Così sono partito per un lungo viaggio

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#ME#
E se non fossi all'altezza? Insomma...di cosa potrei parlargli? Di cosa potrei parlare con Marco Mengoni, escludendo lui stesso come argomento? Odio il silenzio imbarazzante. Ci sono! Gli chiederò se può farmi venire al Mengonilive 2016...

Circa due ore dopo "lui" mi raggiunse.
Si era cambiato.
Ora indossava una t-shirt nera con, scritto in bianco, l'autografo di Sia.
-Wow! È l'autografo di Sia?!-
-Sissignora. L'autografo originale- disse mettendomi un braccio attorno al collo sorridendo.
Brividi, brividi e ancora brividi.
-Sei un po' agitata o sbaglio? Stai tranquilla! Io sono uno qualunque, uno dei tanti uguale a te- aggiunse ridacchiando in modo molto dolce.
Amavo Esseri umani alla follia e avere Marco lì con me superava ogni aspettativa.
Chiacchierando come vecchi amici arrivammo nel punto in cui era parcheggiata la sua Triumph.
(Ma quale silenzio imbarazzante!?!)
-Tieni- mi porse un casco nero,
-Ho solo un casco quindi tu puoi usare il mio. Non voglio rischiare che tu ti faccia del male in alcun modo-.
Indossai il casco e, continuando a tremare leggermente, salii sulla moto.
-Tieniti a me. La strada è piena di buche- mi disse a bassa voce, a un centimetro dell'orecchio.
Altro che tre metri sopra il cielo!
Quindi, come dire...in un certo senso lo abbracciai.
Facemmo un giro nel centro di Roma.
Ad ogni semaforo (e non solo) c'erano persone che urlavano "È Mengoni!".
Dopo venti minuti gli chiesi appoggiando il mento sulla sua spalla:
-Sai...è un po' imbarazzante chiederlo così, ma...potrei venire al Mengonilive 2016? I biglietti sono finiti e...io...-

Due piume nell'aria ||Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora