30. È da mesi che ti stavo aspettando

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Il mondo mi è crollato addosso appena ho sentito queste parole.
Non c'è l'ho fatta a rimanere e a guardarlo, quindi ho decido di tornare a casa.  Non sentire la sua voce, non avere i suoi abbracci, i suoi baci è tragico. Mi manca tutto di lui. E ci sto molto male.

***

É passata una settimana da quando lui è in coma, la mattina vado a scuola, il pomeriggio vado a trovarlo e la sera rimango chiusa in casa.
Mi manca tanto. Per quanto riguarda Geremia abbiamo sparso denuncia.
Durante questi giorni sto solo avendo il supporto delle mie amiche, ai miei genitori e come se non gliene fregasse nulla. Solo i primi giorni sono stati premurosi.
Non so perché si comportano così. Alcune volte mi basterebbe solo un 'come stai?', una sola domanda composta da due parole, otto lettere, con l'aggiunta di un punto interrogativo. E cambierebbe tutto!
La situazione di Adrian è stabile. E finché non si riprenderà io andrò avanti così.

-quasi due mesi dopo-

Il mio Iphone vibra, è Adrian:"Tesoro scendi sono giù!"
Che bello! È da molto che non trascorriamo una serata insieme da soli.
Ho pensato di perderlo, ma grazie a Dio dopo la seconda settima è uscito dal coma. Ho passato questi due mesi malissimo ed è ora che ci riprendiamo, sia io che lui.
Per fortuna in poche settimane, ha riacquistato la funzione di reagire agli stimoli, quindi si è rimesso. Per quanto riguarda le costole è tutto ok, non deve fare sforzi.
È rimasto a riposo a casa per una settimana e oggi mi ha chiesto di uscire. Ogni giorno io l'andavo a trovare, mentre Alberto l'aiutava a studiare e a recuperare le lezioni che ha saltato, ma lui è ingamba a scuola, quindi non ha avuto problemi.
L'atteggiamento dei miei genitori è rimasto sempre lo stesso, così ho deciso che domani gli parlerò.
"Ciao tesoro!" gli dico mentre salgo in macchina dandogli un bacio.
Ma quant'è bello! È da molto che non lo vedo così elegante. Io indosso un vestito dal ginocchio nero e i miei immancabili tacchi.
Lui mi saluta e mi dice che saremmo andati a mangiare in un ristorante, poi prima di partire mi dice di rientrare a casa, prendere i libri, lo zaino e vestiti e avvisare mia madre che dormirò fuori.
Sicuramente andremo alla sua villa al mare.
Entriamo nel ristorante, molto lussuoso, lui ha già prenotato, quindi lascia il cognome e i camerieri ci fanno dirigere verso una porta, ce la aprono e ci fanno entrare. È una stanza riservata solo per noi con un tavolo apparecchiato  e con divanetti quà e là.
Che meraviglia!
Iniziamo a cenare, il cibo è ottimo.
Successivamente, dopo aver quasi terminato la cena, ed esser arrivati alla frutta, lui chiede di mettere un lento e  di ballarlo.
Appoggia le sue mani sui miei fianchi e io sulle sue spalle, che bella sensazione.
Io adoro gli abbracci.
Dopo ci sediamo a tavola per terminare con il dolce e lui esce una scatoletta dalla tasca della giacca. E si, è proprio vero, mi ha regalato un anello con un grande diamante al centro.
Rimango senza parole, mi stupisce giorno dopo giorno.
"È un bel anello, ma vederlo addosso a te è tutta un'altra cosa!" mi dice, io gli sorrido e lo bacio. Sono felicissima! Finalmente ci voleva.
Arriviamo alla villa al mare, lui entra per primo e io per ultima, così chiudo  la porta, finché lui mi salta addosso e inizia a baciarmi appassionatamente.
Ci spogliamo entrambi, sempre davanti all'ingresso, poi lui mi prende in braccio e mi porta sul letto, dove inizia a farmi dei succhiotti e a giocherellare con i miei seni.
Dopo, come sempre passa alla parte sottostante, ovvero la mia intimità.
Prende un profilattico dal comodino e dopo alcuni istanti lo sento dentro di me. Iniziamo a gemere più forte che mai.
È da mesi ormai che non facciamo l'amore, tutto ciò ci mancava. Inoltre dovevo immaginarlo il motivo per cui sarei dovuta andare a dormire fuori.
Mi penetra più volte rispetto alle altre volte, dopodiché siamo sfiniti entrambi, ma lui continua e riparte con la tortura dei miei seni. Continua fino a cinque minuti circa, per poi coprirci con un piumone, poiché siamo a metà dicembre e fa abbastanza freddo e ci addormentiamo abbracciati.
Per quanto riguarda Geremia, la settimana prossima andrà in carcere per circa due mesi. È poco, ma sempre meglio di niente. Deve pagarla quel bastardo!

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