Nono Capitolo; Santa Cruz.
Appena tornati al tavolo con i nostri vassoi tutti e tre eravamo a bocca aperta.
Jennifer se ne stava accanto a Luke, mentre stringeva il suo braccio e silenziosamente ascoltava la conversazione tra lui e Michael.
-E tu cosa ci fai qua?- Sbuffò Calum sedendosi accanto a me, che intanto gli facevo spazio.
-Cal, un po' più gentile la prossima volta- Ridacchiò Alice, sedendosi anche lei accanto a Michael, davanti a noi.
Al lato del tavolo stavano Luke e Jennifer, quest'ultima sorrise falsamente al mio amico, rispondendogli a tono.
-T'infastidisco cinesino?- Rise portandosi una mano sul viso.
-Stai partendo male, sappilo- Ringhiai io, infastidita dal suo commento.
-Effettivamente sono allergico alle stronze- Rispose Calum scartando il suo panino.
Tutti, compreso Luke che cercava di trattenersi, scoppiammo a ridere, mentre lei rimase zitta con lo sguardo che si assottigliava sempre di più.
-Dai ragazzi, basta litigare- Cercai di calmare la situazione e stranamente venni ascoltata.-Allora, di che si parla?- Sorrisi addentando il panino.
-Del tempo...- Parlò Alice, nel mentre rubò una patatina a Michael che le schiaffeggiò una mano.
-Cioè?- Domandò Calum ridacchiando.
-Si, beh, siamo tutti per i cazzi nostri, Ev squadra Ashton, questi due stanno per scopare nel tavolo- Disse lei indicando prima me, poi la coppietta """felice""".
-Beh almeno qualcuno scopa in questo tavolo- Rispose a tono Luke, facendo scaturire una delle solite occhiatacce di Alice.
-Fai meno il figo Hemmings, sei sotto la scala sociale in questo tavolo- Sentenziò Michael facendo spallucce, addentando poi il panino.
-Ragazzi, stiamo facendo show, basta- Alice sgridò entrambi che smisero di parlare.
-Mentre voi vi preoccupate di queste cazzate io vorrei dedicare il nostro tempo per parlare del magnifico, stupefacente, sodo e assurdamente rotondo culo di Ashton!- Esordii io facendo zittire tutti i presenti che scoppiarono a ridere.
-Che c'è?- Chiesi io con tono interrogativo, tutti loro guardavano alle mie spalle, mi voltai, Ashton stava dietro il bancone vicino a noi, ridacchiava con sguardo puntato alla cassa.
Sbiancai, portando la mano sulla fronte per farmi da scudo a tutti gli sguardi divertiti dei miei amici.
-In effetti, dicevo che Ashton KUTCHER, ha davvero un posteriore da favola- Cercai di salvarmi inutilmente.
-Certo Ev, concordo- Rise Michael.
-Ma chi è Ashton?- Domanda Jennifer, riponendo la sua bibita sul tavolo.
-È il ragazzo che piace a Ev- Parlò Luke, rispondendo alla ragazza. Subito gli pestai il piede, fulminandolo con lo sguardo.
-Ops- Ridacchiò lui.
-Oddio, non dirmi che è il cassiere- Rise lei guardandomi.
-Si, hai qualcosa da dire al riguardo?- Risposi io con tono freddo e infastidito.
-Contenta tu- Disse lei senza aggiungere altro.Appena finimmo di mangiare erano già le undici meno dieci, tra soli dieci minuti Ashton avrebbe finito il turno.
-Ali, andiamo in bagno?- Mi alzai subito, seguita dalla mia amica passai davanti al tavolo, andando poi verso il bagno.
-Sto per morire- Sussurrai chiudendo la porta alle mie spalle.
-Penso che tra poco ucciderò Luke- Ringhiò Alice guardandosi allo specchio per sistemarsi i capelli.
Io aprii il rubinetto, lavandomi velocemente le mani.
Mi asciugai sulla felpa di Ali che subito mi guardò con sguardo assassino.
-Ti amo- Ridacchiai sorridendo giocosamente.
-Cazzate a parte, secondo me gli piaci- Dissi io appoggiandomi al lavandino.
-Non dire stronzate- Rise lei nervosamente.
-Andiamo- Riprese a parlare, trascinandomi fuori.Ashton stava seduto al mio posto, sentivo i ragazzi ridere qualche tavolo più in la.
Appena arrivate davanti a loro, tutti quanti si alzarono, raccattando le proprie cose.
-Andiamo?- Sussurrai in completo imbarazzo appena Ashton mi sorrise amorevolmente, con uno dei suoi sguardi migliori.Appena arrivati fuori tutti si strinsero nei loro giubbotti, bella merda, pensai. Io e Alice indossavamo solo delle misere felpe che facevano un freddo cane.
-Fanculo alle felpe Ali, domani vado a comprarmi un giubbotto da eschimese... Calum volevo dire- Risi vedendo Calum farmi un ghigno scatenando la risata di tutti.
-Cal, Mike, vi utilizzo come stufe- Rise Alice abbracciando i ragazzi accanto a lei.
-Ev domani andiamo a comprare dei veri giubbotti- La vidi sorridere, guardando poi Luke con la coda dell'occhio.
Alice sei una stronza, prestami una stufa, che te ne fai di due?!- Iniziai seriamente a sbattere i denti tra di loro per il freddo.
I tre risero, senza staccarsi dal loro abbraccio.
Ashton, che stava a pochi passi di distanza da me sorrise, avvicinandosi.
-Ci sono anche io- Strizzò l'occhio continuando a sorridere.
Io ricambiai il sorriso, senza sapere che intenzioni avesse.
Sentii le farfalle invadermi lo stomaco appena Ashton posò le sue mani sui miei fianchi, spingendomi verso di lui. Poggiai il volto sul suo petto coperto dal suo bellissimo giubbotto che aprì facendomi spazio tra i lembri del giubbotto stesso e le sue braccia, e in quel momento la sua intenzione mi fu più che chiara.
-Grazie...- Sussurrai riprendendomi dal mio stato "lucertola" ibernata.
Lui prese ad osservarmi, continuando a stringermi.Iniziammo a camminare per dirigerci in spiaggia, Santa Cruz era praticamente davanti al locale, quindi i ragazzi lasciarono parcheggiate le loro auto.
-Che mi racconti?- Disse Ashton, avvolgendomi le spalle con il suo braccio.
Arrossii, cercando di parlare senza sembrare imbarazzata.
Da lontano Luke mi fissava mandandomi alcuni bacini volanti per farmi agitare ancora di più.
-Tralasciando il fatto che potrei uccidere Luke in questo momento va tutto benissimo, tu piuttosto? Sei molto stanco?- Lo guardai per mezzo secondo negli occhi cercando di non morire ma per poco non inciampai nei miei stessi passi, accorgendomi poi di star camminando sulla sabbia.
Ashton non perse tempo e mi sostenne con le braccia per non farmi cadere, sussurrai un "grazie" per poi sorridergli.
-Si, tutto bene... non sono tanto stanco, oggi c'era poco da fare. E sono contento di essere qui con voi e con te- Mi guardò negli occhi per pochi secondi che a me parevano essere stati secoli, incapace di reggere il suo sguardo allontanai il mio, guardando altrove.Ci sedemmo vicino alla riva tutti quanti in cerchio, vicino a noi trovammo le buche per il falò che Calum accese con l'accendino.
Mi strinsi maggiormente nella mia felpa, nascondendo le mani nelle maniche, dentro la tasca.
-Hai ancora freddo?- Sussurrò Ashton al mio orecchio, io annuii senza aggiungere altro.
Il mio sguardo vagava per la spiaggia, ma in pochi secondi mi ritrovai il riccio dietro di me.
Si sedette posizionandomi tra le sue gambe, mentre le sue braccia raggiunsero le mie, e le sue mani entrarono dentro la tasca enorme della felpa, intrecciandole con le mie.
Io non dissi nulla, semplicemente mi lasciai trasportare dal momento e aumentai la presa tra le sue mani.
-Bene, stronzi, adesso giochiamo a obbligo o verità- Rise malvagiamente Michael.
Luke accompagnò la risata del rosso, estraendo il telefono dalla tasca dei jeans.
-Chi gira?- Chiese Ali accendendo la sua sigaretta.
-Ev- Disse Calum buttando fuori il fumo.
-Non ci arrivo- Mentii per evitare di staccare la mia mano da quella di Ashton, che però intervenne, facendo girare lui il gioco elettronico di Luke.Fece nuovamente incontrare le nostre mani, questa volta il suo viso si poggiò sulla mia spalla, a pochi centimetri dal mio viso.
Annullò quella distanza lasciandomi un bacio sulla guancia.
Sorrisi istintivamente mentre lui stringeva il mio corpo più vicino al suo.
-Allora? Ash, Ev?- Alice richiamò la nostra attenzione, mentre tutti quanti ci guardavano ridacchiando.
-Si?- Disse Ashton, parlando al posto mio.
-Dovete scegliere l'obbligo, è uscito Luke- Rispose lei a denti stretti.
-Ci penso io- Ridacchiai.
-Tu aiuto- Calum intervenne, prendendo il mio braccio mi trascinò verso di lui.
Mormorammo un paio di idee, fino a trovarne una perfetta.
-Ci sto- Ridacchiai anch'io, e presi un bel respiro prima di annunciare l'obbligo.
-Luke, devi entrare in acqua con in braccio Alice- Disse Calum con tono teatrale.[Continua...]
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My KFC Love Affair. ||Ashton Irwin||
FanficTratto dal primo capitolo: -Buonasera signorina, desidera..?- Una voce dolce e leggermente assonnata mi fece alzare il volto per farmi ritrovare davanti a un ragazzo che mi fece completamente zittire.