Non riuscii ad evitarlo.
<<Bene è così che si fa>>commentò la professoressa.
<<Dunque, ci sono copie di monologhi sugli scaffali rossi in fondo all'aula.
Iniziate a dare un'occhiata ai libri e ciò che dovete cercare è una scena che per voi abbia significato, che tocchi qualche punto della vostra anima. Nel giro delle prossime lezioni risponderò a qualunque vostra domanda sui brani che vi sembrano interessanti e, una volta che avrete scelto il pezzo, vi spiegherò i passi che dovrete fare per preparare la vostra presentazione>>.Con un sorriso e un cenno del capo pieni di energia ci indicò di cominciare a sfogliare i libri della scaffalatura.
Mi sentivo ancora rossa come un peperone e a corto di fiato, ma mi alzai con gli altri, anche se non riuscii a non sbirciare Erik da dietro la spalla.
Stava purtroppo uscendo dall'aula, ma, prima, si voltò e mi becco a guardarlo come una tonta.
Arrossii (ancora), lui incrociò il mio sguardo e mi sorrise (ancora)<<Che bonazzo strafigo>>mi bisbigliò all'orecchio qualcuno.
Mi voltai e mi stupii vedendo che Layla fissava Erik facendosi vento.
<<Non ti avevo vista>>risposi.
<<Già, l'avevo capito. Hai visto quanto è bello? Mia sorella me lo aveva detto, ma dal vivo è ancora più stupendo>>
<<Non ce l'ha la ragazza?>>chiesi come un'idiota totale.
<<Solo nei miei sogni.>>Disse con aria sognante <<A dire il vero, mia sorella dice che corre voce che lui e Afrodite stessero insieme ma da qualche mese è finita. Questo è quello che so, anche se non ne sono sicura>>.
Io non lo ero per certo, ma non dissi nulla.
Presi un paio di volumi di monologhi dalla scaffalatura e mi incamminai verso il mio posto.<<Ehi, a proposito, Erik ti guardava>> riprese Layla.
<<Ma no, guardava tutti>>dissi anche se sentivo che la mia stupida faccia diventata ancora più rossa.
Sai mentire proprio bene eh! Un po' più convincente la prossima volta.
<<Certo, ma ti guardava sul serio intendo...>>
Ci interruppe la professoressa per fortuna, intimandoci di tornare a sedere.
Era vero, mi aveva guardata sul serio. Ma perché? Doveva aver capito che ero in corridoio prima, per cui che tipo di interesse mostrava verso di me? Voleva mettermi in imbarazzo davanti a tutti?
E poi io. Davvero potevo anche solo pensare di interessare ad un ragazzo come lui, che stava o era stato con quell'odiosa Afrodite? Probabilmente non avrei nemmeno dovuto pensare a lui.
Osservai i due volumi che avevo distrattamente preso, e ne aprii uno alla sezione Monologhi femminili drammatici.
Il primo brano era tratto da "siempre en ridiculo" di Josè Echegary.
Davvero ottimo, sul serio. Bhe che diavolo! Probabilmente era un segno.
Le altre ore della mattinata volarono, come i miei pensieri che andavano a Erik. Era come un chiodo fisso, non riuscivo a levamelo dalla testa.
Poi finalmente la campanella dell'ultima ora suonò e solo allora mi resi conto che il primo giorno era trascorso, quel primo giorno di università che avevo atteso così tanto e che ora avrei voluto non fosse mai arrivato.
Rimisi la gomma e la matita nell'astuccio, lo chiusi con un gesto automatico e allo stesso modo chiusi i libri dei monologhi e li riposi sugli scaffali. Quando tornai alla realtà mi resi conto che nell'aula eravamo rimasti solo io e Ryan.
Alzai un sopracciglio perplessa.
Da quando Layla se ne andava senza nemmeno salutare?Vi vede già sposati secondo me. Avrà visto come Ryan ti parla e sicuramente avrà pensato che ci sia del tenero. Oh quanto amore nell'aria.
Ma cosa vado a pensare. A rifletterci bene però da parte della mia amica un ragionamento così non mi avrebbe stupita.
<<Scusami Ryan, vai pure, io sono lenta>>
<<Figurati -rispose sfoderando uno dei suoi soliti sorrisi - non abitiamo così lontano, ho pensato che potremmo tornare a casa insieme>>
<<Ryan -risposi con un sospiro - ma se tu abiti dalla parte opposta...>>
<<Già. Va bene ho capito, è stata una giornata pesante, allora ci vediamo domani>>
Detto questo mi salutò e se ne andò lasciandomi sola a raccogliere le mie cose e i miei pensieri.
Povero, forse avevo sbagliato a rifiutare che mi accompagnasse a casa. Cambiai tempestivamente idea, mi girai per richiamarlo ma era già sparito.Sei proprio una stupida! Ora penserà che non gradisci la sua compagnia e non si offrirà più di fare la strada insieme a te.
No. Molto probabilmente lo aveva fatto per essere gentile o perché glielo aveva consigliato sua mamma. Sospirai. Chi li capiva i maschi? Se ci teneva davvero avrebbe insistito no?
Presi la mia borsa e uscii, cercando di seguire la mia memoria visiva e di non perdermi.
La scuola era ormai deserta, non c'erano più le urla delle altre matricole eccitate. Faceva davvero un po' paura.
Il cielo si era oscurato e le ombre degli alberi all'esterno si riflettevano sulle pareti di pietra del corridoio e solo quando giungi nel cortile principale e all'aria aperta tirai un sospiro di sollievo. O quasi.Ciao ragazze! Spero che la storia vi piaccia! Piano piano verranno fuori tutto i personaggi, ditemi cosa ne pensate e se vi piace lasciate un commento o una stellina! Al prossimo capitolo! Un bacio!
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Angel
Teen FictionInizio di una nuova vita Nuovi amici, vecchi amici La ragazza più odiosa dell'Università Il ragazzo più bello e stronzo di tutto l'istituto "Vai da lui se è quello che vuoi. Ma poi non tornare da me dopo che ti avrà spezzato il cuore." "Non so...