Il passato di Vincent

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VINCENT POV
Lo guardo, "stai tranquillo goditi questo momento" annuisce, non riesce a parlare sta trattenendo troppe lacrime, avrà la gola chiusa come se qualcuno lo stesse strozzando,conosco quella sensazione.
Continua a fumare sperando di stare meglio, fa caldo, sto sudando; anche Jesse: così si alza i pantaloncini fino alla coscia, vedo le sue gambe e lo guardo arrabbiato "cosa fai?! adesso ti tagli anche?" alza lo sguardo indifferente su di me e riabbassa i pantaloncini, non dice niente.
Appoggio il capo al muro dietro di me e tiro un sospiro.

Rientriamo in casa e ci sediamo sul divano, cerco di consolare Jesse, sta passando un brutto periodo; strano che solo ora stia mostrando segni di pentimento.
"Jesse, ti capisco benissimo, anche io sono stato male quelche mese fa ricordi?"
"Si mi ricordo, ma come mai?"
"Ecco, ho picchiato due ragazzini, non stanno molto bene"
"Mi dispiace"
"Si anche a me...ma il tempo passa, fortunatamente l'ho superato ma a volte il pensiero di quel giorno infernale rimane impresso nella mia mente per molto tempo, é davvero difficile passare quelle ore"
"Per questo hai iniziato a fumare canne? Per dimenticare?"
"Si, il motivo principale é questo"
"Perché gli hai fatto del male?"
"Mi avevano dato fastidio, ma ora non ne voglio parlare"
"Certo"

Christina, la mamma di Jesse, ci interrompe entrando in casa, "ehi Vincent come va?" dice lei, "bene" rispondo,
"Vuoi fermarti a cena?"
"Un altro giorno grazie, ma perché che ore sono?"
"Le nove meno un quarto"
"Si é fatto tardi devo scappare"
Prendo lo zaino, saluto Jesse, la madre e mi incammino verso casa.

Oggi per la prima volta dopo tanto tempo ho parlato seriamente con Jesse, siamo amici da tanto, quindici anni esattamente.
Lui è stato sempre silenzioso e gentile, oggi invece lo vedevo diverso.
Sto pensando di invitare Jesse a un party che si terrà tra qualche giorno a casa di un mio amico, la si che si divertirà! Forse però devo dirgli che non sarà una normale festa tra amici.

JESSE POV
Appena Vincent è andato a casa mi sono richiuso in camera, ho messo la musica e ho ripensato a quello che aveva detto il mio amico.
Non credevo si mettesse in questi casini.

Sto notando che mi ha fatto bene sfogarmi con qualcuno, ora la mia storia la sa anche lui, non deve dirlo a nessuno però.

Mia madre mi chiama, vado a mangiare e mi annoia con le sue domande del tipo "allora ti sei divertito con Vincent?"
"Si" le dico ma volevo tanto risponderle "si ho fumato marijuana" cosa ne pensi ora? Dici che mi sono divertito?
Mio padre invece non mi parla e mio fratello mi vede con quella faccia da demente.

Dopo aver finito di mangiare rivado in camera e come è abitudine fare inizio a tagliarmi, è come se fosse una punizione che mi sento in dovere di affrontare per la scomparsa di Louisa.
A un certo punto mi fermo, ripenso alle parole di Vincent, decido di smetterla ma continuo a vedere il sangue che cola dalle mie braccia.

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Fine capitolo 4
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E anche questo capitolo é finito, spero che la storia vi stia piacendo, lasciate un voto e commentate per supportare.
~Enjoy~

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