||Ashley ||
È strano che io mi senta così tremendamente in colpa? Ho commesso un grosso sbaglio a trattare Anna in quel modo. Le ho sbraitato contro tutti i miei problemi. Dimenticandomi delle sue condizioni e della sua fragilità. Le ho messo pressione.
E tanta.
E ora lei è rinchiusa in quella stanza da ore, con un medico, ha patire le mie sofferenze.Una mano misteriosa si posa sulla mia spalla.
« Ben! Mi hai fatto prendere un colpo! »
Le sue sottili labbra accennano un sorriso, per poi lasciare spazio alla sua solita espressione preoccupata.
« Mi credi se ti dico che oggi gli Hamburger al Mc fanno schifo? » Esclama mostrandomi una busta di carta.« Come mai sei andato al Mc? »
« Pensavo avessi fame. Così ti ho preso qualcosa. Era l'unico fast food nel vicinato. » Risponde tirando fuori un panino ancora avvolto nella sua carta.
Sono due giorni che non tocco cibo. Il mio stomaco ne necessità assolutamente. Ma la mia mente orgogliosa e offesa si rifiuta di mangiare.
« No, grazie. Non ho fame. »
Lui mi guarda con rimprovero e mi mette l'hamburger nelle mani.
« Mangialo e non fare storie. O te lo faccio ingoiare. »Sbuffo e inizio a mangiare.
« Tu? Dov'è il tuo panino? » Chiedo ingoiando il morso.
« Ho già mangiato e com'è ho detto prima l'ho trovato disgustoso. »
« Sai niente di Anna? »
Lui fa una strana smorfia con le labbra e sbuffa rumorosamente. « Non ho ben capito cosa hanno detto i medici. Quello che so è che ora le stanno facendo dei controlli. »
« Quando uscirà? » Chiedo.
« Entro stasera. Massimo domani mattina. » Risponde triste.
Ha un'aria così tranquilla, quasi rilassata. Si direbbe che la situazione non lo tocchi minimamente ma i suoi occhi lo tradiscono. Lo vedo in quel verde acqua. Riesco a intravedere un oceano in tempesta in quelle sue iridi chiare.
« Tu piuttosto, mi vuoi dire cosa ti succede? » Mi chiede con sguardo interrogatore.
« Che vuoi dire? »
« Che da quando sei tornata da New York sei strana. E tanto. » Dice sedendosi sulle sedie arancioni dietro di lui. Mi avvicino e mi accomodo lentamente sulla sedia alla sua sinistra
« Non capisco... »
« Ashley...cosa è successo a New York? » Mi chiede dolcemente.
« È una lunga storia Benjamin. » Una storia che vorrei dimenticare. E soprattutto che non vorrei rivivere e condividere.
« Non vuoi parlarmene, vero? » Chiede consapevole.
Scuoto la testa in segno di negazione. Lui annuisce e mi da una leggera pacca sulla spalla.
« Vado un attimo a vedere come sta Anna. » Dice alzandosi.
Annuisco semplicemente, prima di rimanere sola.
Almeno credevo...
« Ash... »
Non mi serve alzare lo sguardo per capire chi mi ha appena chiamato. È una voce ormai nota nella mia mente. Nel mio cuore.
« Sono venuto per vedere come sta Anna... » Dice semplicemente.
« Ben è andato da lei. Sarà qui a minuti. » Rispondo fredda.
« D'accordo... » Sbuffa sedendosi accanto a me. Io continuo a tenere la testa bassa. Se incrociassi, anche solo per un istante, i suoi occhi rischierei di crollare. « Non vuoi propri parlarmi, è? »
« Mi sembrava di essere stata più che e chiara. »
« Ashley... io non ti sto tradendo. Tutto il contrario. Sto cercando di proteggerti, ma per farlo non posso dirti chi ho incontrato a Milano. »
« Come posso crederti? Mi hai lasciato sola quando avevo più bisogno di te. Come faccio a sapere che in futuro quando ti vorrò accanto tu ci sarai? »
Questa volta non resisto, alzo il capo e incrocio il suo sguardo.Il mio terribile atto di coraggio però non è affatto ricompensato, perché lui indossa gli occhiali da sole.
« Ti devi fidare della mia parola. Non ti farei mai del male. »
Devo fidarmi di lui. Non voglio ma devo. Una parte di me sa che non mi sta mentendo ma l'altra è troppo spaventata per potersi lasciare andare. Ma devo farlo.
Annuisco nervosamente.
Lui fa per baciarmi ma io mi scanso subito. Mi guarda confuso e deluso allo stesso tempo. Non posso permettergli di baciarmi. Ho bisogno di tempo.
« F-federico ho bisogno di tempo per pensare. Forse è meglio prenderci una pausa. »
So che quello che ho appena detto è come un pugno in faccia per lui, ma ora devo pensare a me.
« Va bene. Lo capisco. » Risponde semplicemente. Si alza e se ne va senza aggiungere altro.
Passano due, tre, quattro minuti. E già questa pausa inizia a farsi insostenibile.
Odio ammetterlo ma mi manca.
Da morire.
DITEMI CHE STATE BENE!?!?!
Ho avuto tipo un infarto ieri notte.
Due scosse!!!! E io che sto al sesto piano......💀Tornando alla storia.
Ho due annunci importanti:
1) Ho deciso di prolungarla. Non più 40 capitoli ma forse 50/60 ( ovviamente non è sicuro al 100%)
2)Ho deciso di scrivere uno spinoff ( 👉 Per chi non lo sapesse è un'altra storia che narra le vicende dei personaggi di un'altra storia. Insomma avete capito) sempre riguardante Ash e Federico ma in stile Thriller! Qualcosa di emozionante, adrenalinico (se esiste questo termine ) con pistole, auto, soldi ecc... Tipo alla fast and furious. È solo un'idea ovviamente.
3) / Avevo detto 2 annunci e invece sono di più, pazienza\ Ragazzi ho ricevuto un sacco di complimenti nei commenti riguardante al mio modo di scrivere e della mia originalità della trama e sono assolutamente felice che sia così. Ma ultimamente mi è capitato di leggere due storie ( Due non una ) dove c'erano parecchi punti ispirati alla mia trilogia.
Questo significa che la storia vi è piaciuta a tal punto di copiarla... ma preferirei che non lo faceste.
Mi innervosisce parecchio.
Quindi se ne trovate altre potete segnalarmele sul mio profilo o in messaggio privato.GRAZIE.
RICORDATEVI, IL PLAGIO È UN REATO.E GRAVE DIREI
baci 💋
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Amami | Federico Rossi
Fanfiction#63 in classifica 24/08/2016 #69 in classifica 23/08/2016 #91 in classifica 13/08/2016 Sequel di ''Pensami'' III° e ultimo volume della trilogia. Non leggete la storia prima ancora di leggere ''Dimenticami''e successivamente ''Pensami'' La storia...