1- Si parte!

471 31 8
                                    

...11 Aprile 1902...

Leticia

"Allora mamma come hai intenzione di salire non avendo il biglietto?" Chiesi a mia mamma Grace.
"Non lo so, dobbiamo trovare un modo" mi rispose lei.
"Ma va?" Sbuffai, Io non ero dell'idea di salire su questa nave solo per trovare uno che mi sposa e diventare ricchi. Io sono sempre stata dell'idea che l'anima gemella deve venire da te, al momento giusto; non andarsi ad incasinare a cercarla. E se poi è quella sbagliata?
"Mi è venuta un'idea, vieni" mi prese il polso e mi trascino via dove c'era meno folla.
"Che vuoi fare?" Domandai
"vedi questo negozio di vestiti? Tanto la proprietaria e ad vedere il Titanic partire se prendiamo dei vestiti eleganti e vedendo che siamo signori ci faranno di sicuro salire"
"Cosa vuoi rubare?" Dissi sbigottita, non dovrei neanche; mia madre farebbe qualsiasi cosa per un po di soldi.
"Diciamo che li prendiamo in prestito per una buona causa Leticia"
"Ma...ma se ci vedono?"
"Chi dovrebbe vederci? Sono tutti la a godersi lo spettacolo persino i proprietari di questi negozi. Se facciamo in fretta e ci sbrighiamo saremo su quella nave senza nessun problema" con mia mamma tanto è inutile discutere. Non ebbi neanche il tempo di protestare che mi trascino dentro e indossammo dei vestiti eleganti. Questo è rubare e a me non piace, spero solo che Dio da lassù mi perdoni.
Salimmo sulla passerella che conduceva all'entrata.
"Ora fai fare a me!" Mi bisbigliò mia madre prima di trovarci a faccia a faccia con due uomini che chiedevano il biglietto.
"Signore il biglietto?" Domandó uno.
"Noi non abbiamo il biglietto, siamo state invitate personalmente all'ultimo momento dal capitano. Lui è mio fratello e lei è sua nipote" disse indicando me, ma come gli vengono in mente tutte queste bugie?!
"Come faccio a sapere che non siete infiltrate?" Adesso mamma voglio un po vedere cosa gli rispondi.
"Scusi ci ha guardato bene, come siamo vestite? Siamo delle vere nobildonne se fossimo infiltrate indosseremo questi? Non vi pare che saremo due della plebe?!" Mia madre ha sempre la risposta pronta a tutto.
"Ok, salite"
Il signore apri la porta e ci fece entrare.
Una volta entrate mi sbalordì da quanto lusso e da quanta grandezza possedeva questa nave. Certo, non avevo mai visto niente di simile.
"Vieni cerchiamo una cabina" disse mia madre e scendemmo nella parte bassa della nave, dove ci stavano gli alloggi di quelle persone non tanto ricche, anzi proprio per niente. Almeno loro avevano il biglietto.
Ne cercammo una vuota o non troppo affollata e alla fine ci sistemammo insieme ad un padre e sua figlia.
Mamma mia, solo a me sembra che questo posto puzzi di topo morto? Ovviamente non potevamo cercarci una camera come quella dove dormivano i riccastri, tanto vale accontentarsi.
"Ciao piccolina!" Salutai la bambina che mi guardava seduta sul suo letto.
"Come ti chiami?" Mi domando mentre mi sistemavo nel mio letto.
"Leticia, tu?"
"Corinne" disse timidamente con la sua voce. Io le sorrisi.
"Piacere io sono Antony" mi porse la mano, era il papà della bambina.
"Salve,io sono Leticia e lei è mia madre Grace" ci strinse la mano a tutti e due.
I due ci guardavano un po incuriositi, probabilmente per il nostro abbigliamento, ci avranno scambiato per ricchi e si chiederanno cosa facciamo quaggiù!
Tranquilli, appena posso mi toglierò questa roba di dosso appena posso. Fortunatamente che io e mia mamma ci eravamo portati una sacca con un paio di vestiti e oggetti personali.
"Che cosa hai li?" Mi domando la bambina indicando una custodia nera.
"Oh, è il mio violino!" Risposi sorridendo.
"Suoni il violino?! Dai suonami qualcosa!" Disse euforica. Allora io tirai fuori lo strumento e cominciai a suonare una melodia, la prima canzone che avevo imparato a fare con il violino.

Michael

"Ciao Mamma! Ciao papà!" Gridavo, sbraitavo, mentre li salutavo dal ponte. Non so se mi sentivo ma avvertivo lacrime di commozione sui loro volti. Invece le mie due sorelle maggiori mi salutavano solo con un fazzoletto bianco e un bel sorriso in volto. Loro sanno che se si mettono a piangere davanti a me, poi piango anche io.
Ci sono molto affezionato a loro due.
La passerella venne ritirata segno che tutti erano a bordo.
Corsi nella cabina di comando elettrizzato, credo di non aver mai avuto così tanta energia come ho ora.
"Capitano siamo pronti a salpare!" Dissi soddisfatto
Lui mi fece cenno e le sue mani azionarono sul pannello di controllo i motori e le sue mani finirono sul timone.
Io corsi di nuovo sul ponte per godermi la brezza del vento.
"È vai, dai, nave dai! Non farmi attendere! Dai nave vai!"
Una nuova avventura ha inizio.

Vi piace? Continuo?🙂P

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Vi piace? Continuo?🙂
P.s Avevo detto la prossima settimana è infatti volevo pubblicare la storia domani ma sarò fuori casa tutto il giorno e non avrò internet.

Water Love ~Titanic~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora