[CAPITOLO 13: la notte porta consiglio]

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James's POV

Non ho mai dato molta importanza al detto 'La notte porta consiglio' prima d'ora. Ho sempre pensato che fosse una stupidaggine. Insomma, la notte io dormo, non penso. E se dormo come fanno ad arrivare consigli? Non arrivano, semplice.
Ma stanotte non ho chiuso occhio, nonostante abbia fatto finta di dormire quando, verso le due di notte, Sirius è entrato in stanza e si è messo a letto.
Sono rimasto immobile e ho cercato di respirare il più piano possibile per fargli credere che stessi dormendo e sono rimasto così fino a quando non sono stato sicuro che si fosse addormento. A quel punto, mi sono rigirato e ho osservato il soffitto ripensando agli avvenimenti della giornata.
E adesso eccomi qui, ad osservare la parete bianca sopra la mia testa, con le mani dietro quest'ultima, mentre mi chiedo come sia possibile che le cose abbiano preso una svolta del genere. Giro la testa e osservo Sirius.
È rivolto verso di me, rannicchiato su un lato, con le mani sotto la guancia con i palmi attaccati.
I suoi ricci ribelli sono sparsi sul cuscino tranne per un ciuffo più corto degli altri che gli è finito sopra gli occhi. È sempre stato più attraente di me, ma lui non se n'è mai vantato. Il labbro inferiore è leggermente gonfio a causa del taglio. Guardando la sua ferita mi chiedo come siamo arrivati a questo punto. È colpa mia? È colpa sua? È colpa della relazione tra me e Lily? O meglio, della relazione che c'era tra me e Lily?
Usare il passato mi sembra strano.
Io e Sirius prima d'ora non avevamo mai litigato prima d'ora. Magari bisticciavamo quando lui mi diceva di continuare a provarci con Lily, ma io non facevo niente perché temevo un'altro rifiuto e allora mi facevo qualche ragazza. Ovviamente tutte consenzienti.
Sirius si arrabbiava e allora iniziavamo a battibeccare.
"Non puoi continuare a nascondere a te e a lei i tuoi sentimenti, e scappare in continuazione tra le braccia di altre ragazze" mi diceva sempre, ma io non lo ascoltavo. Poi all'inizio del settimo anno capii che aveva ragione e che con quel comportamento non facevo altro che allontanarla. Perciò ho smesso di andare dalle altre e quando Lumacorno ci ha messo in coppia ho subito capito che quella sarebbe stata la mia ultima possibilità per avvicinarmi a lei. Diventai gentile, senza abbandonare del tutto la mia aria da strafottente altrimenti avrebbe incominciato a chiedersi come mai questo repentino cambiamento. Tutto doveva andare per il meglio, oppure non sarei più riuscito a conquistarla. Ormai eravamo all'ultimo anno e il tempo a disposizione stava per finire. Quante volte ho desiderato di poter tornare indietro nel tempo per fare le cose diversamente.

Lily mi è entrata sotto la pelle, si è infiltrata nelle mie vene, diventando più essenziale del sangue per la mia vita. Prima di lei non ero niente. Ero un ragazzino invaghito che saltava da una ragazza all'altra. Vi immaginate un James di undici anni, ancora ignaro del fatto che il sentimento che provava per la rossa fosse amore? La prima volta che la vidi, cioè all'inizio del primo anno nell'Hogwarts Express, subito mi colpirono i suoi lunghi capelli rossi e i suoi occhi verde smeraldo. A sei anni avevo una vicina di casa che aveva gli occhi verdi - quelli di Lily rimango i più belli - e ho avuto una cotta per quella ragazzina. La mia prima cotta. Qualche mese dopo però si sono dovuti trasferire dall'altra parte dell'Inghilterra e l'ho persa di vista. Non è neanche una strega. Penso che sia per quello che sono rimasto colpito dai suoi occhi verdi. Ricordo anche che all'inizio pensavo fosse presuntuosa e insopportabile, e che avesse dei gusti orrendi nel scegliersi gli amici, dato che era in compagnia di Mocciosus. Cosa che poi si è rivelata vera eh.

Ricordo anche quando, al terzo anno, le sono spuntate le prime forme e io a me sono spuntati i primi... Pensieri sconci. Be' sconci come solo i pensieri sconci di un tredicenne possono essere. Lei stava incominciando a diventare donna e io stavo incominciando a diventare uomo. Potete capire quanto i miei ormoni fossero sballati.

Per sei anni le sono andato dietro, ricevendo rifiuti su rifiuti. Io le chiedevo di uscire con me in tono scherzoso, cosicché se avesse rifiutato io l'avrei buttata sul ridere per nascondere quanto in realtà ci ero rimasto male. Solo i Malandrini sanno quanto soffrivo per lei. Anche per questo maltrattavo Mocciosus, lui poteva starle accanto io no. Non riuscivo a capire perché, dato la sua inclinazione per le Arti Oscure.
Non vado fiero di ciò che gli facevo, ma era un modo per sfogarmi. Non ero un ragazzo violento, ero solo... Infantile. E geloso. Due cose che combinate insieme combinano disastri. Orrendi disastri.

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