Capitolo 6

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- Incantesimo di Locomozione! - disse Vitious scrivendo la formula alla lavagna. Stava sollevato su una pila di libri per riuscire a scrivere e la cosa rendeva quel professore piuttosto strambo. Era di bassa statura ed Harry ricordò che dopo averlo visto il primo giorno di scuola del primo anno era scoppiato a ridere e lo stesso aveva fatto Niall e da lì avevano iniziato a parlare e a conoscersi, fino a diventare migliori amici.

- Questo incantesimo - iniziò scendendo dalla pila di libri, camminando tra i banchi della classe - fa spostare a piacimento del mago o della strega un qualsiasi elemento desiderato - Harry aveva iniziato a scarabocchiare distrattamente sul libro di Incantesimi, riempendo le O della parola LOCOMOZIONE, fino a quando non sentì il professor Vitious pronunciare il cognome di Liam.

- Payne, vuole venire a provare l'incantesimo? - chiese.

- Sì, certo professore! - il migliore amico di Harry si alzò spedito dalla sedia. Sicuramente era un incantesimo che Liam aveva già provato e approfondito come faceva sempre. Almeno il novanta percento delle cose che spiegavano i professori, Liam le aveva già lette o studiate per conto suo, magari in estate come "passatempo".

- Bene, hai qui davanti a te un libro, iniziamo da una cosa abbastanza semplice - disse affiacandosi a Liam, il quale lo guardava dall'alto - dovrai recitare la formula Locomotor.. -

- ...preceduta dal termine latino dell'oggetto che vogliamo spostare! - continuò Liam, lasciando il professore sbalordito.

- Eccellente ragazzo! Adesso su, prova! E voglio attenzione da parte di tutta la classe, perchè poi proverete tutti quanti a fare quest'incantesimo e vi ricordo che non è per niente facile - Harry aveva sentito quella frase almeno un centinaio di volte da quando era entrato a Hogwarts quell'anno. Tutti gli incantesimi e le pozioni "non erano per niente facili" e questo lo rendeva ancora più nervoso, perchè non era assolutamente concentrato quell'anno come in realtà sarebbe dovuto essere e non era lo spirito adatto per superare quell'anno scolastico con dei voti decenti.

Osservarono tutti il volto concentrato di Liam che fissò per qualche secondo il libro poggiato sulla cattedra di Vitious per poi pronunciare "Liber Locomotor" con un movimento di bacchetta: improvvisamente il libro si spostò prima lentamente e poi più velocemente fino a quando non fu Vitious stesso a fermarlo.

Tutta la classe applaudì.

- Non per niente il Signor Payne è uno dei migliori studenti in questa scuola! - sorrise fiero il professore e Liam sorrise a sua volta, voltandosi verso la classe.

- Bene, adesso voglio che tutti voi facciate lo stesso con il vostro libro - disse il professore. Harry fece un respiro profondo, tentando di concentrarsi a fondo su quello che avrebbe dovuto fare malgrado gli venisse quasi impossibile. Oltre a pensare a Louis, pensava agli allenamenti di Quidditch che avrebbe avuto subito dopo pranzo e all'infinità di compiti che avrebbe dovuto fare prima della solita punizione serale.

Vide che i suoi compagni avevano già iniziato a provare l'incantesimo: alcuni di loro avevano ottenuto ottimi risultati, altri avevano fatto saltare il libro fino a toccare il soffitto per poi farlo ricadere sul banco con un tonfo, altri invece, come Harry, ancora stavano pensando all'incantesimo oppure ai fatti loro.

- Styles, ha intenzione di provare l'incantesimo? - chiese Vitious dal basso, notando che Harry era fermo immobile. Il riccio si voltò verso il professore.

- Sì, sto tentando solo di concentrarmi -

- Su, non è difficile - disse poi.

- Ma lei ha appena detto che lo è -

- Se si concentra, non lo è! Suvvia Styles, non si lamenti e si concentri - disse il professore strattonandolo dal braccio. Harry annuì e poi mosse la bacchetta pronunciando "Liber Locomotor" ma per sua incredibile sfortuna il libro non si mosse nemmeno di un millimetro. Si schiarì la gola e ripetè l'incantesimo. Gli occhi di Vitious puntati su di lui lo rendevano ancora più nervoso di quanto già non lo fosse e probabilmente fu per questo che l'incantesimo non riuscì nemmeno per la seconda volta. Provò una terza: non aveva voglia di scoraggiarsi in quel modo.

Niente.

Il riccio si voltò verso il professore e quello gli diede una piccola pacca. - Non preoccuparti, con un po' di pratica ci riuscirai, su, continua! - gli disse, prima di allontanarsi verso gli altri alunni, per controllare il loro operato.

Quattro, cinque, sei, sette, otto volte, ma ancora quell'incantesimo stupidissimo non dava i suoi frutti ed Harry non sapeva se essere arrabbiato, deluso da se stesso o scoraggiato, così decise di essere tutte e tre le cose.

Take The Memories Away And I'll Be Better || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora