Tre a zero

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Martedì 2 Settembre

Oh diavolo!
Stava suonando la sveglia per la seconda volta e io ero in stramaledetto ritardo.
Ero andata a dormire felice per la serata trascorsa in compagnia di Ryan.
Dopo la passeggiata nei giardini eravamo rientrati perché si era fatto tardi, ci eravamo salutati e mi aveva promesso che mi avrebbe aspettata all'ingresso il giorno seguente per andare a cercare le aule insieme.
E io ero in ritardo.
Scesi, dopo essermi fatta una doccia e aver messo un vestito a righe e delle ballerine blu molto semplici e aver raccolto i capelli in una morbida coda.
Mangiai in fretta un'ottima fetta di strudel con succo d'arancia e mi fiondai in auto.

"Ciao papà, scusa il ritardo ma non ho sentito la sveglia"

"La prossima volta vedi di metterla prima, è l'ultima volta che ti aspetto, dalla prossima ci vai a piedi chiaro?"

Annuii.
Quando era di cattivo umore la mattina presto era meglio non parlargli o non peggiorare le cose. Lo avevo capito a mie spese.
Arrivata davanti all'entrata, dopo aver salutato mio papà, notai che, pur essendo io arrivata con ben quindici minuti di ritardo, Ryan era ancora lì che mi aspettava.

"Ciao, scusami per il ritardo, ma non ho sentito la sveglia, potevi anche non aspettarmi, non voglio che tu faccia tardi per colpa mia"

"Non preoccuparti, lo faccio volentieri"

Detto questo ci incamminammo e non potei fare a meno di notare che poco distante dall'entrata c'era la strega malefica che parlava con Erik con quel suo fare da gatta morta. Mi girai. Non mi interessava nulla, non erano affari miei. Mi concentrai su altro. Oggi Ryan indossava un semplice paio di jeans blu scuro e una camicia bianca. Era davvero bellissimo.

"Dobbiamo cercare l'aula di scienze, oggi abbiamo la presentazione del corso e dei laboratori" mi informò il mio amico.

Non ero mai stata brava con le provette e gli esperimenti, facevo solo danni.
Una volta trovata l'aula, entrammo, ma, prima di riuscire a mettere piede nell'aula un braccio mi sbrarrò la strada.
Mi girai e mi ritrovai immersa in due pozzi blu. Oggi erano molto più intensi e con sfumature sul verde.

"Non sei stata molto carina con me ieri, Angel." Disse, sfoderando un sorriso beffardo.

"Scusa se preferisco essere carina con persone ci tengono davvero a me piuttosto che con quelle che vogliono solo usarmi o avere il mio silenzio, Erik. Ora se non ti dispiace sono in ritardo per una lezione."

"Non è proprio così. Io voglio davvero provare ad essere tuo amico. Forse non ho iniziato nel migliore dei modi, perciò per scusarmi mi offro come tuo partner per preparare il monologo.
Avrai un trenta assicurato con me."

Disse, facendomi l'occhiolino.
Penso che se qualcuno mi avesse vista in quel momento sarebbe scoppiato a ridere. Lo stavo guardando come se fosse venuto da un altro pianeta.
Ma come faceva a essere così...

Dannatamente bello e sexy di prima mattina?

No,così stupido ed egocentrico da pensare che avrei accettato.

"Ti ringrazio molto per il gentile pensiero ma ho già un compagno con cui collaborare. E poi, tra parentesi, io non voglio essere tua amica."

Spostai il suo braccio e entrai in aula.
3-0 per me.
Per fortuna il professore non era ancora arrivato perciò potei prendere tranquillamente posto vicino a Ryan.
Non avevo visto Layla quella mattina, che strano, le avrei scritto nella pausa per sapere che corsi avrebbe seguito quel giorno.

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