《Il Nostro Stupendo Errore》 Hayes Grier

Avevo paura che non li avrei resi felici

"Io sono incinta"sussurrai.
Cam mi strinse forte le mani attorno ai miei fianchi e mi soffermai sulle espressioni di Nash e Hayes.
Entrambi non parlavano e guardavano il pavimento creando un silenzio imbarazzante.
"Ne sei sicura?"parlò Nash.
"Si ho fatto il test con Noemi"risposi.
"E tuo fratello lo sa?"chiese ancora ma guardandomi.
"Non ho il coraggio di dirglielo"abbassai la testa guardando i miei piedi nudi diventati improvvisamente interessanti.
"È mio?"chiese Hayes.
Calò di nuovo un silenzio imbarazzante e Hayes si avvicinò a me.
"È mio Laura?"alzò la voce e io annuì semplicemente.
"Perchè non me lo hai detto subito?"
"Avevo paura"lo guardai.
"Avevi paura di me"sembrò ferito.
"Avevo paura della tua reazione e che saresti scappato lasciandomi sola"ammisi.
"Non ci posso credere"sussurrò mettendosi le mani nei capelli.
"Hayes che cosa intendi fare?"chiese Nash.
"Non lo so cazzo"urlò sbattendo la mano sul marmo della cucina.
"Calmati"lo bloccò Cam prima che lanciasse un pugno al frigo.
"Come posso stare calmo? È incinta porca puttana"urlò più forte.
"Non la puoi lasciare sola"intervenne Nash.
"Non posso prendermi la responsabilità di un bambino"urlò esasperato.
"E lei? Lei e pronta secondo te? Anche se non lo fosse dovrà occuparsi comunque di quel bambino perchè non lo ucciderà"urlò Cam ormai infuriato.
Io rimasi in silenzio seduta su una sedia ad ascoltare le urla dei ragazzi.
"Come puoi essere cosi stronzo Hayes l'hai messa incinta e devi prenderti la responsabilità di quel figlio."disse Nash furioso.
"Ha 15 anni lau e io ne ho 17 non possiamo diventare genitori" disse Hayes e uscì correndo fuori casa.
***
POV'S HAYES
Avevo paura che non li avrei resi felici. Oltretutto non eravamo nemmeno fidanzati e sarebbe stato impossibile crescere un figlio senza una famiglia.
Lau avrebbe sicuramente trovato un ragazzo che l'avrebbe resa felice e insieme avrebbero creato la loro famiglia, ma non con me.
***
POV'S LAURA
"Lau mi dispiace lo sai che mio fratello non capisce nullla , vedrai non ti lascerà mai sola"mi  disse Nash abbracciandomi.
"Grazie nash"ricambiai l'abbraccio.
"Cam puoi portarmi a casa?"chiesi interrompendo l'abbraccio con Nash.
"Certo andiamo"prese la sua giacca.
Andai velocemente un camera di Cam a vestirmi e presi il cellulare.
Lo accesi e vidi alcuni messaggi da mio fratello e gli scrissi che stavo tornando a casa.
"Ok andiamo"avvisai Cam appena scese le scale.
"Laura chiamami per qualsiasi cosa"disse Nash
"Grazie mille nash"lo baciai su una guancia.
"Prego salsiccia"
"Salsiccia a chi nash?"risi
"A te lau"disse nash ridendo e uscì di casa.
***
"Grazie di avermi accompagnata a casa e per avermi ospitata a casa tua"mi rivolsi a Cam.
"Quante volte ti ho detto che non devi ringraziarmi e che farei qualsiasi cosa per te?"sorrise Cam.
"Ehm volevo parlare di ieri sere...insomma quello che hai detto mi è sembrato un po' strano"dissi imbarazzata riferendomi a quando Cam disse che avrebbe voluto che il bambino fosse stato suo.
"Senti Laura preferirei parlarne un'altra volta,adesso va dentro che tuo fratello ti ha chiamata cento volte da ieri sera" rise e mi baciò la fronte.
Lo salutai con la mano e lo guardai mentre si allontanava con la sua moto.
***
"Sono a casa"urlai.
"Laura"mi venne incontro mio fratello in mutande.
"Potresti vestirti"
"Perchè non ti piacciono i miei boxer nuovi"fece una piroetta.
"Sono stupendi"lo guardai"poi quegli orsetti danno un senso di sexy"lo presi in giro iniziando a ridere.
"Antipatica"incrociò le braccia al petto mettendo il broncio.
"E poi dovresti essere tu quello più grande?"domandai alzando un sopracciglio.
"Certo che sono io"disse buttandosi sul divano.
"Certo"risi gettandomi sopra di lui.