Lunedì 1 Settembre
Agosto. Fine Agosto. Fine delle vacanze e della tranquillità.
Settembre. Inizio Settembre. Inizio della scuola e dello stress.
Già perché il primo anno di università mi avrebbe riservato enormi cambiamenti e avrebbe deciso la mia sorte.
Nuovo ambiente, nuovi compagni e nuovi professori.
L'unica speranza che avevo era di non finire nel corso di ragazze, che a mio modo definivo "snob e troie".
Il che in una città come Los Angeles non sarebbe stato facile.
Non mi si può definire una Barbie anche se sono bionda naturale e ho le curve al punto giusto. I miei occhi verdi sono contornati da lentiggini sparse per tutto il viso che mi donano un'aria sbarazzina ma anche intrigante."Driiin driiin"
Oh caspita. Ora sì che sono davvero nel mondo reale e non più in quello dei sogni.
Eccoci. Sono le 7.30 del primo giorno di questo nuovo inferno. Avrei volentieri buttato a terra la sveglia ma non potevo perché almeno il primo giorno per fare una buona impressione sarei dovuta arrivare in orario ai corsi, o,per lo meno, alla presentazione dei corsi.
Dopo aver cambiato ben 4 outfit finalmente trovai qualcosa di adatto per l'occasione, un paio di jeans chiari e un top blu.~Si puó andare~ pensai tra me e me, sperando di aver azzeccato look e non sembrare un pesce fuor d'acqua.
Scesi e trovai in cucina i miei genitori intenti a prepararmi i muffin che adoro tanto.«Tesoro eccoti una super colazione per iniziare bene questo anno. Sei così cresciuta... Ma per me rimani sempre la mia bambina »
Okay. Sarei potuta soffocare tra le braccia di mia mamma, ma si sa, la mamma è sempre la mamma.
Dopo aver fatto un'abbondante colazione mi diressi in macchina con mio papà pronta per iniziare questa nuova avventura.«In bocca al lupo Angel!»
Furono le ultime parole che sentii pronunciare da mio papà prima di scendere e sbattere la portiera della macchina.Davanti al cancello della scuola non potei fare a meno di notare un gruppo di ragazzi fermi, seduti su moto sportive, che parlavano con delle ragazze che ridevano ad ogni loro battuta.
La più bella, e probabilmente la capo delle cheerleader nonché fidanzata di uno di quei badboy, sfoggiava un vestitino semi-trasparente, delle ballerine rosa e una borsa di Prada in tessuto tecnico. Rosa.
La prima cosa che cercai di fare fu quella di passare inosservata, non volevi guai e soprattutto non volevo nemmeno sapere cosa ci facevano fuori dalla mia scuola, anche se un'idea me l'ero già fatta.«Angi! Finalmente sei arrivata! Sono così felice che non puoi immaginare! Ci pensi? Sta per cominciare una nuova era e ci possiamo riscattare! E poi hai visto quanti ragazzi carini? Spero che siano nella mia classe e di poterli conoscere!»
Ecco che venni travolta dalla mia migliore amica, Layla, e dal suo sempre presente entusiasmo. Quella ragazza, dopo 19 anni di amicizia, riusciva ancora a stupirmi. Avrei voluto essere anche io come lei, più spensierata e sempre positiva. E invece eccomi qua, come un manico di scopa a fissare la mia amica e a cercare di dare una soluzione logica alle sue parole.
«L'unica cosa che posso dire,bella mora, è che oltre a non essere felice di questo giorno, sono ancora più triste perché non seguiremo tutte le stesse materie. Non mi importa dei ragazzi lo sai, voglio solo...»
Venni interrotta da una voce possente che usciva dai megafoni sparsi per tutto il cortile e che annunciava per le matricole la riunione e la presentazione in aula magna. Certo, dando ovviamente per scontato che noi matricole sapessimo dove fosse l'aula magna. Come no. Di bene in meglio.
Io e la mia amica, nella disperazione decidemmo di seguire l'orda di ragazzi che, come noi, sembravano sperduti e spaesati, nella vana speranza che, prima o poi, qualcuno potesse darci indicazioni.
Venni trascinata da Layla giù per le scale e successivamente per un corridoio buio con tante biforcazioni fino a giungere in un'aula enorme con un sacco di sedie. E un sacco di ragazzi.«Bastava seguire le frecce, non era poi così difficile» sentii dire alla mia amica. Certo, come se io con tutta quella gente avessi notato le frecce.
Tutto quel chiasso finalmente finì nel momento in cui entrò un uomo sulla cinquantina, con un paio di baffuti ridicoli e degli occhiali rotondi con montatura semplice in metallo che si presentò come il Preside.
Iniziò a parlare e a fare un noioso discorso su come comportarsi, sui vari corsi, esami, stage e laboratori. Infine lesse un elenco di tutte le varie materie dei piani di studio e dei rispettivi professori. Dannazione. Avrei seguito pochi corsi con Layla e per lo più laboratori inutili e facoltativi. Non avevo proprio voglia di farmi nuovi amici, per non parlare di nuove amiche.
Mentre ero persa nei miei pensieri andai a sbattere contro qualcosa, o meglio, contro qualcuno.
Alzai gli occhi e...«Angel! Sei proprio tu allora!»
Ciao ragazze! :)
Questa è la mia prima storia!
Spero possa piacervi! Vi assicuro che ci saranno tantissimi colpi di scena e sarà una storia molto intrigante!
Seguitemiiiii e...buona lettura!!
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Angel
Teen FictionInizio di una nuova vita Nuovi amici, vecchi amici La ragazza più odiosa dell'Università Il ragazzo più bello e stronzo di tutto l'istituto "Vai da lui se è quello che vuoi. Ma poi non tornare da me dopo che ti avrà spezzato il cuore." "Non so...