Coinquilini || Cameron Dallas [IN REVISIONE]

14.Mi fa ricordare che non sono l'unico a piangere.

Non è possibile...no!

Ha lasciato pure il cestino li...

Non ci credo,resto immobile.

Ma sto facendo?

Corro verso la finestra urlando il suo nome.

Guardo giù e vedo che c'è una piattaforma a poco piu di un metro di distanza dalla finestra.

Lui sta ridendo come non so cosa,deve aver trattenuto fin troppo le risate.

"Sei uno stronzo!pensavo che tu..ti odio!"dico asciugandomi gli occhi un po lucidi.
"Passami il cestino dai"mi dice lui ancora ridendo.

Glielo passo e scendo dalla finestra anche io,ma con molta goffaggine.
Si dice goffaggine?boh chissene.

Appena scendo Cam mi chiede "ti sei spaventata cosi tanto?"
"Non puoi capire quanto!"confesso.

Mi abbraccia e io ricambio l'abbraccio.

"Come potrei suicidarmi se tu manco sai scendere da una finestra da un metro di distanza!"scherza.

Gli do un leggero pugno nel braccio.

"Ahia il braccio"mi prende in giro.
"Ahia il cuore" dico.
"Questa cosa l'avevamo già detta"dice.

Ma va...

"A me piace"ammetto.
"È divertente si..dai andiamo"
"Ma regge questo coso?"chiedo.
"È fatto di ferro Princi certo che regge,ah e prima che tu me lo chieda..vale lo stesso per le scale"

Mi legge nel pensiero..è ufficiale.

Arriviamo FINALMENTE nel tetto,non è molto ripido come pensavo..

Per arrivare in cima,dove un pezzo del tetto è liscio(?) bisogna prima arrampicarci con una corda che è legata ad una finestra.

Sia benedetto che l'ha messa.

Ad un certo punto inizia a piovere..ma ti pareva!

Cam è gia arrivato in cima mentre io mi sto ancora arrampicando..spero solo di non scivolare e cadere.Ho paura.

Sono quasi arrivata e manca veramente poco,Cam mi porge la sua mano ed io la afferro.

Arrivo sana e salva ed espiro l'aria che non mi ero accorta di trattenere.

"Vuoi che torniamo dentro per ripararci?"chiede.
"Oh no potevo cadere quindi tutto quel tragitto non l'ho fatto per niente"dico con un sorriso "se a te non dispiace,a me piacerebbe stare qui" dico infine.
"Speravo lo dicessi"dice.Fa una pausa e ricomincia "amo stare sotto la pioggia,mi fa ricordare che non sono l'unico che piange"
"Anche io,amo la pioggia"dico.

Ho un po freddo..ma cerco di nasconderlo e di non farglielo notare.

"Tieni metti questa"dice porgendomi la sua giacca.

Tentativo fallito.

"No tienila pure non ti preoccupare"
"Ho detto di metterla,fallo per me"

Afferro la giacca e la metto.
"Ora ho freddo io peró"

Abbasso la testa e faccio per togliermi la giacca ma vengo interrotta dalla sua voce

"No tienila,più che altro vieni qui,stendiamoci" dice.

Mi stendo accanto a lui.È bellissimo.

"Arrivano le gocce di pioggia dritte nel viso peró"dico ridendo.
"Chiudi gli occhi e abbracciami,cosi mi riscaldi un po"

Faccio quello che dice.

"Ti racconto una cosa..tu peró tieni gli occhi chiusi okay?"chiede.
"Va bene"rispondo.

"Ero in quinta superiore quando mi innamorai di una ragazza veramente stupenda..non l'avevo mai notata prima,eppure stava in quella scuola da quattro anni,come me..la notai un giorno al bar,ancora non sapevo che frequentasse la mia scuola,e ci provai..era veramente bella..il suo sorriso era veramente stupendo e..okay scusa la smetto"conclude.
"No continua,ti prego"lo imploro accovacciandomi ancora di più a lui.

"Pensavo mi trovassi ridicolo.."
"Continua"ordino scherzosamente.

"Il suo sorriso era veramente stupendo..e lo era ancora di pìu perche sorrideva grazie a me..mi diede il suo numero ed io ero felicissimo,perchè mi piaceva,ancora non la amavo ne niente,ma come ragazza mi piaceva..ci sentimmo sempre di più su whatsapp,e a scuola io cercavo lei e lei cercava me..circa 3 mesi dopo ci mettemmo insieme,l'amavo Dio se l'amavo..avrei fatto di tutto per lei..e quando dico tutto..intendo tutto..il tempo passava e lei si comportava sempre più stranamente,insomma..non era più lei,sembrava un'altra,o almeno con me"
Sospira e fa una piccola pausa "nom capivo proprio perché..con gli altri si comportava sempre allo stesso modo..solo con me era strana,passava sempre meno tempo con me,iniziava a parlarmi male e a stargli antipatici tutti i miei amici..e la cosa mi ferì molto.Volevo lasciarla,ma l'amavo troppo.Poi peró ci pensai meglio,forse non l'amavo più,magari non volevo sentire la sua assenza totale..quindi la lasciai,lei pianse,pianse tantissimo,mi chiese perché ed io gli dissi tutto,2 settimane dopo la rottura,non venne più a scuola..sua madre mi chiamo dicendo che la stavano operando..aveva un cancro..non passava piu tanto tempo con me per le frequenti visite,si comportava male con me perché voleva che io nom soffrissi troppo,che io potessi odiarla almeno un po da soffrire di meno se lei non ce l'avrebbe fatta.Corsi in ospedale appena ho saputo ció.
Mi disse "ti amo" appena entrai.
Io non dissi niente,non l'amavo più,ma erano forse i suoi ultimi giorni di vita e le dissi "anche io,Katrin,tanto"
Mi sentii comunque una merda..fu ricoverata e lei si salvó dal cancro,lo vinse,es io ero felicissimo,ma appena potè uscire dall'ospedale scappo via in un altro stato insieme ai suoi genitori ovviamente,non seppi mai il perchè.La chiamai,le mandai messaggi ma niente non rispondeva mai.Eppure i suoi accessi erano recenti.."chissa a chi scrive" mi chiedevo.."conclude.

Sto praticamente piangendo oceani per questa storia.
"L'hai inventata?"chiedo.
Sospira "no" dice.
"Io..mi..mi dispiace tanto"dico ancora tra le lacrime.
"Non piangere peró,sei piu bella quando ridi"

Lo abbraccio forte.Come per chiedergli do non lasciarmi.

"Entriamo per mangiare?io sinceramente ho fame"dice lui interrompendo il silenzio.
"Si"dico.

Entriamo dentro scendendo al primo piano.

Prende un telo e lo posiziona nel pavimento.

"Avevo programmato di mangiare fuori..scusami"si scusa.
"Non importa,va benissimo ance cosi"dico.

Sorride es io ricambio il sorriso.

Mangiamo abbastanza veloce e poi rimettiamo tutto nel cestino.

Non appena abbiamo messo apposto tutto corro subito fuori sperando piova ancora.

Piove ancora.Fantastico.

Inizio a girare su me stessa con le braccia aperte e il viso rivolto al cielo.

"Si pió sapere cosa stai facendo?"mi chiede Cam ridendo.
"Sto ballando sotto la pioggia"urlo per farmi sentire.
"Perchè?"
"Ho sempre voluto farlo"
"Prenderai la febbre"
"Sembri mio padre!non mi importa!"
"Perche lo hai sempre voluto fare?"chiede raggiungendomi.
"Magari troveró il mio vero amore,come si osa dire,chissa magari verrà ora,per caso"
"Si certo come no.."
"Allora,balliamo insieme?"

Ehilà!spero che il capitolo vi piaccia