[CAPITOLO 41: ingrediente nº 1]

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"Siamo pronti?" Chiedo mettendomi la borsa in spalla.

"Si ci siamo tutti" risponde Remus.

"Il viaggio dovrebbe durare tre giorni" afferma Silente. "Vi darò una civetta, per qualsiasi cosa non esitate a scrivermi"

Ringraziamo e ci dirigiamo verso i cancelli della scuola, appena varcato il confine ci smaterializzeremo per andare nel posto dove troveremo il primo dei tre ingredienti che ci servono per curare Sirius.
Veleno di vampiro.

Ci prendiamo tutti per mano per evitare che uno di noi si smaterializzi nel posto sbagliato.
Sento il suolo mancarmi sotto i piedi e una pressione all'altezza dell'ombelico, pochi attimi dopo avverto nuovamente il terreno sotto i miei piedi.
Apro gli occhi e mi guardo attorno disorientata.
Siamo in una tana di vampiri.

"Okay, cosa si fa ora?" Chiede Alice.

"Credo che dobbiamo entrare, insomma dove lo troviamo se no il veleno?" Risponde James.

"Entrare?! In una tana piena di vampiri? Sei impazzito per caso?!" Strilla Marlene. "Ti ricordo che si nutrono di sangue, sangue umano!"

"Allora, Capitan Ovvio, spero tu abbia un piano migliore" risponde James spiccato. "Vorrei rammentarvi inoltre che è giorno e non possono uscire alla luce del sole"

"Troviamo un posto dove sistemarci e aspettiamo che tramonti il sole" suggerisco.

A pochi minuti di distanza troviamo una grotta.
"Lumos" sussurro tirando fuori la bacchetta. "Controlliamo che sia sicura prima di sistemarci"
Anche gli altri tirano fuori la loro bacchetta e si avvicinano all'imbocco della grotta.
Dopo aver controllato ogni parte della piccola grotta decidiamo che può andare bene e ci sediamo per terra.
Le pareti sono umide e scomode.

"Ho mal di testa" si lamenta James massaggiandosi le tempie.

"Ma non abbiamo ancora fatto niente!" Obietta Peter.

"Lo so genio, ma ho recuperato tutti i ricordi da un secondo all'altro, il mio cervello sta ancora cercando di realizzare"

"Ah perché, hai un cervello?" Scherza Remus.

"Simpatico Lunastorta, davvero simpatico"

Continuiamo a parlare e a scherzare per alleggerire la tensione fino a quando non tramonta il sole.
La tensione tra me e James però non ha intenzione di diminuire.
Non capisco perché non mi voglia parlare. Avevo dato per scontato che appena avesse recuperato i ricordi tutto sarebbe tornato come prima e io e lui saremmo tornati insieme. Invece, non è così.

"Ragazzi" dice Remus. "È il caso che andiamo no? Ormai il sole è tramontato"

"Va bene, sbrighiamoci" affermo alzandomi.
Ci incamminiamo fuori dalla grotta e rabbrividisco quando l'aria fresca della notte mi colpisce.

Raggiungiamo la casa dove stanno i vampiri. È una cosa vecchia, ma non distrutta. La vernice sui muri è scrostata e le finestre sono chiuse da travi di legno per evitare che il sole filtri durante il giorno.

"Che facciamo?" Chiede Peter. "Li chiamiamo?"

"Aspetta, abbiamo bisogno di una sicurezza" affermo tirando fuori la bacchetta e creando un cerchio di fuoco magico attorno a noi.
I vampiri non sopportano il fuoco o qualsiasi cosa produca calore.

"Bell'idea Lils" afferma James dietro di me osservando le fiamme.
Un sorriso spontaneo cresce sulle mie labbra al suono di quelle parole. Mi ha parlato!

La porta della casa si apre e tutti noi afferriamo salde le nostre bacchette, senza sollevarle però. Non vogliamo che pensino che siamo qui per combattere.

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