Capitolo 4

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Quello di Harry era stato un sonno molto disturbato quella notte, ma ormai stava quasi iniziando a prenderci l'abitudine; si era però svegliato con una strana voglia di rivedere una persona e per questo si era subito alzato dal letto e in meno di dieci minuti era già pronto e con i libri sotto braccio.

La cosa che lo faceva sentire strano era proprio che la persona che voleva vedere era il suo professore di Difesa Contro Arti Oscure, quello stesso professore che lo odiava profondamente e che l'aveva messo in punizione per averlo sorpreso di notte vicino alla biblioteca. Eppure quello che era successo la sera prima aveva lasciato un segno nel cuore di Harry.

Si ricordava ancora lo splendido sapore che avevano le sue labbra, uno di quelli di cui non ti puoi mai stancare: le sue erano quelle labbra che avresti voluto baciare per una giornata intera, o forse anche di più e quello era il pensiero fisso di Harry dalla sera prima.

Iniziò a chiedersi se quella curiosità che gli aveva sempre suscitato il suo professore non fosse dovuta ad una forte attrazione da parte sua. Durante la colazione fu molto pensieroso, non aveva staccato un secondo gli occhi dal piatto e si mosse solo quando sentì una voce ora molto familiare provenire dal tavolo dei professori.

Si voltò e lo vide lì seduto vicino al professor Malik, come sempre, e stava ridendo. Nello stesso momento quello si voltò verso Harry e improvvisamente il suo sorriso si spense e lo fissò alzando un sopracciglio. Il riccio fu costretto subito a distogliere lo sguardo, tornando alla sua colazione. Chissà cosa pensava il suo professore riguardo a quello che era successo la sera prima, conoscendolo forse si stava ancora maledicendo in tutte le lingue per averlo fatto, ma Harry dentro di sé sperava in un certo senso che fosse confuso e frastornato esattamente come lui. Quel giorno avrebbe avuto lezione di Difesa e non vedeva l'ora di sentire la sua voce mentre spiegava, mentre interrogava e interagiva con i suoi studenti.

Ripensare a quel bacio gli faceva scoppiare il cuore nel petto. Inoltre l'avrebbe rivisto anche di sera nel suo ufficio per continuare la sua punizione. E se fosse successo di nuovo?

Dentro di sé Harry non desiderava altro, era l'unica cosa che voleva.

Insieme ai suoi amici si alzò per andare alla prima lezione della giornata, Incantesimi. Nello stesso momento passarono il professor Tomlinson e il professor Malik proprio vicino a loro.

- Buongiorno - fece Harry e Liam e Niall fecero lo stesso.

- Buongiorno a voi - rispose freddamente il professor Malik. Louis Tomlinson non proferì parola, si limitò a guardare Harry assottigliando leggermente gli occhi e quello si sentì profondamente in imbarazzo e distolse lo sguardo.

I due professori si allontanarono e i tre ragazzi li guardarono andare via.

- Sono due tipi strani, comunque - disse alla fine Liam.

- Quel Tomlinson poi! Forse ha ragione Harry, nasconde qualcosa - continuò Niall. Entrambi si voltarono verso il loro amico, come se cercassero consenso o come se volessero sapere qualcosa su ciò che era successo la sera prima, visto il silenzio di Harry durante la colazione. Quello non disse nulla, continuò a camminare.

- Sei riuscito a scoprire qualcosa in queste sere che sei stato con lui? - chiese Liam.

Harry avrebbe voluto rispondere con "sì, quanto è infinitamente buono il sapore delle sue labbra", ma si limitò a scuotere la testa e fare spallucce.

- Non parliamo... cioè io scrivo i programmi e lui sistema la sua scrivania - disse poi.

Poi entrarono tutti e tre nell'aula di incantesimi dove Vitious avrebbe tenuto la sua lezione qualche minuto dopo.

~~

Quell'ora di Incantesimi fu una sofferenza: Harry non vedeva l'ora di fiondarsi nell'aula di Difesa per poter vedere Louis Tomlinson e i suoi occhi azzurri.

- Hey Harry, calmati, perchè stai correndo? - chiese Niall.

- Secondo me a forza di passare le serate con Tomlinson, si sta innamorando di lui - continuò Liam e il biondo scoppiò a ridere insieme a lui e forse Harry avrebbe pure confermato la sua ipotesi, se avesse potuto, ma si limitò a ridere anche lui.

- No, è che sono stanco e voglio sedermi - disse la prima cosa che gli venne in mente e probabilmente era proprio la più stupida visti gli sguardi dei suoi amici. Appena arrivò prese subito posto al secondo banco, abbastanza vicino da poterlo vedere. Lui era già lì dentro e sembrava quasi che quella stanza fosse impregnata del suo profumo, perché Harry riusciva già a percepirlo.

Take The Memories Away And I'll Be Better || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora