Due piume nell'aria ||Marco Mengoni

Mille volte se potessi

Indossai il casco e mi guardai l'orologio al polso sinistro.
Erano le 19:00!
Il tempo era proprio volato.
La moto stava per partire quando una ragazza ci corse incontro dicendo:
-Marco! Avevi lasciato il telefono di sopra! Ecco, tieni, te l'ho portato-
-Grazie mille! Lei è Iaia- disse Marco guardandomi dallo specchietto della Triumph.
-Piacere! Io mi chiamo Sofia e...stiamo andando a prendere un gelato...-
-Fantastico! Posso venire anche io?- disse lei;
-In realtà per questa volta vorrei andarci da solo con Sofia...- rispose Marco abbassando lo sguardo e sperando che Iaia capisse.
-Oh, va bene, allora a domani!- disse Iaia, un po' dispiaciuta, ma comprensiva nei confronti di Marco.
Io non dissi nulla.
Non volevo pensasse che preferivo andarci solo con Marco, anche se era la verità, non perché mi stesse antipatica, ma perché se Marco Mengoni ti chiede di andare a prendere un gelato assieme, non vuoi che lo staff stia lì con voi.
Per tutto il viaggio Marco mi parlò di quanto fosse frenetico il suo mestiere, ma anche di quanto fosse gratificante trovare dei fan che nonostante le porte in faccia lo amavano per quello che era.
Naturalmente stava parlando di me.
Non lo interruppi.
Solo quando accostò affianco al marciapiede con la moto, dissi:
-Grazie di tutto. Grazie per esserti preoccupato di me e soprattutto grazie per avermi salvato la vita-
-Salvato la tua vita? Io?- disse Marco decisamente confuso;
-Sì, proprio tu. Ho imparato che si può stare bene davvero. Tu mi hai fatta stare bene capendomi senza nemmeno conoscermi. Tu e la tua musica siete stati la mia ancora e lo sarete sempre-
-Wow...questo è davvero straordinario! Non pensavo che la mia musica fosse così potente da salvare una vita. Io...io credo che tu mi abbia fatto il più bel complimento della mia vita. Certo, è bello sentirsi dire "Che bella voce" o "Canzone fantastica", ma sapere di aver salvato una vita è veramente un'emozione fortissima. Per questo, il grazie va a te...-