it's only you

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19. An uninvited guest.

Three months later.

Io e Harry adesso camminiamo liberamente per le strade di Londra mano nella mano. La nostra relazione è ufficiale, e i loro fan ci adorano. Anche Alex e Taylor adesso sono una coppia a tutti gli effetti, e ogni tanto li vediamo quando passiamo da Los Angeles.

Mia mamma non ha preso bene questa cosa però, continua a blaterare qualcosa sul fatto che non dovrei fidanzarmi con una popstar e cominciare a prendere la cosa sul serio. Ma io non la ascolto, sono troppo felice. Stiamo passeggiando vicino Picadilly Street, e io mi soffermo sui suoi tratti fisici che conosco bene. I capelli ricci gli ricadono scombinati sulla fronte, le ciglia lunghe sfiorano le guance quando abbassa le palpebre che incorniciano gli occhi verdi come il prato coperto di rugiada, il busto muscoloso è fasciato da una sottile maglietta bianca, da cui attraverso riesco a vedere i tatuaggi neri che spiccano sulla pelle sempre leggermente abbronzata, la sua mano grande stringe la mia incrociando le sue dita con le mie. Risalgo con lo sguardo e lo poso sull’incavo del collo, dove mi sono rifugiata tante volte nel cuore della notte, quando tuoni e lampi squarciavano il cielo. E poi mi soffermo di nuovo su gli occhi, ogni tanto celati dalle palpebre chiare. Non mi sono accorta che ci siamo fermati, e che adesso mi sta guardando incuriosito. “Perché mi stai fissando?” mi chiede piegando leggermente la testa, come fa di solito quando è confuso o curioso risvegliandomi dai miei pensieri. “Io.. Stavo pensando a quanto tu fossi bello. E a quanto sono fortunata ad averti finalmente tutto per me.” dico con un sorriso, mentre il sangue affluisce sulle mie guance, facendole diventare scarlatte. Anche dopo tutto questo tempo riesce ancora a farmi questo effetto. “Sono io quello che è fidanzato con la principessa più bella e più coraggiosa di questo mondo. Non so cosa farei se tu te ne andassi.” dice guardandomi negli occhi. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia teneramente. “Ti amo.” mi sussurra tra le labbra. “Ti amo anche io.” dico sorridendo. Poi riprendiamo a camminare.

E’ già tardo pomeriggio, e il sole affiancato dalla luna ci guarda dall’alto di Londra, schiarendo un po’ il suo grigiore. Il telefono mi vibra nella tasca dicendomi che è arrivato un messaggio. Esco dalla tasca posteriore il mio cellulare, e controllo cosa dice il messaggio.

“Io e Perrie abbiamo combinato un pasticcio in cucina. Passate da Nando’s e prendete da mangiare per tutti. Sempre il solito.”  –Liz

Ridacchio. Harry mi guarda. “Chi è?” mi chiede. “Liz. Lei e Perrie hanno di nuovo tentato di cucinare qualcosa. Ci toccherà passare da Nando’s.” gli dico. Lui ride. E mi trovo a pensare quanto sia bello quanto sorride. Gli luccicano appena gli occhi, è felice.

Camminiamo a piedi fino da Nando’s, chiaccherando del più e del meno. Il suo familiare odore di menta si ormai si è mischiato al mio profumo di lamponi, che è ormai su quasi tutte le sue magliette e felpe. Entriamo nel fast food e l’odore di fritto mi entra nelle narici. Il direttore saluta Harry e me. “Quanti siete?” chiede. “Dieci.” risponde prontamente Harry. “Il solito?” chiede ancora, annuiamo insieme. Ci sediamo sul tavolino nell’angolo, aspettando che le nostre ordinazioni siano pronte. Nel frattempo prendo il cellulare, schiocco un bacio in guancia a Harry e scatto la foto. Lui mi guarda male.

Carico la foto su Twitter e aspetto un po’. Dopo un paio di secondi iniziano i commenti. Dicono quasi tutti “Che carini.” “Love Harlie.” “Che invidia. Vorrei essere al posto di Charlie.”. Sorrido. Perché finalmente mi chiamano Charlie e non la principessa Charlotte.

Sono quasi tutti tweet carini. Ma ne noto uno particolarmente cattivo. “Harry è solo un donnaiolo. Sta con la principessa solo per fare pubblicità al gruppo.” cerco in fretta di chiudere, ma Harry l’ha già letto, lo capisco dal buio nei suoi occhi. Rimetto il cellulare in tasca e mi giro verso di lui. “Ehi. Va tutto bene ok?” dico, ma lui scuote la testa. “No che no va tutto bene. Mi fa stare male pensare che certe ragazze pensino questo di me anche dopo tutto questo tempo.” dice guardandosi le mani, la voce leggermente incrinata. Gli prendo il viso tra le mia mani piccole e bianche, che risaltano sulla sua carnagione, e gli alzo il viso fino a portare i suoi occhi a livello dei miei. “Tu sei di gran lunga di quello che pensano loro. Non deve importanti. Ci sono milioni di ragazze e ragazzi che ti amano. E io ti amo. Non lasciare che queste stupide ti buttino giù.

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