13- Primo giorno pt3

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Monto dietro a Ron sulla motoslitta e in un secondo partiamo. Il tempo sta cambiando troppo in fretta. Il sole è quasi del tutto sparito, lasciando spazio a delle nubi scure. È in arrivo un tempaccio!

Dobbiamo assolutamente sbrigarci! Altrimenti potrebbe succedere qualcosa a Federico.

E a Lucia, non che me ne fossi dimenticata, ovvio...

Non è affatto bello stare su una motoslitta e soprattutto non è per niente facile. Devo fare appello a tutte le mie forze per rimanere attaccata a Ron e non cadere giù.

E la neve non aiuta. Ad ogni curva mi schizza tutta addosso.

Ad un certo punto Ron si ferma e si toglie il casco.

« Da quel che ho scoperto da Fred sono andati lassù! » Dice indicandomi la grande collina davanti a noi.

« Cavoli, è una bella altezza! »

« Già, se siamo fortunati dovremo raggiungerli prima che faccia buio. »

« Ma se si mette a nevicare? »

« Sarà un bel guaio per loro. Da noi la neve non è quella "spolveratina" che avete voi in Italia. »

« Sarà meglio muoverci. » Dico rimettendo il casco.

E ripartiamo.

||Federico ||

Tolgo i miei occhiali e alzo la testa al cielo. Il sole piano piano si sta spegnendo. E non solo perché si sta avvicinando la notte, il cielo è completamente oscurato da folte nubi scure, ho un brutto presentimento.

« Lucia! » Urlo! « Lucia! » La vedo venire verso di me.

« Che c'è Federico?!? » Chiede ancora ecitata per la discesa che ha appena fatto.

« Dobbiamo rientrare. »

« Cosa? Ma perché? »

« Non mi piace questo tempo, ho una brutto presentimento. »

« Dai...non fare il guastafeste! Ci stiamo divertendo così tanto! »

« No Lucia, scordatelo! Ho promesso ad Ashley che sarei tornato prima che facesse buio. » Dico arrabbiato.

Lei mi sorride beffarda. « E tu fai tutto quello che ti dice la tua fidanzatina?»

« Non è questo il punto! »

« Oh si mio caro! È proprio questo il punto. Tu non hai le palle per dire di no alla tua ragazza. »

Inizia ad innervosirmi. Ma non cederò ai suoi giochetti.

« Fai come vuoi. Io rientro. » Dico andando via.

Inizio a scendere con cautela la collina, ma non faccio in tempo ad arrivare a metà strada che dal cielo iniziano a cadere fiocchi di neve.

« Cazzo. »

Lucia. Non posso lasciarla da sola. È troppo pericoloso.

Mi sfilo gli scii, troppo ingombranti, e inizio a risalire la collina.

Raggiungo il punto in cui l'avevo lasciata ma non la trovo.

« Lucia! Lucia dove sei! »

Devo trovarla. Cammino alla ceca urlando il suo nome nella speranza che mi senta.

« Lucia! Diamine, dove sei?!?! »

« Sono qui! » Sento una voce urlare dai due arbusti che ho davanti. Mi accorro verso di loro e la trovo a terra.

Amami | Federico RossiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora