Chi sei?

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Mi alzai in piedi e dissi:
-Ora andiamo... Non vedo l'ora di raccontare tutto a Luna. Non smetterò mai di ringraziarti. Tu... Tu...- ma era inutile, era ancora senza parole.
Lui disse:
-So cosa vuoi dire. E credimi, renderti così felice è una sensazione unica. Allora...andiamo?-

Ci avviammo verso il luogo in cui era parcheggiata la Triumph.
Era molto buio e non riuscivo a distinguere la forma delle lancette nel quadrante dell'orologio, quindi non sapevo che ore fossero.
Stavo per chiederlo a Marco quando...

Qualcuno mi afferrò il braccio da dietro.
Fui strattonata a terra con forza.
Dopo essere caduta guardai davanti a me.
C'era un uomo con un grosso cane, che continuava a ringhiare rivolto verso Marco.
Io ero paralizzata. Non sapevo cosa fare.
Poi mi accorsi che l'uomo aveva in mano la mia borsa.
Vidi Marco, che mi guardò per un istante.
Corse verso di me dicendo:
-È tutto a posto?-
-Si, sta tranquillo-;
Ma subito dopo l'uomo colpì Marco al viso con un pugno.

Forse per la paura, forse per il colpo che avevo preso cadendo a terra di schiena, non so, ma svenni.
Dopo non so quanto tempo di buio totale, riaprii gli occhi.
Ero sdraiata su un fianco e Marco era accanto a me, anche lui sdraiato a terra e probabilmente privo di sensi.
Mi sedetti sul cemento con la testa fra le mani.
Mi facevano molto male le tempie.
Mi diressi verso Marco e fin da subito notai una ferita sul suo braccio, forse un morso, molto grande e profondo.
Dissi piangendo:
-Marco! Marco! Come stai? Ti prego ora alzati...io non...io non posso vederti così!-;
Marco riaprì gli occhi e la prima cosa che fece fu chiedermi:
-Come stai?-;
Io risposi:
-Bene, tutto bene-...

La dolcezza era parte di lui: nonostante tutto il suo primo pensiero rimaneva la mia incolumità.

Poi, il suo sguardo passò da me al suo braccio e vidi un sussulto nei suoi occhi.
-È stato quel cane...l'uomo ha fatto un cenno con la mano e il cane mi è saltato addosso. È stato terribile, ma mai quanto non sapere come stessi tu. Ed è tutta colpa mia. Sono io il disastro-
-Ma cosa stai dicendo? Non è colpa tua se un pazzo ti ha aggredito e mi ha rubato la borsa!-
-Già...la borsa- mormorò trattenendo una lacrima...

Ciauuu❤️

Due piume nell'aria ||Marco MengoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora