano, l'afferro e mi porta con se in cucina <la smetti? Lo vedo il tuo sguardo Sally> mi appoggio al lavabo a braccia conserte inarcando le sopracciglia <cosa> chiedo alzando le spalle <Sally, ti sta dando fastidio che Owen abbia occhi solo per Hellen> deglutisco rumorosamente <non è vero, non mi importa> provo a dire <no non ti importa, andiamo Sally>
<Chris davvero, non mi importa, adesso smettila sei paranoico> dico poi mi avvio nel salone ma Chris mi precede <me ne torno a casa> prende la sua felpa e si avvia alla porta <Chris, esci di lì e non mi vedrai più> dico <provaci tu a stare in certe situazioni, io sono stanco Sally> dice <allora? Che si fa?> Owen compare magicamente dietro di me sfregandosi le mani. Ha un sorriso beffardo, ed io non lo sopporto; dietro di lui compare Hellen che ha già il suo giubbotto di pelle messo sulle spalle <andiamo?> si affretta a dire <andiamo?> mi chiede Chris, mi do un ultimo sguardo intorno poi socchiudo gli occhi per un attimo <n-no, non posso devo dare una mano in cucina> dico per poter andare via <no Sally> mi ferma Hellen <ho fatto tutto io, tuo padre è a guardare la TV, credo gli farà del bene stare da solo, per un po> annuisco ma in realtà non so perché lo sto facendo, prendo la mia felpa ed avviso mio padre che sarei uscita. <non volevi venire> sbotta Chris mentre siamo in macchina, mi giro verso di lui con sguardo interrogatorio <certo che volevo, guarda, è così divertente> dico voltandomi verso il finestrino. <smetti di mentire a te stessa Sally e ammetti che ti piace Owen> rimasi in silenzio sapendo che Chris si sarebbe arrabbiato, perché stare in silenzio avrebbe voluto significare che era così, che a me Owen piaceva. Arrivammo in un posto, un locale, non mi importava in realtà, neanche volevo esserci io. Uscimmo dalla macchina e voltandomi verso la macchina di Owen quello che vidi non mi piacque abbastanza. Owen era praticamente attaccato alle labbra di Hellen, e lei non era contraria.
Mi voltai subito a guardare Chris che in quel momento era con lo sguardo fisso su di me e stringeva i denti. Trattenni delle lacrime restando fissa a guardare gli occhi di Chris, che mi giuravano odio.