it's only you

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4. You’ve never tasted cotton candy?

La sveglia suona troppo presto per i miei gusti. Liz è addormentata accanto a me e indossa ancora il vestito di ieri sera, la crocchia perfetta si è sciolta e una nuvola di capelli rossi sono sparsi sul cuscino.

Un brivido di freddo mi percorre. Mi alzo dal letto e copro Liz.

Mi fermo davanti allo specchio e fisso la diafana ragazza che mi sta davanti.

I capelli sono raccolti in una coda disordinata, tracce di trucco tolto di fretta giaciono appena sopra la palpebra, gli occhi rossi per il pianto e delle cifre sbiadite sono scritte con il pennarello sul suo avambraccio.

Aspetta… cosa?

Mi porto il braccio davanti al viso e guardo il numero. Dopo poco mi ricordo di tutto quello che è successo, quello è il numero di Zayn!

Afferro il cellulare dalla toeletta e digito in fretta un messaggio.

‘Giorno Malik. – C

Poso di nuovo il cellulare e mi fiondo sotto la doccia. Sotto il getto d’acqua calda riordino i pensieri su quello che è successo ieri.

Ho conosciuto i miei Idoli. Uno di loro mi ha confortato. E un altro mi ha spezzato il cuore.

Mhh. Direi un compleanno interessante. Esco dalla doccia , indosso l’accappatoio e asciugo i capelli.

Stando attenta a non bagnare niente mi infilo dentro la cabina armadio.

Non ho neanche il tempo di aprire il cassetto per prendere l’intimo che sento un urlo dalla mia stanza.

“Cosa succede? Chi è morto?” urlo spalancando la porta.

“IO SONO MORTA CHARLIE!” urla Liz guardandomi. E’ in piedi sul mio letto e tiene in mano il suo Blackberry.

“Liz, mi hai fatto morire di spavento. Scendi subito dal letto e dimmi che è successo.” Dico io portandomi una mano al cuore con fare teatrale.

“Charlie , non puoi capire. Ho il numero di Louis tomilson !” urla balzando giù dal mio letto.

“E capirai. Ieri sera non vi siete staccati un minuto.” Dico rientrando dentro la cabina armadio.

“Lo so! Non puoi capire quanto è dolce quel ragazzo! Anche più dolce di come leggiamo su Facebook o Twitter!” squittisce raggiungendomi nella cabina armadio.

Io cerco di ignorare il suo parlare/squittire su Louis e cerco di concentrarmi. Opto per un paio di pantaloncini di jeans e una camicetta bianca.

Mi vesto in fretta, mi lego i capelli e vado a sedermi sulla toeletta. Liz nel frattempo ha smesso di parlare e ha cominciato a messaggiare freneticamente.

Caccio un’occhiata al mio cellulare, ma niente. Non ha ancora risposto.

Metto la matita negli occhi, sto per prendere un po di blush per dare un po’ di colore alla mia pelle troppo chiara quando il cellulare vibra.

Buongiorno piccola. Scusa se non ti ho risposto prima, eravamo in radio. – Z

Fisso il telefono con gli occhi sgranati. Liz me lo toglie dalle mani e caccia un urletto.

“Ti ha chiamata piccola.” Urla accanto al mio timpano.

“Ci vedo anche io Liz. Non c’è bisogno di fare così.” Dico io guardandola male per avermi quasi assordato.

“Scusa Charlie.” Dopo aver detto questo si chiude in bagno.

“Io scendo a fare colazione. Ti aspetto giù. “ le urlo da dietro la porta.

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