Venerdì 5 Settembre
Sole, tanto sole.
Un parco pieno di fiori in boccio.
Una panchina.
Arrivai di corsa, come al solito ero in ritardo.
Speravo che non mi avesse aspettata a lungo.
Avevo atteso quel momento da tanto tempo.
Il giorno in cui avrei messo in gioco i miei sentimenti e mi sarei dichiarata.
Ogni volta che lo vedevo mi batteva il cuore, arrossivo se mi rivolgeva la parola e il tempo con lui volava.
Eccolo, era già la. Aveva una felpa blu elettrico, impossibile non riconoscerlo.
Rallentai il passo.
Ero davvero felice, quando gli avevo detto che dovevo parlargli e che era una cosa delicata e urgente, avevo avuto paura che intuisse le mie intenzioni e non volesse incontrarmi.
Ma non mi ero fatta avanti già una volta tanto tempo prima e mi ero pentita.
Dovevo sapere la verità, voleva saperla una volta per tutte.
Mi ero innamorata di lui dal primo giorno di liceo, quando ero inciampata sui gradini dell'ingresso e mi aveva aiutata a rialzarmi senza ridere di me o prendermi in giro.
"Ciao..."
sussurrai appena.
Lui si girò e...
"Erik? Ma cosa ci fai tu qui?"Mi svegliai di soprassalto con il cuore in gola. Il sogno che avevo appena fatto sembrava così reale, potevo ancora sentire il caldo sulla mia pelle e sentire l'agitazione e l'adrenalina che avevo provato. Oggetto del mio sogno sarebbe dovuto essere Ryan, e allora perché quando si era girato avevo visto il volto di Erik?
Scossi la testa cercando di calmarmi."Era solo un sogno. Era solo un sogno."
Ripetei cercando di convincermi.
E allora perché se era solo un sogno mi aveva turbata così tanto?
O stavo impazzendo oppure avrei fatto meglio a stare lontana da Erik. Quel ragazzo mi confondeva e mi faceva fare o pensare cose assurde. Perfino nei miei sogni perfetti me lo dovevo trovare. Rovinava sempre tutto.
Stava diventando un incubo.Che situazione complicata!
Per fortuna era l'ultimo giorno della settimana e avrei avuto un weekend per riposarmi e riprendermi del tutto.
Mi alzai, feci una doccia veloce, indossai il mio paio di jeans preferiti, una maglietta azzurra e un giubbotto di pelle blu scuro. Mi truccai appena mettendo un po' di blush e mascara nero. Presi la borsa con i quaderni di scienze e scesi in cucina per fare una colazione veloce a base di strudel e succo di arancia.
La giornata era davvero stupenda, quasi quanto nel mio sogno.Perfetto. Pensai. Manca solo che oggi Erik mi rovini la giornata e siamo a posto per passare un bel weekend.
Ma, in fondo, chi era Erik per potermi rovinare una giornata? O anche solo perché io perdessi tempo a pensare a lui?
Aveva la sua vita e io avevo la mia.
Era questo l'importante.Arrivai in aula appena in tempo prima dell'inizio della lezione. L'argomento del giorno sarebbe stata l'adrenalina.
Perfetto. Davvero perfetto. Sarà un segno del destino.
Presi posto vicino a Layla che, sorridendomi mi fece un segno ammiccante nella direzione di Ryan che era un paio di file davanti a noi.
"Allora cara, devi ancora raccontarmi del vostro pranzo romantico di ieri!"
La solita sognatrice. Vedeva cose dove non esistevano"Ora, cara, vorrei concentrarmi sulla lezione, dopo nella pausa ti spiego tutto."
Mi guardò con un espressione in volto che lasciava intendere che non l'avrei passata liscia e che avrei subito di li a poche ore un lungo interrogatorio.
In fondo era la mia migliore amica, con chi potevo parlare se non con lei?Mi concentrai sulla lezione per il resto dell'ora, prendendo appunti e cercando di non fare caso alle occhiate che mi lanciava di tanto in tanto Layla.
"L'adrenalina -ci spiegò il professore- è
Finita l'ora il professore raccolse le sue cose e uscì dall'aula saltandoci e augurandoci buona giornata. Chiusi il quaderno e dopo aver riposto le penne nell'astuccio misi tutto in borsa.
Salutai Ryan che mi disse che non si sarebbe fermato a pranzo perché subito dopo aveva gli allenamenti di basket e lo vidi abbastanza distaccato e freddo. Forse era rimasto male per il mio improvviso sparire del giorno prima, gli avrei dovuto delle spiegazioni ma non feci in tempo a chiedergli di poter parlare un momento che era già scomparso tra la folla."Non si ferma a pranzo con noi?"
Chiese Layla"No aveva già un impegno.." la liquidai scuotendo la testa. "Ora voglio mangiare e poi ti racconterò tutto"
Non se lo fece ripetere due volte e mi trascinò in mensa. Presi come primo pasta al ragù e come secondo pollo con patatine fritte e per dolce un crème caramel. Ci sedemmo in un tavolo da due abbastanza appartato e in posizione strategica per curiosare tutto e tutti.
Mangiammo con tranquillità e stranamente Layla non mi mise pressione per parlare.
Sapevo che moriva di curiosità, ma con il tempo aveva imparato che era meglio lasciarmi i miei spazi e non sforzarmi di parlare.
Finito l'ultimo boccone del dessert mi schiarii la voce e iniziai a raccontare."Non è andata un granché ieri e soprattutto mi sento molto in colpa" esordii e vidi la mia amica sgranare gli occhi e assumere un'espressione di panico.
"Non ho combinato nulla di grave, non preoccuparti. Solo che mentre ero a pranzo con Ryan e stavamo parlando e ridendo mi ha chiamata Erik ricordandomi che avevamo appuntamento in biblioteca per il monologo, il quale tra l'altro dovrei fare con Ryan e non con Erik, e così ho mollato quattro a zero con una scusa il biondo per il moro. E mi sento tremendamente in colpa. Perciò ho deciso che parlerò con Ryan per scusarmi e dirò ad Erik che non ho più bisogno di lui.""Non hai più bisogno di me per cosa?"
Panico. Guardai la mia amica negli occhi e vidi panico anche nei suoi.
Oh cazzo.
Mi girai e in quell'istante avrei voluto scomparire..."Ciao Erik..."
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Angel
Teen FictionInizio di una nuova vita Nuovi amici, vecchi amici La ragazza più odiosa dell'Università Il ragazzo più bello e stronzo di tutto l'istituto "Vai da lui se è quello che vuoi. Ma poi non tornare da me dopo che ti avrà spezzato il cuore." "Non so...