40. Chiarimenti

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Entro in camera e mi butto sul letto.
Non faccio altro che pensare all'accaduto di poco fa. Domani devo parlargli, dobbiamo mettere le cose in chiaro.

Sono le 6:00 del mattino, ho dormito pochissimo, ma non ho fatto altro che pensare a quel bacio. Perché l'ho baciato?
Mentre vado in bagno per lavarmi mi accorgo che ho ancora gli abiti di ieri sera, mi sono addormentata e non mi sono cambiata.
Vado in doccia e rimango per dieci minuti abbondanti.
Perché? Perché? mi chiedo. Ormai è un tormento, non smetto più di pensare a quel bacio. L'acqua calda scivola sul mio corpo immobile, fermo lì a pensar.
Mi vesto in fretta: jeans, maglia e stivaletti.
Dopo mi avvio nella camera di Marco.
Busso più volte. Starà dormendo, ma insisto.
Dopo circa cinque minuti mi apre la porta. "Cosa ci fai qui a quest'ora?"
Ha i capelli disordinati ed è senza maglia. Come fa a stare senza maglia con questo freddo? È bellissimo, ma non supera Adrian, lui è il top!
"Devo parlarti!"
"Ora??" mi chiede sorpreso.
"Si! Ora! Subito!" gli dico intrufolandomi nella sua camera.
C'è un disordine pazzesco.
Mi accomodo sul letto, come se fossi a casa mia o in camera mia e inizio a parlare a raffica.
"Io...tu.... perché c'è stato quel bacio? Perché? Tra noi non c'è niente! Io non provo nulla per te e tu non provi nulla per me. Devi starmi lontano o Adrian si accorgerà di tutto. Dobbiamo stare il più lontano possibile!"lui mi guarda e mi ascolta, dal suo volto sembra sia rimasto un po' deluso. Ma cosa si aspettava? Pensava che gli avrei detto che il bacio è stato stupendo? Beh...cioè... non mi è dispiaciuto darglielo...ma sono fidanzata e io amo il mio ragazzo...
Okay, okay! Mi rimangio la prima parte.
"Sei sicura di quello che hai detto? Non ti sei accorta di nulla?"
Accorgermi di cosa? Non gli è ancora passata la sbornia?
"Cosa? Di cosa dovrei accorgermene!?" gli dico alzando un po' il tono di voce.
"Io....provavo un interesse per te, ma a poco a poco quest'interesse sta degenerando... Con il tempo mi sto innamorando di te. Sin da quanto ti ho visto mi sei piaciuta esteticamente, e ora che conosco anche il tuo carattere mi piace anche quello. Beh...si...io e mio fratello abbiamo gli stessi gusti.
Io sono geloso che tu stia con lui, perché lui e non me?" mi dice un po' dispiaciuto.
Rimango a bocca aperta, imbambolata ad ascoltarlo. Io....io non mi ero accorta di niente, sono rimasta sorpresa.
"Marco...io amo Adrian, quando troverai tu una ragazza e l'amerai, capirai che per te non c'è nessun altra donna più bella. E darai tutto per lei. Ora...noi...dobbiamo prendere le distanze. Cerca di dimenticarmi, lo so, non è facile, ma prima o poi lo farai."
gli dico per poi uscire dalla stanza e ritornare nella mia.
Mi sono tolta un peso, ora posso continuare a dormire. Anche se non riesco, penso e ripenso alle sue parole 'io mi sto innamorando di te'.
Perché io non mi sono accorta di niente? Che stupida!
Questo sarà un piccolo segreto tra noi, Adrain non dovrà sapere niente.
Anche in amore a volte si nascondono delle cose.
Dopo quindici minuti mi addormento.

Qualcuno sta bussando alla porta, ma chi è? Io voglio dormire.
Insistono. "Ma chi cazzo sei?" urlo.
"Bella sono io!" cazzo... Adrian.
Vado ad aprirlo. "Scusami, stavo dormendo, sai come sono quando vengo svegliata!"gli dico dandoli un bacio.
Lui mi sorride e dopo alcuni secondi mi fissa. Cos'ha da guardare?odio quando le persone mi fissano. Odio essere messa al centro dell'attenzione, in soggezione.
"Perché sei già vestita?"mi chiede stranito.
Ora che cavolo gli dico?
"Oh....avevo intenzione di andare a fare colazione. Dopo essermi vestita il sonno mi ha travolto e mi sono addormenta." mento.
"Wow strano!"
"Ieri siamo tornati tardi, ero stanca!"
lui si avvicina a me, mi abbraccia e mi bacia.
"Dai andiamo a fare colazione, gli altri ci stanno aspettando."
Mi guardo allo specchio, mi sistemo i capelli e dopo noto la mia maglia stropicciata.
"Un attimo, devo cambiarmi la maglia!"
Scelgo una blu dalla valigia, mi cambio e usciamo dalla camera.
Facciamo colazione, andiamo a farci un giro nelle vie più famose di Madrid e a pranzo andiamo in un ristorante per il pranzo di inizio anno.
Come sempre il cibo è abbondante, in questi periodi è sicuro ingrassare.
Finiamo di pranzare alle 16:30, dopo torniamo in hotel, ci riposiamo e la sera andiamo in una discoteca.
Io, Adrian e gli altri ci divertiamo e balliamo, Marco è rimasto seduto al tavolino.
Sembra triste. Non voglio sia a causa mia. Io non voglio illuderlo, non voglio avvicinarmi. Non so come comportarmi.
A fine serata, dopo essermi chiesta mille volte 'vado o non vado?' mi avvicino.
"Perché sei giù di morale?"
"Non sono giù di morale."
"Ma dai, si vede a chilometri di distanza." lui si avvicina e cerca di abbracciami, ma io lo interrompo.
"Senti io non voglio illuderti, non voglio abbracciarti, poi starai peggio. Dopo questa vacanza evitiamoci di vederci ti farà stare meglio. Io ti voglio bene e non voglio che tu stia male a causa mia."
Lui mi guarda negli occhi, sono uguali agli stessi occhi che mi guarda Adrian, innamorati. Non aggiunge altro, annuisce soltanto.
Mi dispiace vederlo seduto lì da solo, così lo prendo per mano e lo porto in pista. Grazie ad Alex, gli sputa un sorriso, lui sa come tirare su di morale le persone, fa morire dal ridere.
Siamo tornati in hotel alle 2:00, io e Marco non abbiamo parlato, anzi lui mi ha parlato, ma con gli occhi, con lo sguardo.
In che situazione mi sono cacciata, sta diventando peggio di beautiful.
Cioè il mio futuro cognato si sta innamorando di me...
Devo stargli lontano...LONTANO!

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