[CAPITOLO 10: Non ci parlano]

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"Sirius, ti fanno male tutte queste creme caffè" gli dice Remus mentre siamo al nostro solito bar.
Ormai è diventato la nostra seconda casa qui a Londra e il proprietario, Mark, è molto simpatico e solare.
Ha imparato i nostri nomi a memoria ormai.

"Perché la crema dovrebbe farmi male?" Chiede Sirius.

"Non è per la crema, ma bensì per il caffè. Una grossa quantità di caffè può fare seriamente male"

Sto incominciando a pensare che Sirius sia dipendente dalla caffeina. Ma molto dipendente.

"Sirius, riesci a stare un giorno senza caffeina?"

"Uhm... Ultimamente no"

Ridacchio e mi osservo in giro.
Marlene e Alice stanno parlando di un paio di scarpe che hanno visto in vetrina mentre venivano qui. James, Remus e Peter stanno parlando dei giornali babbani e di questa cosa strana chiamata calcio. Potrei spiegar loro cos'è ma sinceramente non sono una grande appassionata e non saprei dire granché.
Poi ci siamo io e Sirius, seduti vicini, praticamente ignorati da tutti.
La situazione non è mai stata così tesa, anche se vista da fuori non si direbbe. James, Alice e Marlene non ci rivolgono la parola, tranne se non è strettamente necessario. Remus e Peter cercano di non schierarsi da nessuna parte.
In realtà, una parte di me crede che Peter non abbia capito bene cos'è successo.

"Ragazzi, io e Alice andiamo a vedere quanto costano quelle scarpe. Ci vediamo a casa" dice Marlene alzandosi.

"Evitate di entrare nelle case degli sconosciuti" mormora James, la frecciatina sicuramente rivolta a me.

Mi ha offeso che le ragazze non mi abbiano chiesto di andare con loro, ma in realtà è meglio così dato che non ci parliamo.
Dalla radio, che si trova vicino al nostro tavolo, si sente la telecronaca della partita di calcio tra non so bene quali squadre.
I ragazzi cercano di ascoltare e capire qualcosa. "Ma cos'è un rigore?" Sussurra Peter.

Io rimango in silenzio a giocherellare con la cannuccia del succo d'ace. Non so perché l'ho presa, non mi piace neanche l'ace. Ho la testa da tutt'altra parte in questi giorni.

"Oh merda" impreca James.
Mi giro a guardarlo e noto che sta perdendo sangue dal naso.

"James!" Esclamo preoccupandomi.

"Sto bene, sto bene" dice e prende qualche fazzoletto,macchiandolo di rosso.
Dato che il sangue non si ferma, James decide di andare a casa e Peter e Remus lo seguono per sicurezza.

"Uhm... Quindi presumo che dobbiamo pagare noi" dice Sirius.
Sta cercando di scherzarci sopra, ma si vede che è preoccupato per il suo migliore amico.

"Starà bene. Sta soltanto perdendo un po' di sangue dal naso, sopravviverà"

"Si sì" dice e si alza dirigendosi al bancone.
"E poi se non morite voi femmine, che sanguinate cinque giorni al mese, sono sicuro che lui se la caverà"

"Oddio! Sirius!" Dico diventando rossa mentre lui scoppia a ridere.

La sua battuta mi ricorda che dovrebbe venirmi tra qualche giorno. Che bello.

Raggiungiamo il bancone e Sirius si fa dare lo scontrino.
"Ehm... Lily fai tu?"
Ridacchio scuotendo la testa, mentre lo sorpasso. Ho cercato di insegnare loro come utilizzare i soldi babbani. Alice e Marlene hanno imparato subito, i ragazzi ci stanno mettendo un po' di più.

Dopo aver pagato ci dirigemmo anche noi all'appartamento.

"Come vanno le cose tra te e le ragazze?" mi chiede Sirius mentre camminiamo.

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