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Stefany.

Odio Tyler: se potessi strozzarlo, lo farei con le mie stesse mani.
Mi dirigo nella camera del mio ex fidanzato mentre una valanga di pensieri mi riempie la testa.
<<Dov'è?>> Mi rivolgo a uno dei suoi coinquilini che mi si para davanti impedendomi di varcare la soglia della loro stanza.
<<È in giro da qualche parte. Vallo a cercare.>>
Non gli faccio finire la frase che lo oltrepassasso, e come avevo già intuito trovo Tyler steso sul suo letto.
<<Perché fai di tutto per evitarmi?!> quasi gli urlo in faccia.
<<Perché non ho voglia di parlarti, mi pare evidente>> fa spallucce.
Sono fuori di me, esasperata e stanca di questa situazione.
<<No, mi dispiace: non è che appena trovi un'altra ti scordi di me. Hai capito?>>
Alza gli occhi al cielo e mi intima di andare altrove.
<<Non mi interessa>> afferma, ma non è una grande scoperta...
<<Dovrebbe interessarti invece>> gli faccio notare.
<<Okay, tu vuoi stare con me però io no.>> Adesso è lui ad alzare la voce, e almeno sono sollevata di non sentire più quel tono monocorde privo di una qualsiasi emozione.
Sento gli occhi lucidi ma facendomi forza trattengo il dolore.
Non piango da quando è morto mio padre, da allora non ne ho mai avuto il motivo, ma sento che tra non molto lo farò.
Tyler si alza e in men che non so dica sono seduta sul pavimento freddo del corridoio. Pian piano riesco a calmarmi. All'improvviso la porta alle mie spalle si apre e vedo Tyler.
<<Dove stai andando?>> gli chiedo.
<<Lontano da te. Il più possibile.>>

L'errore da ricordare. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora