9. E poi cancelliamo le paure per poi poterci addormentare.

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Benjamin sembra alquanto a disagio, ma cerca di sembrare sicuro di sè.

-Non volevo baciarti, hai capito male. Mi sono sentito male per il troppo cibo al Mc Donald's e mi sono appoggiato a te, tutto qui.
Un senso di profonda delusione si diffonde dentro di me, e non ne capisco il motivo.
Pensavo che mi volesse baciare e mi sono arrabbiata, ora mi ha detto il contrario e sono delusa, che senso ha?

Mi siedo e porto le mie gambe al petto, mi appoggio contro lo schienale del letto.
Benjamin si alza dopo di me e appoggia anche lui la sua schiena.
-Ho fame, tu no?
Cerco di cambiare argomento, per non rischiare di sparare stronzate.
-No, ho mangiato poco fa. L'unica cosa che ho nella stanza è...
Si alza guardandosi attorno.
-Un budino. Ti va un budino?
-Sì, va bene.
Lo prende e me lo lancia assieme ad un cucchiaino di plastica.
-Tu non lo vuoi, sicuro?
-No, non mangio i miei simili.
-Cosa?
Chiedo accigliandomi.
Sorride assumendo un'espressione pensierosa.
-Mia madre mi chiamava pudding.

Sorrido anch'io dopo questa sua affermazione, facendogli alzare lo sguardo su di me.

-Hai un bel sorriso.
Sussurra. Sento le guance diventare più rosee e cerco di nasconderlo girando il capo.

-Grazie.
-Perché non lo fai spesso?
-Non ho poi così tanti motivi per farlo.
Cogliendomi totalmente di sorpresa, mi prende la mano.
Il mio battito cardiaco accelera.
Perché mi fa questo effetto?
-Beh, dovresti. Sei più bella.

È una frase fatta o lo pensa davvero?
-A quante l'hai detto?
Domando alzando gli occhi al cielo, mentre lui fa finta di pensarci.
-Lascia stare, non voglio saperlo.
Affermo facendo una smorfia che gli provoca un sorriso, e mi alzo per buttare il budino finito.
-Non lo dico a tutte.
Risponde poco dopo. Non gli rispondo e mi butto sul letto a peso morto accanto a lui, facendo ondeggiare le coperte.
-Fai tremare tutto cicciona!
-Come scusa? Io cicciona?

Gli tiro addosso un cuscino.

Finge che il cuscino l'abbia fatto cadere e si stende sul letto accanto a me con questo in faccia. Che stupido.
-Ah, è così? Vuoi la guerra?
Afferma poi alzandosi e levandosi il cuscino dal volto.
-Allora che guerra sia!
Grida mentre un cuscino mi arriva addosso.
Ognuno di noi prende un cuscino e comincia a tirarlo all'altro.
Sto morendo dalle risate.
Ho le lacrime agli occhi.
-Dai, dai tregua.
Dico continuando a ridere.
-Ti arrendi allora?
-No! Ho detto tregua!
-Va bene, ma ho vinto io.
Sospiro e mi faccio cadere all'indietro come fossi un sacco di patate sul letto. Lui fa lo stesso e si sdraia accanto a me.
-Mi hai fatto esaurire le energie.
-In compenso ti ho fatta ridere però.
Effettivamente ha ragione.
-Lo ammetto.
Sussurro più a me che a lui, che però sorride soddisfatto.
-E ora che facciamo?
Chiedo iniziando già ad annoiarmi.
-Giochiamo ad obbligo e verità?
Propone.
-Hai 12 anni?
-Allora facciamoci solamente delle domande l'uno all'altro. Così, per gioco.
-Va bene.
-Però bisogna rispondere sinceramente.
-Non c'è bisogno di sottolinearlo.
Sorride annuendo, poi si inumidisce le labbra.
-Inizio io.
Diciamo all'unisono. Sgraniamo gli occhi e poi scoppiamo a ridere.
-Prima le donne.
Acconsente.
-Hai mai preso in giro una ragazza?
Non so perché ma è la prima domanda che mi è venuta in mente.
-No, mai. So che molti ragazzi tendono a farlo, ma io non ci riesco, non ho mai preso in giro nessuna e mai lo farò. Sono sempre stato sincero.
Penso che me la farò bastare.
Sorrido.
-Ora tocca a me. Vediamo... hai mai avuto un ragazzo?
Mi schiarisco la voce, e cambio espressione ripensando a quel brutto periodo.
-Non hai mai avuto un ragazzo? Sul serio?
Continua, interpretando il mio silenzio come un no.

Zitta e Baciami. [Benjamin Mascolo] {B&F}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora