it's only you

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14. Transfer.

Incinta? Non posso essere incinta. Ho solo diciotto anni dopotutto. E anche compiuti da poco. Cosa diranno a corte di me? La figlia della regina incinta e stuprata. Sarò la delusione di mia madre, più di quanto non lo sia già. E’ stato uno strazio crescermi per lei. Chi pensa a quell’età di avere un figlio? E adesso sono la figlia non voluta, e anche disgraziata. Forse dopo un po’ riusciranno ad avere pietà di me. Guardo Harry, neanche lui sa cosa dire. Ha lo sguardo come quello di un bambino smarrito. “Da quanto?” chiedo. Ho un groppo in gola. Non so come sia riuscita a dire quella manciata di lettere.  “Due settimane più o meno. Per questo non te ne sei accorta.” dice il dottore. Poi ci lascia nella piccola cameretta da soli, dicendo che fra non più di dieci minuti dobbiamo liberare la stanza.

Harry si avvicina a me e mi guarda spaesato. “Cosa farai?” dice guardandomi. Si è sforzato di dire quelle parole. Anche lui non riesce a parlare. Ci penso solo adesso. Cosa farò di questo bambino? Di certo non posso tenerlo. Devo abortire prima che sia troppo tardi. Non posso permettermi di avere un bambino. “Abortirò. Anche subito se posso.” dico, cercando di sembrare il più convinta possibile. “No. Non farlo.” dice saltando in piedi. Lo guardo scioccata. Che gli succede. Poi si rende conto di quello che ha fatto e si siede di nuovo. “Almeno parlane con Zayn prima.” dice guardandomi negli occhi. Sgrano gli occhi. Zayn. Non può essere che suo il bambino. Due settimane fa stavo ancora con lui. Piccoli flashback mi si parano davanti agli occhi. Comincio a piangere. Non voglio. Non lo voglio questo bambino. Non voglio questa vita. Io non ho mai chiesto di essere una principessa. E adesso mi ritrovo in questo guaio. “Andiamo a casa sua. Dobbiamo andarcene da qui.” dico. Il mio tono è basso. Avrò sicuramente una faccia funerea. Mi alzo dal letto, ma ho una fitta alla pancia. Allora Harry mi viene subito vicino, e mi aiuta ad alzarmi. Andiamo fino alla macchina e mi siedo lì. Le fitte non ci sono più finalmente, e mi sento decisamente meglio. Mentre siamo per strada Harry finalmente rompe il silenzio. “Ti senti meglio? Hai ripreso colore.” dice, io mi giro e annuisco. Lo guardo mentre guida. E’ nervoso, ha la mascella serrata, e le labbra chiuse in una linea dura. In questo momento sembrano sottilissime, ma so bene che sono piene a carnose. I ricci gli ricadono scombinati sulla fronte, ma lui sembra non accorgersene. Gli occhi verdi sono puntati sulla strada, e non riesco bene a leggere le emozioni che attraversano il suo viso. Sembra arrabbiato. I nostri sguardi si incrociano per un momento, e i suoi lineamenti sembrano addolcirsi. “Siamo arrivati.” dice, mentre io ero intenta a fissare le sue ciglia scure, che ogni tanto sfiorano leggere le guance.

Apro la portiera e lo ritrovo subito lì davanti, che mi aiuta a scendere. La piccola casetta è proprio davanti alla villa dei ragazzi. Mi cinge la vita premuroso, e arriviamo camminiamo verso casa di Zayn. Harry suona, e dopo pochi secondi la porta si apre. Zayn guarda prima me, sorpreso, poi guarda Harry e si rabbuia, quando vede il suo braccio attorno a me sembra arrabbiarsi.

“Siete venuti per dirmi che state insieme? Beh. Congratulazioni.” dice duro. Quello non è il mio Zayn. Io non lo riconosco. Quella voce non è la sua. Guardo in basso e piango. Adesso anche Zayn è arrabbiato. Finirò con il restare da sola. “Mi spieghi perché cazzo piange ora?” parla di nuovo Zayn. E di nuovo non lo riconosco. Nel suo tono c’è una nota dura che non aveva mai usato con me.

“Oh, merda. Charlie ti prego calmati. E tu, razza di idiota vedi di farci entrare.” dice Harry, accarezzandomi piano la schiena tentando di calmarmi, mentre io continuo a piangere. Non la voglio questa vita. Andava tutto a meraviglia. E adesso per realizzare un sogno la mia vita sta andando a rotoli. Zayn si fa da parte e ci fa entrare. Non so come riesco a ordinare ai miei piedi di camminare, e andiamo in salotto. Dove Harry mi porta un bicchiere d’acqua, e finalmente riesco a calmarmi. Penso che ho pianto più in questo periodo che in tutta la mia vita. “Adesso potete spiegarmi che succede?” chiede Zayn. Io alzo lo sguardo. Ho il mascara colato e gli occhi gonfi, non deve essere proprio un bello spettacolo. “Sono incinta.” dico tutto d’un fiato. Zayn sgrana gli occhi. Non sa cosa dire. Ci guarda. All’inizio guarda male Harry, poi capisce che lui non c’entra niente, e che il bambino è suo. “Cosa vuoi fare?” mi chiede. Anche lui come Harry si sforza di dire quelle parole. “Voglio abortire. Non ho intenzione di occuparmi di questo bambino. In più noi due non stiamo più insieme.” dico con la voce ancora spezzata. Il mio cuore è ancora sanguinante per la rottura con lui, e il mio corpo ancora dolorante per lo stupro subito da Austin. Non ho bisogno di un figlio che mi complichi la vita. Ci pensa un po’ e poi parla. “Ti prego non farlo. Un gesto del genere per me equivale all’omicidio. Potremmo provarci. Due mesi. Ti chiedo due mesi. Poi potrai farne quello che vuoi. Non farti prendere dal momento. Ti potrai trasferire qui se vuoi. E potremo provare a essere una famiglia.” dice serio. Io lo guardo negli occhi. Dice sul serio, non sta scherzando. Non so se sia davvero una buona idea, ma c’è ancora una piccola parte del mio cuore che lo vuole ancora vicino a me. E’ dopotutto possiamo davvero provarci. Sono maggiorenne, e posso trasferirmi quando voglio. “Va bene.” dico. Tutti e due mi guardano sbalorditi. “Cosa?” chiedono contemporaneamente. “Ho detto che va bene. Andrò al castello, dirò che mi trasferirò e prenderò le mie cose e le farò portare qui. Dopodiché proveremo ad essere una famiglia.” dico cercando di apparire padrona di me stessa. Tutti e due non sanno cosa dire. “Harry, puoi accompagnarmi al castello per favore?” chiedo rompendo quel silenzio imbarazzante. Lui annuisce perplesso e ci alziamo. Zayn è rimasto sul divano, e non accenna a muoversi. Esco di casa e salgo sulla Range Rover di Harry, che dopo poco mi spunta accanto. Mette in moto la macchina. Il viaggio procede in silenzio. Arriviamo davanti al castello, e Harry spegne il motore. Sto per scendere quando lo sento parlare. “Charlie?” chiede. Mi giro, e guardo in quegli occhi verdi, così profondi, così belli. “Si Harry?” gli rispondo. “Ne sei sicura?” mi chiede. E’ spaventato. Esito. “Io… Si, ne sono sicura.” dico. Lui accende di nuovo il motore. Scendo dalla macchina e lo guardo andarsene. Entro al castello e vado dritta in camera mia. Prendo due valige, e inizio a mettere dentro tutte le cose più importanti. Quando ho finito chiamo una cameriera e le dico di portare tutto giù e di chiamare Jeff. Lei annuisce e sparisce nel corridoio. Scendo le scale e mi dirigo nell’ufficio di Josh, sempre indaffarato.

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