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Ariana.

Sto guardando la televisione quando sento pronunciare il mio nome da una voce famigliare. Mi alzo dal letto e, controvoglia, mi costringo ad aprire la porta.
<<Cosa diamine vuoi, Charlie?!>>
Per un attimo penso di non farlo entrare, tuttavia, continuando ad ignorarmi, si siede sulla scrivania senza ribattere.
<<Ti ho ap->> ma non faccio in tempo a terminare la frase che lui preme con forza le sue labbra sulle mie. Gli tiro uno schiaffo che risuona nella stanza.
Tyler dal corridoio fissa la scena allibito, serrando la mascella.
Si scaraventa su Charlie, e io faccio di tutto per fermarlo, ma invano.
Che provi qualcosa per me?
Anzi, la vera domanda è: Tyler è capace di amare?
La risposta la posso ottenere solo da lui, ma adesso è troppo arrabbiato...
Troppo arrabbiato per ragionare ed evitare di prendere a pugni Charlie; troppo arrabbiato per pensare lucidamente; troppo arrabbiato per parlare; troppo arrabbiato per fare qualsiasi cosa escluso inveire su Charlie.
Malgrado tutto ciò che sta accadendo, la speranza che un giorno io e Tyler staremo insieme mi dà la forza di andare avanti.
Può sembrare strano, però in lui ho sempre visto qualcosa di buono, un lato del suo carattere che tende a nascondere spesso.
Sono scappata tutte le volte, mentre aveva passato il suo tempo a rincorrermi.
E se non dovesse farlo più? Se si sia arreso?
No, non è possibile.
<<Basta!>> grido, e finalmente riesco a separarli.
Charlie intuisce che è giunto il momento di togliere il disturbo.
<<Tyler, dobbiamo discutere un po'>> annuncio una volta rimasti soli.
Ora sta sorridendo ma si vede che lo sta facendo forzatamente.
<<Hai intenzione di perdonare il ragazzo che ha baciato la tua migliore amica?>> dice a denti stretti, chiaramente sarcastico.
Rido amaramente.
<<Sul serio? Ti sembro così stupida? Quella storia è finita ormai>> gli spiego.
<<E questo dovrebbe importarmi?>> domanda con indifferenza, la voce piatta e priva di interesse.
<<Sì, perchè tu... cioè...>> Non riesco nemmeno a parlare.
Sghignazza.
<<Aspetta. Non provo nulla per te, sei solo una delle tante ragazze che ho tra i piedi>> dice alzando le spalle. 
Colpita e affondata.

L'errore da ricordare. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora