8- Matrimonio combinato

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Sul pontile come sempre si respirava la brezza marina e poi Michael era più spiritoso di quanto pensassi.
"Se non fai la brava ti butto giù dalla nave" disse scherzando. Io ero anche un po dispettosa perché avevo scoperto che soffriva il solletico.
"Ti faccio il solletichino" dissi ridendo. Con una mossa lui mi blocco prendendomi dai fianchi e incartandomi tra il suo petto.
"Non pensavo che fossi così dispettosa" mi sussurrò all'orecchio e baciandomi la guancia.
Quel sussurro, quella voce sensuale, quelle labbra così vicine al mio lobo, quel bacio mi provocarono brividi per tutto il corpo.
Lo guardai con un sorrisino furbo poi mi sciolsi da quella specie di abbraccio e mi affacciai alla ringhiera per godermi lo spettacolo delle onde del mare.
Ma subito dopo da dietro, sento di nuovo delle braccia possenti a stringermi la vita.
"Ti piace il mare! Mh?" Quella voce sensuale, inconsapevolmente mi morsi il labbro.
"Si. Vado a vedere dove mia madre, tu resta pure qui. Arrivo subito"
Lui annuisce e io mi diressi nel salottino lussuoso.
"Ciao mamma"
"Dove eri finita?" Aveva uno sguardo serio e fulmineo.
"Ero andata a prendere una boccata d'aria" risposi abbassando la testa.
"Certo. Ti ho già detto che non approvo che tu passi del tempo con quel marinaio"
Sbuffai.
"Comunque durante la tua assenza, ho parlato molto con Evan e indovina? Ti sposi!"
Spalancai gli occhi dallo stupore delle sue parole.
"Cosa? Te la detto lui?"
"Si, mi ha detto esplicitamente che ti farà la proposta molto presto" la sua faccia era estasiata, la mia non tanto.
"E tu naturalmente dai il benestare vero?"
"Bhe...certo"
"Mamma io...non sono pronta per un matrimonio ho appena 20 anni. Per tanto sono solo ancora una ragazzina" stavo scoppiando a piangere però per farmi vedere forte trattenevo le lacrime.
"Per me sei già una donna invece. E poi ci hai pensato? se scenderemo da questa nave senza aver ottenuto i risultati per i tuoi capricci, dove andremo a dormire? Quando sbarcheremo in America noi non avremo un posto da dormire"
"Bhe allora dovevi pensarci prima di farci salire su questo inferno. Potevamo aspettare il cosiddetto principe azzurro pieno di soldi, anche a terra" replicai io.
"Leticia, ero stufa della situazione in cui vivevamo. Eravamo dei poveracci che chiedevano un giorno si è no l'elemosina per strada. Ti prego tu non sai che cosa significa tirare su una foglia senza un soldo, ti supplico sposa Evan"
Come può pregarmi? Io non lo amo lui, non sarò mai felice con lui. Lei pensa solo alla sua felicità ma io sposando lui non sarò mai felice, e lei questo non gli salta nemmeno in mente.
Per lei il mio sorriso non conta.
"Mamma....sei un mostro!" Scoppiai, corsi via prima che mi vedesse piangere.
Sali sul ponte, schivando anche gli sguardi delle altre persone che forse si chiedevano perché io stavo piangendo.
Mi serve un abbraccio.
Andai nello stesso punto dove avevo lasciato Michael; mi fermai un po distante di lui.
"Michael..." Lo chiamai con un fil di voce singhiozzando.
Lui si voltò e il suo sguardo rimase pietrificato vedendo le mie lacrime.
Corsi da lui e misi la mia testa nell'incavo del suo collo.
"Shhh, non piangere. Ci sono io ora. Buona" mi accarezzava i capelli e con quella dolce voce mi tranquillizzava.
"Vieni. Andiamo nella mia cabina" mi dà un bacio sulla fronte e prendendomi per mano mi portò nel suo alloggio.
Anche lui aveva una stanzetta misera come la mia. D'altronde i grandi cameroni sono solo destinati hai grandi signori.
"perché piangi bellissima?" mi fece sedere sulle sue gambe e con la mano mi assiugava le lacrime che mi scorrevano in volto.
"Un damerino di questa nave, mi vuole sposare...e...e mia madre acconsente"
"Oh"
"Ma io non lo amo. Non posso sposare un uomo che io non amo. Ho sempre desiderato che la mia anima gemella dovesse arrivare da sola, ma non in questo modo..."
Lui mi guardava con occhi di dispiacere e sembra capirmi.
"Insomma prima del matrimonio desidero che mi corteggino, magari una...una cena romantica e sentirmi dire almeno una volta ti amo" singhiozzavo
"Bellissima...guardami"
Mi prese il mento con due dita
"Tu non devi sposarlo se non vuoi, non lasciare che qualcuno ti obblighi a fare quello che non vuoi. Tu sei la bellissima e loro i brutti. Non fare qualcosa che ti renderà infelice" mi disse.
Mi rasseneró molto con le sue parole e i suoi occhi erano sempre piu belli ogni volta che li vedevo.
Quella bocca, capace di dire così tante quelle cose...nessuno prima d'ora mi aveva detto questo. E nessuno prima di lui mi aveva chiamato 'bellissima'.
Lui si avvicinò a me e mi diede due leggeri baci sulle guance bagnate.
Io lo feci un sorriso enorme; forse è proprio quando cerchi di non perdere la testa che probabilmente l'hai già persa.

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