Air

Cap15

Lo studio del re era di gran lunga una delle più maestose sale dell'intero palazzo.Ogni volta che vi entravo venivo rapita dalla bellezza dei dipinti che l' ornavano,uno in particolare non mi consentiva di distogliere l'attenzione tanto era il fascino che esercitava. Ritraeva una ragazza sospesa nei cieli.Dalle sue scapole si dispiegavano due ali candide, come quelle di un'angelo, ma il suo volto non si riusciva a scorgere. Tanta era l'eleganza di quel quadro, tanto era il mistero che l'avvolgeva e lo rendeva intrigante. Ogni volta che lo guardavo mi sembrava di poter finalmente scorgere il viso della ragazza, come se si potesse voltare da un momento all'altro. Tuttavia, anche quella volta, fu solamente un' impressione.Ero in piedi nel mezzo della stanza, al mio fianco Rafael dritto e rigido come un manichino guardava fisso davanti a sè. Quella sua espressione concentrata mi fece venire il dubbio che fosse a conoscenza di qualche informazione di cui non ero stata messa a parte.Mi aveva quasi trascinata lì di peso e di fretta, sembrava nervoso.Contrariamente al suo solito non aveva quasi aperto bocca dopo avermi comunicato che gli era stato ordinato da mio padre di portarmi al suo studio. Nemmeno una battuta o una frecciatina velenosa. Non era da lui, qualcosa non andava.

"Che sta succedendo?" chiesi, guardando prima Rafael e poi mio padre.

"Il portale è stato attaccato Karen" m'informò mio cugino, sputando le parole come se non riuscisse più a trattenerle.

"Cosa?..Quando?" domandai scioccata. Rafael guardò mio padre e lui annuì così mio cugino continuò.

"Stamane. Poco prima dell'alba. Sono morti, si trattava di un gruppo poco numeroso anche se forte. Siamo riusciti a contenere l'attacco, ma la prossima volta potremmo non essere altrettanto fortunati." Due attacchi nella stessa notte a due dimensioni diverse. I nostri nemici aumentavano evidentemente se addirittura erano riusciti ad organizzare un attacco quasi contemporaneo. Mi chiesi quale essere di persona potrebbe unirsi alle file degli Erebi, ma un'altra domanda prese forma nella mia mente scavalcando quella precedente.

"Sei scosso e continui a tormentarti le mani" iniziai guardando Rafael con gli occhi ridotti a fessure "che cosa ci facevi tu al portale se non hai nemmeno terminato l'addestramento?" suonò più come una minaccia piuttosto che una semplice domanda.

Fece per aprire bocca e difendersi, ma mio padre lo interruppe. "Rafael ha disobbedito ai miei ordini e ne pagherà le conseguenze" affermò perentorio.

"Questo non spiega cosa facesse lui lì" insistei, decisa a scoprire cosa fosse accaduto.

"Karen era stata predisposta un'esercitazione sul campo per un primo gruppo di aspiranti custodi. Avrebbero dovuto affiancare i veterani, sfortunatamente è stata scelta la data sbagliata. Abbiamo perso alcuni uomini e qualche nuova recluta. Rafael non avrebbe dovuto partecipare al primo turno di esercitazione, glielo avevo impedito nonostante lui si fosse offerto volontario" spiegò il re con una calma zen che a volte invidiavo mentre altre mi suscitava l'istinto di prenderlo a schiaffi. Tornai a guardare Rafael, ero saltata alle conclusioni troppo in fretta e sempre a causa del fatto che venivo tenuta all'oscuro di tutto.

"Ad ogni modo ti ho convocata perchè desideravo che ascoltassi il resoconto di Rafael sullo scontro" rivelò, incoraggiando mio cugino a parlare.Fui sorpresa dall'improvviso cambiamento di atteggiamento di sua maestà. Che il mio nuovo ruolo di secondo elemento e l'addestramento con Sean mi avessero resa degna della sua attenzione ebbene?Accantonai il garbuglio di emozioni che mi soffocava la lucidità così da potermi concentrare sulle parole di mio cugino.Ascoltai tutto ciò che aveva da dire con estrema attenzione e lo memorizzai in modo tale da poterne discutere con Sean appena ne avessi avuto la possibilità. Successivamente il re congedò Rafael affermando di voler discutere in privato con sua figlia. Rimasi in attesa, preparandomi psicologicamente alla possibilità di ulteriori cattive notizie. Cos'altro poteva esserci?